Ejarque’s day a Ischia, ecco DMO e piano di marketing turistico
Ieri mattina presso la sala consiliare del municipio di via Iasolino l’incontro con l’esperto ingaggiato dal Comune guidato da Enzo Ferrandino con operatori del settore, addetti ai lavori e giornalisti: giù i veli sul piano di sviluppo per il periodo 2023-2026. Acceso confronto tra il manager e i presenti, diversi gli obiettivi che si intendono raggiungere
Una mattinata dalle mille sfaccettature, quasi caleidoscopica, quella vissuta ieri mattina presso il municipio di Ischia dove il prof. Josep Ejarque – “guru” del marketing turistico ingaggiato dal Comune per rilanciare la destinazione Ischia – ha di fatto presentato il piano di sviluppo e marketing turistico per il periodo 2023-2026. Nel corso dell’evento numerosi sono stati gli interventi di addetti ai lavori più o meno noti al grande pubblico, così come in tanti hanno voluto maliziosamente (ma non troppo) sottolineare l’assenza di rappresentanti delle altre amministrazioni comunali. Non sono mancati anche alcuni accesi botta e risposta tra Ejarque ed alcuni dei presenti, ma soffermiamoci sul piano e sugli obiettivi che si pone, mostrati al pubblico anche con una serie di slide. In primis ecco le sfide che oggi Ischia lancia fino a tutto il 2026: Rilanciare Ischia turisticamente; Far fronte all’evoluzione del turismo termale/del benessere; Rendere Ischia sostenibile, per salvaguardare le sue risorse e renderle fruibili alle prossime generazioni di residenti e turisti; Gestire il turismo per una maggiore qualità; Conservare l’unicità ambientale e valorizzarla; Incrementare il valore della destinazione; Rafforzare il brand ischia nei mercati nazionali ed internazionali. Concetti all’apparenza semplici e già conosciuti ma probabilmente la nascitura DMO (Destination Management Organization, si tratta della gestione coordinata di tutti gli elementi che compongono una destinazione tra cui attrazioni, accesso, marketing, prezzi, risorse umane e immagine) avrà giusto il compito – non facile – di passare dalla teoria alla pratica. Magari ci sbagliamo, ma è lì che si gioca la partita.
L’obiettivo è di effettuare un’attività di pianificazione, coordinamento e gestione e per far questo si partirà da sviluppo, strutturazione e messa in moto della DMO che ha poi scelto come braccio operativo la società partecipata in house Ischia Risorsa Mare
Si parla poi di potenziali cittadini stranieri e mercati da attrarre, di fasce interessanti come millennials e baby boomer. L’obiettivo è quello di coordinare ed effettuare un’attività di pianificazione, coordinamento e gestione e per far questo si partirà da sviluppo, strutturazione e messa in moto della DMO che ha poi scelto come braccio operativo la società partecipata in house Ischia Risorsa Mare, questo per evitare – come ha ribadito lo stesso Ejarque – “di dover intervenire con la pubblica amministrazione, il che potrebbe causare intoppi e rallentamenti a causa della burocrazia”. Il piano spiega inoltre che la Rete avrà al suo interno gli operatori che vorranno caratterizzare la propria offerta e i propri servizi per avere, in questo modo, un catalogo di proposte tematizzate e adatte alla domanda del mercato. Ancora, la rete stessa sarà composta da tutti quei professionisti e operatori che vorranno aderire volontariamente tra cui strutture ricettive, ristoranti, bar, stabilimenti termali, centri benessere, dtabilimenti balneari oltre che professionisti e operatori di attività quali istruttori yoga, pilates, guide escursionistiche, associazioni sportive ecc., noleggi di biciclette e auto e moto elettrice, taxi e noleggio con conducente. Per aderire, gli operatori aderenti a qualunque delle categorie elencate in precedenza dovranno obbligatoriamente rispettare i seguenti requisiti di qualità: apertura e attività almeno nove mesi all’anno; essere in regola con il pagamento dei tributi locali; avere personale in gradi di parlare almeno una lingua straniera; locali ben mantenuti e decorosi; accettare pagamenti elettronici.
Ancora tra gli obiettivi presenti nel piano si parla di “costruire un’offerta d’attività, intrattenimento, servizi ed eventi attivi gran parte dell’anno per introdursi nel mercato del turismo di well -being, in modo che si possa essere una destinazione di benessere tutto l’anno” e ancoradi far evolvere il Comune di Ischia a destinazione orientata al benessere dei suoi turisti, attraverso la modernizzazione del prodotto termale classico, con un approccio moderno orientato al wellness. Si arriva poi anche a parlare nello specifico dei compiti della Dmo che sono i seguenti: la DMO deve occuparsi, direttamente o indirettamente, della gestione dei servizi ai turisti/visitatori, per permettere la fruizione della destinazione well-being nel suo complesso, tra cui: bagni pubblici, manutenzione rete wi-fi, servizi per agevolare l’accessibilità dei disabili, anziani, ecc., servizi di visite guidate, attività olistiche, informazione e accoglienza turistica, segnaletica d’interpretazione turistica. La seconda parte della mattinata, quella riservata al dibattito, è stata decisamente più fumantina con una serie di interventi che in parte hanno anche provato a mettere in discussione l’operato fin qui svolto da Ejarque, che però ha risposto a tutti con piglio e decisione ribadendo la giustezza del suo operato. Che dire, la parola ai fatti, o meglio ai numeri e riscontri, che nel turismo sono giudice insindacabile.
FOTO FRANCO TRANI