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Enzo, il consiglio più lungo: quanto rischiano sindaco e maggioranza?

DI GAETANO FERRANDINO

ISCHIA. Mettetevi comodi, che cercheremo di essere quanto più chiari possibile. Partendo da un presupposto: non date retta alle favole, e le favole in questo caso sono rappresentate dal fatto che il sindaco Enzo Ferrandino – all’insegna del “aspett a me, capisc a me” che vi abbiamo già recentemente esplicato – abbia superato lo scoglio del bilancio preventivo e preso tempo (per l’ennesima volta, pratica questa nella quale è presumibilmente degno della medaglia d’oro olimpica) fino al consuntivo. Niente di più facile, soltanto una voce messa in giro da un consigliere di maggioranza che un po’ non si è reso conto di quello che gli sta succedendo intorno e un po’ spera realmente che l’epilogo possa essere questo, anche per un fatto di interesse personale, leggi ingresso in giunta. Poi, certo, tutto può accadere ma è chiaro che allo stato dell’arte parliamo di colpi di scena che dovrebbero verificarsi quando avremo terminato di scrivere. Il che neppure è da escludere a priori. Stasera si celebra il consiglio comunale di Ischia, una seduta delicata, delicatissima, per tutta una serie di motivi che cerchiamo di riassumervi: perché segna l’ingresso nel civico consesso di Maurizio De Luise, che rafforza la componente dell’ex sindaco Giosi Ferrandino; perché si vota il bilancio, e il documento contabile è da sempre uno snodo cruciale per la vita di ogni amministrazione comunale; perché una costola della maggioranza, rappresentata da Vivere Ischia, ha presentato un emendamento alla bozza di bilancio, il che non è proprio un segnale di pace e amore incondizionato; perché in due distinte riunioni di maggioranza, plenarie e non, si sono vissuti momenti di alta tensione che certamente non hanno “rinsaldato” il gruppo; perché ove mai non bastasse tutto questo, i venti emendamenti presentati dalla minoranza e confezionati con la “coccarda” da Gianluca Trani sono stati ritenuti tutti “ammissibili”, un vero e proprio record se si considera che in un passato anche recente venivano bocciati senza pietà ai proponenti che sedevano sui banchi dell’opposizione. E di cui, detto per inciso, parliamo diffusamente anche in altra parte del giornale.

Non tuffiamoci ancora in sala consiliare, rimaniamo agli antefatti. Martedì sera, quando sono volati “allucchi e strilli” nel palazzo municipale di via Iasolino, a nostro avviso è andata in scena una pantomima che Enzo Ferrandino aveva concertato a tavolino e pianificato con i suoi per prendere un altro po’ di tempo con i “contestatori” di Vivere Ischia. Un azzardo la nostra teoria? Può darsi, ma lo facciamo senza indugi e proviamo anche a spiegare il perché. Ottorino Mattera che – tanto per dirne una – spiega che scioglierà la riserva sabato o lunedì sulla possibilità di dimettersi (cosa che non farà mai, troppo scafato il geometra per perdere ogni forma di “paracadute” diventando vicesindaco), guarda caso proprio dopo la seduta di consiglio comunale. E poi, ce lo vedete un Paolo Ferrandino che butta calci per la costituzione della giunta politica rischiando di far saltare il banco quando nell’ufficio tecnico fa quello che gli pare? Per non parlare di Luca Montagna, che presumibilmente nel momento in cui si rimescoleranno le carte si ritroverà – è vero – un assessore in gonnella, ma certo non più il controllo di due partecipate e scusate se è poco. Insomma, con questi chiari di luna siamo davvero sicuri che questi soggetti avessero interesse a fare “ammuina” e che non si trattasse di una semplice messa in scena? Forse l’unico a buttare realmente calci è Luigi Di Vaia, che quantomeno dal rimescolamento delle carte otterrebbe la poltrona di vicesindaco. E scusate se è poco, e scusate pure se siamo ripetitivi. Insomma, capirete che l’esecutivo politico potrebbe essere dietro l’angolo ma anche rimanere una chimera a lunga.

Esaurita questa doverosa e speriamo esaustiva parentesi, ritorniamo a stasera (calcio d’inizio alle ore 18, ma presumibilmente ci sarà il solito e fastidiosissimo ritardo nell’orario di “start” della seduta, pessima e deprecabile abitudine che non si riesce proprio a debellare) quando si voterà il bilancio. Ci sono una serie di questioni da valutare. La prima: come si comporterà l’assise consiliare in presenza dell’emendamento presentato da Vivere Ischia? E’ probabile che i sei consiglieri di minoranza lo votino, impossibile non pensare di cavalcare un’onda del genere. Sarà curioso però capire l’atteggiamento e soprattutto il voto dell’altra parte della maggioranza, scusate l’espressione magari infelice ma che rende l’idea: si accoderanno o esprimeranno parere contrario? In parole povere, regaleranno una carezza o prenderanno ulteriormente le distanze? Il quesito, capirete, è tutt’altro che irrilevante e se vogliamo non è nemmeno il più significativo della giornata. Perché, parliamoci chiaro, sarà davvero interessante capire proprio l’atteggiamento che terrà il gruppo giosiano. La minoranza presenterà qualcosa come una ventina di emendamenti: Vivere Ischia li boccerà tutti o magari ne voterà favorevolmente qualcuno? E sul bilancio, siamo sicuri che si tratterà davvero di una passeggiata di salute? Insomma, capirete che siamo davanti ad un appuntamento da non perdere, forse il consiglio comunale più delicato da quando Enzo Ferrandino siede sulla poltrona più ambita del municipio di Ischia. Un consiglio che già un paio di settimane fa noi de Il Golfo in maniera tutt’altro che casuale definimmo “spartiacque”. Non c’eravamo sbagliati perché tra tanti dubbi questa sera ci sarà una sola certezza, comunque vada: nulla sarà più come prima. A prescindere, come direbbe il buon Totò.

Gaetano Ferrandino

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