CRONACAPRIMO PIANO

Fatture false nel Sannio, indagato anche un foriano

Si tratta del 57enne G.L., finito nel mirino dell’autorità giudiziaria e della guardia di finanza: 11 complessivamente i soggetti per i quali il gip ha respinto la richiesta di misure cautelari, focus su due imprese (edile e cartoleria)

Arriva a un punto di svolta significativo un filone di indagine che ha come epicentro l’area sannita ma che interessa da vicino anche la nostra isola. Sono undici le persone che compaiono nell’avviso di conclusione di una inchiesta del pm Giulio Barbato e della guardia di finanza di Benevento, relativa all’emissione di una serie di fatture per operazioni o prestazioni ritenute fantasiose ed assolutamente inesistenti. Un’attività investigativa che di fatto era emersa nella scorsa estate e che vede coinvolti diversi soggetti tra cui un nostro concittadino. L’elenco dei soggetti che sono stati iscritti nel registro degli indagati è composto da G.A.E., 42 anni, di Montesarchio, C.S., 53 anni, di Montesarchio, G.L., 57 anni, di Forio d’Ischia, S. S., 51 anni, di Montesarchio, A.T. S, 35 anni, di Milano, G.G., 46 anni, di Montesarchio, L.N., 63 anni, di Montesarchio, A. P. , 58 anni, di Vietri di Potenza, F.I., 41 anni, di Montesarchio, G.M., 40 anni, di Montesarchio, e C. B., 28 anni, di Cervinara, al quale è contestata solo un’ipotesi di favoreggiamento, difesi dagli avvocati Claudio Barbato, Guido Principe, Fabio Russo Vittorio Fucci, Isidoro Taddeo, Togo Verrilli e Carmelo Sandomenico.

Ma quali sono gli addebiti che vengono indirizzati ai soggetti finiti nel mirino delle Fiamme Gialle e dell’autorità giudiziaria. Nel mirino, da parte dei finanzieri, ci sono come detto una serie di presunte emissioni di fatture per operazioni inesistenti in relazione alla gestione di due imprese (edile e cartoleria) definite apparentemente operative; imprese individuali che non avevano presentato alcuna dichiarazione fiscale per gli anni 2019 e 2020 pur avendo ‘licenziato’ numerose fatture in favore di un ristretto numero di ditte nei settori elaborazione dati, fabbricazione porte e finestre, gestione commerciale di beni immobili, promozione pubblicitaria, installazione di impianti elettrici, realizzazione e completamento di edifici, abbigliamento. Il quadro emerso dall’attività investigativa aveva indotto la Procura ad avanzare la richiesta di una misura cautelare e reale per dieci indagati (tranne che per C. B.), respinta dal Gip. Una decisione contro la quale il Pm ha proposto appello: quello relativo alla proposta di misure cautelari sarà discusso a Napoli nelle prossime settimane, mentre l’altro, riguardante il sequestro dei beni, è stato respinto dal Tribunale di Benevento. Insomma, anche il foriano iscritto nel registro degli indagati trema ancora, potendo essere raggiunto da un provvedimento coercitivo in carcere o agli arresti domiciliari. Gli indagati hanno a disposizione venti giorni per depositare memorie o chiedere l’interrogatorio, poi il Pm procederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex