CRONACAPRIMO PIANO

Fuga di gas, esplosione in casa a Barano: due feriti

Ieri mattina in località “Terra Rossa” un boato e poi l’arrivo sul posto di carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118: ad innescare lo scoppio l’accensione del fuoco o di una luce. Due donne finiscono in ospedale, una trasportata al “Pellegrini” di Napoli per le ustioni riportate

Un boato forte, fortissimo, che si è udito in maniera chiara anche a centinaia di metri di distanza. E che ha fatto tremare anche vetri e lampadari di alcune abitazioni, dando ad alcune persone anche la sensazione che quel fragoroso rumore fosse l’effetto di una scossa sismica. Ed invece il risveglio è stato davvero dei peggiori ieri nella zona denominata “Terra Rossa” – ubicata al confine tra i Comuni di Ischia e Barano, nei pressi del ristorante Carusino – dove all’improvviso un’esplosione da paura ha causato ingenti danni ad una villa a due piani. Il bilancio però è ancora più pesante perché si registrano anche due feriti. Si tratta di due donne, che sono state trasportate all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno: una ha avuto bisogno del trasferimento a Napoli, presso l’ospedale Pellegrini, per le preoccupanti ustioni riportate a seguito dello scoppio. L’incidente si è verificato poco prima delle 8 e sul posto sono giunti immediatamente, allertati da alcuni vicini e da pedoni e automobilisti che transitavano in quel momento in una zona notoriamente molto trafficata, i vigili del fuoco, i carabinieri della Compagnia di Ischia – guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione – e l’ambulanza del 118.

Nella casa, come detto, sono state trovate due donne ferite e la priorità ovviamente è stata data al prestare loro i soccorsi del caso. All’esterno dell’abitazione, sono state trovate diverse bombole di gas tutte intatte. Dunque non si tratta di un’esplosione ma verosimilmente di una fuga di gas generata da motivi accidentali (evidentemente una delle bombole aveva una perdita o non era stata chiusa con accuratezza, questo rimane ancora da valutare): lo scoppio sarebbe stato dunque provocato – questa allo stato dell’arte è l’ipotesi ritenuta più accreditata, per non dire l’unica “in piedi” – dal fatto che qualcuno degli occupanti abbia acceso una luce o magari il fuoco per preparare il caffè senza rendersi conto che l’ambiente nel quale si trovava era nel frattempo diventato una vera e propria “trappola”. L’immobile, una villa a due piani, ha subito danni ingenti con i vetri e gli infissi che sono andati completamente in frantumi e le schegge che si sono propagate a decine di metri di distanza, a conferma della violenza con cui si è sviluppata l’esplosione. Alcuni calcinacci sono poi caduti, una stanza è rimasta a lungo invasa dal fumo ma non si sono verificati crolli. Ovviamente la villetta è stata dichiarata inagibile ed i vigili del fuoco hanno a lungo isolato l’area per tutelare la pubblica incolumità delimitando un’ampia porzione della zona teatro dell’incidente prima di accertarsi che la situazione fosse nuovamente sotto controllo.

L’abitazione oggetto dell’incidente è di proprietà del sacerdote don Agostino Iovene, che se l’è cavata con un grosso spavento. Le cause del sinistro, in ogni caso, sarebbero del tutto accidentali anche se prosegue l’attività dei militari dell’Arma

L’abitazione teatro dell’accaduto è di proprietà del sacerdote don Agostino Iovene, parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Pietro a Ischia. Tanti gli attestati di solidarietà giunti al prelato, che se l’è cavata con un grande spavento ma le cui condizioni di salute sono assolutamente buone. Un sospiro di sollievo in una brutta mattinata che solo per una fortuita coincidenza non ha avuto conseguenze drammatiche.

Foto Franco Trani

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