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Ferragosto, da Mitrione istruzioni per l’uso: «Bisogna sapersi divertire»

Nell’imminenza del fine settimana più “caldo” dell’anno per la nostra isola, lunga intervista al comandante della Compagnia dei Carabinieri di Ischia. Tutto sui minuziosi controlli a terra ed a mare, tante considerazioni e soprattutto un appello ai giovani

Fare ordine pubblico e sicurezza ad Ischia è sempre particolare nella settimana di Ferragosto. Perché in questo arco temporale l’isola diventa l’ombelico del mondo con una popolazione che si moltiplica a dismisura. Insomma, un territorio del quale inevitabilmente si finisce sulla carta per conoscere meno…

«A Ferragosto l’isola raggiunge un picco di turisti di centinaia di migliaia di unità. E’ chiaro che aumenta l’attenzione da prestare e allo stesso tempo i settori cui prestare attenzione. Il controllo del territorio si deve esercitare in tutti i punti nevralgici che d’estate diventano tanti: luoghi della movida, spiagge, a mare, nelle arterie principali, nel contrastare commercio e affittanze abusive. Il fine principale di ogni attività, è giusto ricordarlo sempre, resta quello di fare prevenzione ossia di offrire tutela e supporto al cittadino andando a far comprendere che determinate condotte sono pericolose per l’incolumità personale e quella del prossimo».

E’ giusto dire che quest’estate è tutto più complesso perché bisogna fare anche i conti col rispetto delle normative anticontagio? Un compito in più in un momento in cui si è già carichi di lavoro.

«Quest’anno va aggiunta questa ulteriore incombenza che peraltro già svolgiamo dal momento in cui è stato decretato il lockdown, all’inizio della fase 1, con servizi mirati e massicci lungo le strade. Anche in questo caso l’obiettivo non è quello di contrastare e sanzionare ma far capire i rischi che si corrono dal punto di vista sanitario: ecco perché distanziamento sociale, utilizzo della mascherina e lavaggio frequente delle mani restano capisaldi da mettere sempre in pratica».

Spesso all’esuberanza giovanile si accompagnano anche spazi angusti in aree predilette dalla movida. Così facendo diventa difficile rispettare una serie di dettami, non le sembra?

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«Spazi angusti e afflusso turistico sopra la norma rendono tutto difficile, il nostro compito di concerto con le altre forze di polizia resta quello di far capire i rischi che si corrono».

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I controlli degli ultimi anni sembrano aver sortito l’effetto sperato, sta calando a Ischia il fenomeno delle affittanze abusive? I numeri sembrerebbero confortanti a riguardo, o è soltanto un’impressione?

«Nei servizi sinora organizzati, abbiamo denunciato alcune persone per mancata comunicazione delle generalità degli alloggiati ma quello che dice statisticamente corrisponde al vero. I controlli messi in atto negli anni precedenti sono stati recepiti dalla maggior parte della popolazione ed infatti le centinaia di abitazioni controllate hanno documentato che solo una minima parte non era in regola. Il fenomeno è indubbiamente positivo anche se va detto che negli anni precedenti la maggior parte delle infrazioni si verificavano proprio nel periodo ferragostano e dunque forse è meglio aspettare prima di trarre giudizi definitivi ».

Se c’è invece c’è un fenomeno che comincia ad avere una curva ascendente, è quello dello spaccio di droga.

«Ma anche qui l’incremento della domanda riguarda il periodo estivo e ne è la dimostrazione l’arresto che è stato eseguito nei giorni scorsi a Forio, in località Panza, dove abbiamo trovato una vera e propria centrale dello spaccio: più di 300 grammi di marijuana, oltre 200 di hashish, 57 di cocaina, 4 di crack, bilancino di precisione, materiale per il confezionamento. Insomma, una vera e propria organizzazione minuziosa che lascia comprendere come in questa settimana specialmente ci sia una grossa richiesta. Ci sono poi tante altre piccole operazioni eseguite nei confronti di soggetti segnalati alla Prefettura o denunciati all’autorità giudiziaria che dimostrano sì l’esistenza del fenomeno ma anche la nostra attività e la massima tutela verso i giovani. Non a caso noi svolgiamo ogni anno un ciclo molto forte di educazione scolastica con una serie di conferenze, quest’anno purtroppo interrotte dal Covid».

L’isola un vantaggio ce l’ha, si arriva solo via mare. E’ chiaro che il presidio ai porti rappresenta qualcosa di fondamentale e imprescindibile, specie di questi tempi.

«E’ assolutamente vero. Infatti già da luglio abbiamo incrementato la presenza sui porti anche con la presenza di unità cinofile del Nucleo di Sarno, questo in particolare nei fine settimana quando si concentra l’afflusso maggiore di turisti. Queste operazioni ci hanno consentito di fare molta prevenzione perché i malintenzionati, quando notano un presidio massiccio con tanto di cane antidroga, capiscono immediatamente che Ischia è davvero “blindata”, come ha scritto il suo giornale. E quindi molto spesso desistono dal commettere reati e dunque dal trasportare stupefacenti sull’isola».

Quando si pensa ai controlli si guarda a terra, ma spesso si dimenticano i rischi che ci sono in mare dove addirittura in taluni casi sembra quasi vigere una sorta di anarchia. Insomma, spesso il rispetto delle regole rimane un optional…

«Questo riguarda i non esperti della nautica, parliamo degli improvvisati che spesso non conoscono nemmeno le regole del mare e possono finire per creare problemi a se stessi e agli altri, in particolare ai bagnanti. Per migliorare anche in questo senso la qualità del turismo e la vivibilità dei carabinieri, stiamo organizzando servizi mirati nelle baie maggiormente affollate dai vacanzieri da diporto. Le sanzioni? Non a caso riguardano molto spesso l’eccesso di velocità o l’assenza di una adeguata distanza dalla costa, ma voglio sottolineare che anche in casi del genere si tratta di provvedimenti preventivi. Insomma, attenzione perché queste condotte sono pericolose».

Spiagge vietate a Ferragosto, è proprio impossibile trovare un giusto mezzo?

«La spiaggia libera può essere goduta da tutti, vige sempre il rispetto della libertà del prossimo nel senso che non devo arrecare disturbo ad altri in termini di schiamazzi notturni, tutela dell’ambiente. E soprattutto non vanno organizzate feste non autorizzate».

Come si fa a tenere d’occhio e presidiare un territorio come quello ischitano a Ferragosto senza dare un eccessivo colpo d’occhio, che magari può avere un impatto visivo eccessivo?

«io credo che al di là del colpo d’occhio, il turista per bene – che rappresenta la stragrande maggioranza di coloro che frequentano la nostra isola – ci voglia nelle strade e quindi apprezza la presenza dell’Arma e che dunque la sicurezza sia anche percepita oltre che reale. Girando per le strade, in tanti mi hanno mostrato apprezzamento per il lavoro che svolgiamo, sono certo che in termini di vicinanza alla popolazione stiamo mettendo in campo la strategia migliore».

Chi vuole divertirsi a Ferragosto sa benissimo cosa e come fare, vogliamo forse ricordare soprattutto ai più giovani cosa è invece giusto è opportuno non fare?

«Nel periodo emergenziale che stiamo vivendo, il primo appello è quello di rispettare le normative Covid e dunque evitare assembramenti, indossare la mascherina nei locali pubblici al chiuso, mettere in atto tutte le condotte necessarie a tutelare noi stessi e chi ci sta vicino. Poi, naturalmente, non abusare di sostanze alcoliche se bisogna mettersi alla guida dopo la serata. Bisogna divertirsi ma sapersi divertire, questo è il mio appello ai giovani».

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