POLITICAPRIMO PIANO

Mario Savio guarda già al 2023: «Per gli elettori sarà una scelta di campo»

Il vicesindaco di Forio fa il punto sull’attualità isolana e non si dice preoccupato dalle possibili alleanze nel campo avversario: «I cittadini sceglieranno se dare continuità all’amministrazione Del Deo o se tornare indietro agli anni e ai guai lasciati da Franco Regine»

Voglio partire da una considerazione. Tra poco si vota a Ischia e Barano, ma nessuno sembra accorgersene. Non è strano un clima così dimesso a due mesi dal voto?

«Parlando di Ischia, il dato può prestarsi a considerazioni ambivalenti: da un lato si può dire che Enzo Ferrandino abbia amministrato bene, per poi stringere accordi politici in maniera tale da non avere antagonisti sufficientemente validi a livello elettorale. Dall’altro lato è comunque un fatto negativo a livello democratico che non vi sia una dialettica: la democrazia si alimenta anche del confronto con la minoranza, che lancia proposte – non come qui a Forio, dove la minoranza è abituata solo alle denunce – per il paese, diventando utile per pungolare e migliorare l’azione della maggioranza in carica. Per quanto riguarda Barano, sembra invece che sarà Maria Grazia Di Scala a ricoprire il ruolo di antagonista di Dionigi Gaudioso, e la “partita” sarà tutta da giocare: in ogni campagna elettorale c’è sempre un punto interrogativo, saranno i cittadini alle urne a decidere a chi affidare il proprio paese.

Va anche aggiunta la tendenza attuale che vede poche persone disposte a dedicarsi alla politica. È una tendenza negativa che va contrastata: molte persone guardano alla politica come qualcosa di ambiguo, con venature “giudiziarie”, e quindi evitano di impegnarsi. Negli ultimi decenni purtroppo la politica soffre di un’immagine screditata. In realtà far politica non è semplice attualmente: da una parte si è alle prese con i problemi dei cittadini e dall’altra con tanta burocrazia che rallenta l’azione amministrativa.

La disaffezione verso la politica è ancora più frequente nei giovani, che non hanno alcuna intenzione di cimentarsi: è una tendenza nazionale, purtroppo. Disaffezione che in Italia si riflette anche nelle percentuali di votanti, estremamente basse».

«A Ischia Enzo Ferrandino ha amministrato bene e ha stretto accordi politici in grado di dargli ampio margine di rielezione. D’altro canto per il confronto democratico non è positiva l’attuale mancanza di una dialettica con una minoranza»

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Forio invece alle urne ci andrà il prossimo anno, con quali prospettive?

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«Alle elezioni foriane ci sarà una formazione in continuità con l’amministrazione Del Deo. Su questo non ci sono dubbi. Ci stiamo già organizzando per la formazione delle liste, e stiamo cercando di coinvolgere anche nuove energie, a partire dai giovani. Bisogna trasformare le lamentele verso la politica in energie costruttive che possano dare un contributo migliorativo per il paese».

«A Barano sembra che Maria Grazia Di Scala raccoglierà la sfida con Gaudioso: al di là dei pronostici, la partita è tutta da giocare, perché in ultima analisi sono sempre i cittadini ad avere l’ultima parola»

Sempre convinto di non voler essere il successore di Francesco Del Deo?

«In quasi dieci anni, dal 2013 ad oggi, nelle varie vesti di consigliere, assessore e vicesindaco, penso di aver dato tanto al mio paese. L’ho fatto anche quando ero in minoranza. Non lascerò la vita politica, perché mi piace dare la mia disponibilità ai cittadini e cercare di fare qualcosa di positivo per il paese, quindi non verrò mai meno agli impegni che ho preso, ma io posso continuare il mio impegno sia come semplice consigliere comunale sia come assessore: non ho particolari ambizioni a livello di cariche. L’importante per me è partecipare e dare il mio contributo. Ribadisco quindi che non vivo con l’ambizione a fare il candidato sindaco. Nella nostra compagine ci sono giovani, professionisti che hanno dato la propria disponibilità: al momento giusto sarà fatta la scelta più opportuna. In quest’ultimo anno bisogna preparare un nuovo programma, con varie progettualità che andranno in cantiere il prossimo anno. Negli ultimi cinque anni abbiamo intrapreso opere per investimenti pari a circa 25 milioni di euro, e arriveranno ancora altri contributi per varie altre ambiziose opere per Forio, e io farò parte di questa squadra per portare avanti il progetto dell’amministrazione Del Deo».

Quali sono gli obiettivi che amministrazione intende raggiungere entro la fine del mandato?

«Siamo in fase di appalto per quanto riguarda la messa in sicurezza delle scuole di Panza e di Forio. Poi sono in corso diversi interventi di salvaguardia del litorale su via Giovanni Mazzella. Inoltre a breve andranno in cantiere alcuni progetti per una serie di parcheggi, sia nella frazione di Panza sia a Forio, che saranno realizzati al di fuori del centro storico per mantenere vivibile il paese. Per il 2023 inoltre abbiamo in prospettiva l’obiettivo di rinnovare tutte le strutture per l’attività sportiva, a partire dai campi sportivi: a Panza stiamo ristrutturando l’edificio degli spogliatoi e aggiornando le attrezzature. Anche per quello di Forio abbiamo grandi ambizioni: vogliamo realizzare una struttura adeguata con moderne dotazioni».

«Non ambisco a candidarmi come sindaco. Al momento giusto faremo la scelta più opportuna. Amo la politica e manterrò gli impegni presi con la cittadinanza come ho sempre fatto, dando il mio contributo al paese»

Cosa ne pensa di un possibile accordo tra la coalizione di Stani Verde e Franco Regine?

«Sinceramente tale eventualità non mi preoccupa più di tanto, lo dico con serenità. Tuttavia a decidere non è né Mario Savio né Franco Regine né altri, bensì l’elettore. Quindi nel momento in cui si andrà a votare saranno gli elettori a decidere scegliendo tra i dieci anni dell’amministrazione di Franco Regine e i dieci anni dell’amministrazione Del Deo. Saranno loro a scegliere in piena libertà tra la continuità con l’amministrazione attuale oppure se ritornare indietro agli anni e ai guai dell’amministrazione di Franco Regine, anzi: le conseguenze dei guai che ci ha lasciato Franco Regine non sono ancora finite».

«Abbiamo già intrapreso opere pubbliche per 25 milioni e tante altre saranno presto messe in cantiere. Le attuali priorità sono la messa in sicurezza delle scuole di Panza e Forio, la salvaguardia del litorale e alcuni parcheggio in grado di preservare la vivibilità dei centri storici»

Sono possibili e previsti nuovi cambi in giunta da qui alla scadenza del mandato?

«Il sindaco dà la possibilità a coloro che si sono candidati nelle nostre liste di fare una proficua esperienza in giunta, come finora è accaduto con Cristian Castaldi, con la signora Solmonese: anche chi non è stato eletto, ha comunque partecipato attivamente alla competizione elettorale, ed è giusto che abbiano modo di vedere come funziona la macchina amministrativa, entrando in giunta. Le rotazioni sono quindi già previste dagli accordi iniziali».

Procida capitale italiana della cultura è sicuramente opportunità per Ischia ma non è anche qualcosa che deve far riflettere?

«Procida è la nostra “cugina”, dobbiamo quindi essere orgogliosi che abbia saputo cogliere una bellissima opportunità di fronte al Paese e al mondo: a noi ischitani deve solo farci piacere, perché di riflesso avremo molti benefici vista la vicinanza tra le due isole. Anzi, si tratta di una grande occasione, dopo due anni di pandemia e la tragedia della guerra in Ucraina, che creerà opportunità per il turismo, non solo per Ischia ma a vantaggio dell’intera regione Campania».

«Procida capitale della cultura è una grande opportunità anche per Ischia: credo che potrà aiutarci ad aprire la via per nuovi mercati turistici, con riflessi positivi per la stagione in corso e per il futuro»

A proposito, che stagione turistica sarà per l’isola?

«Spero che si possa beneficiare dell’opportunità di Procida capitale della cultura per attirare nuovi flussi di turisti e pubblicizzare le nostre bellezze: Ischia non ha nulla da invidiare alle località turistiche, viste le nostre potenzialità. Sì, è purtroppo scoppiato un tragico conflitto, ma io sono ottimista per natura, e credo che dobbiamo esserlo soprattutto in questi momenti difficili, e credo che l’isola otterrà un buon riscontro nella stagione che sta iniziando, con la possibilità di sviluppare anche nuovi mercati».

«A Lacco spero che la situazione si risolva: Calise e Monti sono stati eletti con un determinato programma e con un determinato candidato sindaco, e per rispetto ai loro elettori sarebbe auspicabile un rientro nella maggioranza»

A Lacco Ameno sembrano essere tempi difficili per la maggioranza: che idea si è fatto?

«La situazione di Lacco Ameno è molto particolare: ricordiamo i toni accesissimi della campagna elettorale, con un’aspra battaglia tra Pascale e De Siano. A mio avviso Calise e Monti dovrebbero rientrare nelle file della maggioranza, soprattutto nel rispetto dell’elettorato che li ha votati. Proprio per come si è sviluppata la campagna elettorale a Lacco, essi dovrebbero rispettare la volontà dei cittadini, che gli hanno conferito il ruolo di consiglieri quando si sono presentati con un determinato programma e con un determinato candidato sindaco, in completa alternativa alla proposta politica dell’attuale minoranza. Uscire dalla maggioranza significa perdere la fiducia dell’elettorato. Io spero che la situazione rientri, e che si trovi una soluzione».

Quanto conta avere finalmente un consigliere metropolitano per la nostra isola?

«Preliminarmente devo dire di essere contrario all’attuale sistema elettivo della Città Metropolitana. Non è ammissibile che l’isola d’Ischia conti poco o nulla rispetto al suo effettivo peso economico-sociale. In confronto sembra molto migliore il vecchio sistema con le Province: con quasi 70mila abitanti e 40mila votati, avevamo la possibilità di esprimere due consiglieri provinciali. Oggi invece i sindaci e i consiglieri comunali devono elemosinare, tramite i partiti, rivolgendosi ai consiglieri comunali della città di Napoli. È una situazione paradossale. Io spero che Dionigi Gaudioso faccia sentire la sua voce, per ottenere attenzione verso i vari problemi dell’isola, dalla continuità territoriale ai trasporti, dalla sanità alla gestione dei rifiuti. Dionigi è una persona preparata e corretta: gli auguro sinceramente buon lavoro».

«Dionigi Gaudioso, nuovo consigliere metropolitano, è una persona preparata e corretta: gli auguro buon lavoro e spero che faccia sentire la nostra voce per risolvere i problemi isolani, dalla sanità ai trasporti»

Un’ultima considerazione: quale messaggio lancia agli avversari e detrattori di questa amministrazione?

«Innanzitutto di stare sereni, la serenità è la cosa più importante. E poi vorrei spiegare loro che la politica si fa con argomenti, con proposte, con la progettualità necessaria a comunicare cosa si vuole fare del proprio paese quando ci si candida ad amministrarlo. È inutile usare sempre le carte bollate, che poi non servono a nulla».

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