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Election day, Ischia e Barano al voto il 12 giugno

Nella stessa giornata si voterà anche per cinque referendum: la riforma del Csm, i limiti agli abusi della custodia cautelare, l'abolizione della legge Severino, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione

Il Consiglio dei ministri ha ufficializzato le date delle elezioni amministrative: il 12 giugno si terrà il primo turno, il secondo turno è fissato al 26 giugno. Referendum il 12 giugno. Lo riferisce su Twitter il dem Stefano Ceccanti e lo confermano fonti ministeriali. I Comuni che andranno al voto sono 970, dei quali 21 sono i capoluoghi di provincia e quattro quelli di Regione: Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro. Cinque invece i quesiti del referendum: la riforma del Csm, i limiti agli abusi della custodia cautelare, l’abolizione della legge Severino, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione. Per contenere i costi la scelta di accorpare referendum e amministrative è stata inevitabile.

Il cruccio del sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso: «Personalmente avrei preferito che si votasse anche il lunedì, ma non sarà questo il problema»  

Una “vittoria” per la Lega che, in questo modo, spera di poter raggiungere il quorum del 50% dei votanti per i referendum proposti. In tutto i quesiti sono cinque. La decisione del Viminale di scegliere il 12 giugno come data dell’election day, appare però come una sorta di colpo al cerchio e una alla botte: i promotori del referendum possono esultare per l’accorpamento con le amministrative, mentre chi osteggia i cinque quesiti sulla giustizia sarà ben felice di aprire le urne a metà giugno quando la voglia di andare al mare potrebbe avere la meglio su quella di recarsi ai seggi. Al di là delle eventuali convenienze politiche, dietro l’election day c’è anche una convenienza economica: per le casse dello Stato accorpare politiche e amministrative significa risparmiare almeno 200 milioni di euro. Inoltre, la scelta di andare al voto dopo l’8 giugno (giorno di chiusura della maggior parte delle scuole) eviterà agli studenti di perdere giorni di lezione dopo i disagi della Dad e in generale della pandemia da Covid e non è cosa da poco.

Enzo Ferrandino vede il bicchiere mezzo pieno: «Siamo contenti che la data sia stata fissata per il 12 giugno. Ciò significa che in estate ci sarà la nuova amministrazione e la stagione estiva non sarà segnata dalla campagna elettorale così come successo per altri comuni isolani»

Sull’isola i cittadini di Ischia e di Barano saranno chiamati al voto per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Ciò significa che tra poco più di un mese, ovvero venerdì 13 e sabato 14 maggio, saranno le date previste per la consegna delle liste. «Siamo pronti», esordisce il sindaco di Barano d’Ischia Dionigi Gaudioso. «Abbiamo avuto cinque anni per lavorare bene e votare tra un mese e mezzo non è un problema», sottolinea il sindaco uscente che è pronto alla ricandidatura. Quest’anno quasi sicuramente si torna al voto solo la domenica. Solo nel periodo di emergenza Covid, infatti, si è tornati a tenere i seggi aperti anche nella giornata di lunedì. «Personalmente – specifica Gaudioso – avrei preferito che si votasse anche il lunedì, ma non sarà questo il problema».  Pronto alla ricandidatura anche il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino. «Siamo contenti che la data sia stata fissata per il 12 giugno. Ciò significa che in estate ci sarà la nuova amministrazione e la stagione estiva non sarà segnata dalla campagna elettorale così come successo per altri comuni isolani», esordisce. «Avremo preferito – continua il sindaco – votare qualche settimana prima, ma non sarà un problema». Cinque anni fa, nel 2017, gli ischitani furono chiamati al voto l’11 giugno, quest’anno si voterà il 12. «Un solo giorno di distanza rispetto alla prima elezione», conferma Ferrandino. «Al momento sembra che si possa votare solo la domenica – continua – ma non sarà un problema». Nessun problema anche per la presentazione delle liste in programma quattro settimane prima, ovvero entro le ore 12 di sabato 14 maggio. «Stavamo lavorando – spiega Enzo Ferrandino – per una data precedente di 14 giorni, per questo, quindi, siamo a buon punto». E chiosa: «La macchina elettorale è già partita».

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