Danni lievi, erogati 200.000 euro per nuove istanze
Sale a circa un milione e mezzo l’importo complessivo sin qui erogato per gli immobili danneggiati dal sisma del 2017
È stato ultimato l’iter per altre istanze relative alla ricostruzione da “danni lievi”, con il commissario per la ricostruzione post sisma Carlo Schilardi che ha erogato somme per oltre 200.000 euro dopo aver “battezzato” il lavoro dell’ufficio tecnico comunale di Casamicciola Terme. Sale così a circa 1 milione e mezzo l’importo complessivo fin qui erogato per gli immobili danneggiati dal terremoto del 21 agosto 2017 (e che hanno naturalmente presentato domanda per la ricostruzione), una cifra significativa e che in tempi di crisi come quelli che si vivono nell’era covid-19 rappresentano anche una boccata d’ossigeno per un settore come quello dell’edilizia, con tutte le ricadute di natura occupazionale.
Il processo di ricostruzione segna così un altro importante passo in avanti, dopo l’approvazione di dieci pratiche di condono da parte della Sovrintendenza avvenuto nei giorni scorsi e che conferma l’eccellente lavoro della commissione edilizia. “Segnali positivi e confortanti – ha sottolineato il sindaco Giovan Battista Castagna – che sono indicativi di come la strada che si sta perseguendo è quella giusta ma anche di una struttura che opera in maniera proficua”. L’erogazione dei contributi si basa sull’articolo 20, comma 1, del D.L. 109/2018 nel quale è previsto che “ai fini del riconoscimento dei contributi nell’ambito dei territori di cui all’articolo 17, con gli atti adottati ai sensi dell’articolo 18, comma 2, il Commissario straordinario provvede a individuare i contenuti del processo di ricostruzione e ripristino del patrimonio danneggiato stabilendo le priorità sulla base dell’entità del danno subito a seguito della ricognizione effettuata ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera c)”,
mentre al successivo art. 23 è previsto che “al fine di favorire il rientro nelle unità immobiliari e il ritorno alle normali condizioni di vita e di lavoro nei Comuni interessati dagli eventi sismici di cui all’articolo 17, per gli edifici con danni lievi non classificati agibili secondo la procedura AeDES […], che necessitano soltanto di interventi di immediata riparazione di carattere non strutturale, i soggetti interessati possono, previa presentazione di apposito progetto e asseverazione da parte di un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra gli eventi sismici di cui all’articolo 17 e lo stato della struttura, e attesti la valutazione economica del danno, effettuare l’immediato ripristino della agibilità degli edifici e delle strutture”.