CRONACAPRIMO PIANO

Cretaio a luci rosse, blitz dei carabinieri nell’appartamento

I militari della Stazione di Casamicciola hanno fatto irruzione denunciando un 52enne del posto che aveva ceduto l’immobile a tre donne di nazionalità brasiliana, fittando in nero e incassando 725 euro. Al momento del blitz sorpresi anche due clienti

I carabinieri avevano capito di essere sulla pista giusta. E di avere adocchiato un appartamento, anzi due, in cui esercitavano il mestiere più antico del mondo alcune prostitute di nazionalità sudamericana. Non avevano nessun dubbio i militari della Stazione di Casamicciola Terme, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal maresciallo Arturo Battello, e tra un attimo spiegheremo perché. Di fatto, i tutori dell’ordine hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria un 52enne originario della cittadina termale, incensurato, accusato di sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto hanno potuto appurare gli inquirenti, l’uomo aveva trasformato due appartamenti in locali per appuntamenti a luci rosse. L’attività era esercitata da tre donne extracomunitarie ed era stata adeguatamente pubblicizzata anche su siti internet specializzati, proprio con l’intento di non attirare soltanto la clientela autoctona ma anche i tanti turisti che stanno trascorrendo una vacanza sull’isola e che volevano concedersi una “divagazione al tema”. Ad esercitare l’attività di meretricio erano tre brasiliane come dette giunte a Ischia per rimanerci un paio di settimane, giusto il tempo di fare affari e un bell’incasso prima di proseguire per altri lidi. Le donne si trovavano nelle abitazioni senza che fosse stato stipulato un regolare contratto di fitto e per questo motivo il 52enne casamciciolese è stato deferito anche per omessa comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza delle generalità delle persone alloggiate.

Ma facciamo un salto indietro ripartendo dalle indagini dei carabinieri, con la attenzioni che si sono concentrate nella zona di via Cretaio. Qui alcuni abitanti della zona avevano segnalato un sospetto ed inusuale “via vai” di persone da uno stabile di proprietà proprio del 52enne casamciciolese. I militari dell’Arma per alcune sere si sono appostati nei pressi dell’immobile incriminato, ovviamente in abiti civili e badando bene di non farsi notare. Nel corso di detti servizi, in più riprese venivano fermate quattro persone che venivano interrogate relativamente ai motivi della loro presenza in quell’abitazione. Tutti e quattro, le cui dichiarazioni venivano verbalizzate seduta stante, riferivano non senza imbarazzo di aver avuto un rapporto sessuale a pagamento con delle escort che si trovavano in casa e di aver corrisposto alle stesse una somma di denaro comunque diversa, oscillante da un minimo di 50 a un massimo di 150 euro. I quattro soggetti interrogati dai carabinieri hanno fatto ritorno a casa senza essere denunciati dal momento che nessun reato poteva essere loro ascritto: secondo quanto si vocifera, qualcuno ha anche recitato un Santo Rosario, temendo che eventuali conseguenze peggiori avrebbero potuto mettere in pubblica piazza una scappatella che mai avrebbe immaginato potesse finire sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine.

Quando ai carabinieri è stato riferito che c’erano donne che si prostituivano all’interno di quegli appartamenti di via Cretaio, il cerchio era ormai chiuso e gli uomini del capitano Mitrione hanno capito, come detto, che andavano a colpo sicuro. A quel punto scattava l’irruzione e gli uomini della Stazione di Casamicciola Terme constavano che in un appartamento ubicato al primo piano c’era un uomo intento a consumare un rapporto con due prostitute brasiliane. Al piano superiore, invece, un cliente che parimenti era intento in attività sessuale con la terza sudamericana. In casa si trovava anche il proprietario, che agli investigatori ha subito ammesso di non aver stipulato alcun contratto di fitto e di aver ricevuto in nero la somma di 725 euro complessive per il loro soggiorno. Non è ancora chiaro se il casamicciolese percepisse anche una percentuale sull’attività “lavorativa” delle brasiliane, anche se la sua presenza in loco al momento del blitz dell’Arma desta più di qualche perplessità. La denuncia all’autorità giudiziaria a carico del 52enne con l’accusa di sfruttamento della prostituzione è scattata in ogni caso perché lo stesso incassando il fitto ha di fatto tratto un vantaggio economico dall’attività svolta dalle brasiliane.

Non più tardi di un paio di settimane fa sul nostro giornale avevamo pubblicato un servizio molto interessante nel quale raccontavamo che confrontando tra luglio 2019 e luglio 2020 le ricerche su Google della parola chiave ’ escort+città’, emerge che le cinque località più viziose in Italia sono nell’ordine: escort Campobasso +85%, escort Nuoro +84%, escort Barletta +79%, escort Imperia +74%, escort Ischia +73%. Insomma, la nostra isola si piazzava addirittura al quinto posto su scala nazionale, un primato clamoroso e (forse) inaspettato che però si prestava a diverse valutazioni. La prima, verrebbe voglia di dire, al fatto che d’estate la popolazione si moltiplica e magari tanti turisti vanno a caccia di un’avventura trasgressiva. Già, ma a questo punto qualcuno potrebbe obiettare che i vacanzieri affollavano l’isola anche lo scorso anno e anche senza i limiti e le restrizioni imposte dal Covid. E allora, è lecito chiedersi, cosa è cambiato da un anno all’altro? Forse i carabinieri, con questa operazione, hanno dato una prima risposta.

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