POLITICAPRIMO PIANO

“Fuochi d’artificio” in consiglio comunale a Ischia

La seduta di civico consesso svoltasi ieri nel palazzo municipale di via Iasolino è stata ad alta tensione e caratterizzata da forti scontri tra il sindaco Enzo Ferrandino e la minoranza

Come si diceva una volta, il veleno è nella coda. E così il consiglio comunale di Ischia, che già era stato caratterizzato da una serie di botta e risposta e punzecchiature che avevano visto protagonisti soprattutto Enzo Ferrandino e Gianluca Trani, si è chiuso col botto. Proprio nel finale, dopo che tutti i punti erano stati votati, ha preso la parola il consigliere Maurizio De Luise che con una lunga ed articolata esposizione (che riportiamo in altra parte) ha spiegato per quale motivo si è allontanato dalla maggioranza ed ha aderito al gruppo “Per Ischia”.

Ne è nata la curiosa e singolare reazione del sindaco Enzo Ferrandino, che con un autentico colpo di scena ha sventolato nella sala consiliare un manifesto che ritraeva un post pubblicato sul profilo facebook del neonato movimento politico, che lo stesso primo cittadino ha definito di “stampo europeo”, indicando nel ghost writer di turno soggetti appartenenti allo staff dell’attuale europarlamentare del Pd. Ne è nato un vivace battibecco tra i due, che di fatto ha procrastinato la chiusura dei lavori della civica assise di almeno un quarto d’ora. “Quindi tu decidi da che parte stare in base a se ricopri o meno un incarico o ti resta affidata una delega. Che dire – ha detto il sindaco – sono dispiaciuto di questo ma soprattutto del fatto che cose del genere vieni a dirle in un contesto istituzionale. Io non ci sto alla mercificazione della politica”. Tra l’altro la comunicazione di stampo europeo era già stata citata da Enzo Ferrandino in un precedente passaggio.

Il “veleno” arriva nella coda quando Maurizio De Luise spiega l’addio alla maggioranza («Non ho mai potuto esercitare il mio compito») e il primo cittadino risponde per le rime: «No alla mercificazione della politica». E spunta il manifesto col post di “Per Ischia” e la stoccata a Giosi e alla “comunicazione europea” 

I lavori erano iniziati con la capogruppo di Per Ischia, Giustina Mattera, che chiedendo la parola ha letto il documento programmatico del gruppo consiliare. Sul primo punto all’ordine del giorno, quello relativo ad Ischia zona disgiata, la minoranza ha presentato un emendamento, trasformato poi in mozione, con la quale si chiedeva la presenza in consiglio comunale del manager della Asl Na 2 Nord, Antonio D’Amore. Enzo Ferrandino, nel prendere la parola, ha voluto sottolineare come i settori nevralgici per i quali si porta avanti questa battaglia sono istruzione, giustizia, trasporti e sanità. “Rivendichiamo il riconoscimento di una serie di condizioni di favore – ha detto il sindaco – a vantaggio di coloro che espletano una serie di servizi sul nostro territorio per equipararli a chi svolge funzioni analoghe in terraferma. Oggi queste professionalità non godono di condizioni economiche tali da invogliarli a lavorare sulla nostra isola. Questo è un limite, bisogna dunque creare meccanismi vitrtuosi”. Il primo cittadino ha poi salutato il nuovo gruppo consiliare di opposizione: “Spero sia oggetto di confronto su temi concreti dove possa primeggiare la politica con la P maiuscola. Spero però che non si predichi in un modo e si razzoli nell’altro. Auguro buon lavoro anche ai nuovi assessori Liviana Nicoletta Buono e Ciro Ferrandino”. Sulla eventuale convocazione di D’Amore e sulla modifica da apportare alla delibera di giunta c’è stato il primo braccio di ferro di serata sull’asse Ferrandino-Trani, poi alla fine la mozione precitata viene votata all’unanimità. Al presidente Ottorino Mattera, per la cronaca, è stato demandato il compito di invitare D’Amore tra i banchi del civico consesso ischitano.

Il secondo atto ha visto la discussione sulle calamità naturali conseguenti alla recente mareggiata sulla quale ha relazionato Enzo Ferrandino che ha fatto un po’ la conta dei danni. Il sindaco ha spiegato che con le risorse in bilancio si può far poco, motivando così la scelta di far ricorso a un finanziamento da chiedere alla Cassa Depositi e Prestiti. Dopo un “focus” sulla Riva Destra (Enzo ha ricordato che il Comune è in corsa per un finanziamento dopo un bando presentato nel 2018) arriva la prima stoccata ai rivali e indirettamente a Giosi Ferrandino: “Noto che su determinate questioni il nuovo gruppo di opposizione ha una visione… molto europea nel modo di portare avanti la comunicazione dal punto di vista mediatico”. La minoranza propone un emendamento che prevede di spostare una quota della tassa di soggiorno da investire per “curare” i danni da maltempo, dall’altra parte si risponde che non è possibile. Al voto tutto come da copione, Gennaro Scotti però si astiene.

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Un’altra estenuante discussione c’è stata anche sul terzo punto all’ordine del giorno, quello legato alla variazione di bilancio per i lavori da eseguire a Piazza degli Eroi. Alta tensione al solito tra Enzo Ferrandino e Gianluca Trani con una lunga e tecnica discussione sulla fattibilità dell’esproprio e sull’ulteriore mutuo che si andrà a contrarre, con il primo che rivendica la bontà dell’operato dell’amministrazione e il secondo che in maniera un po’ provocatoria si chiede e chiede: “Ma quanto ci costa questa piazza per mettere due marciapiedi a terra?”. Il dibattito si infiamma e il sindaco risponde per le rime a una stoccata: “Sul vecchio progetto di due milioni di euro, c’è la corresponsabilità di Gianluca Trani, nel 2009 lo votò anche lui che dunque è colpevole almeno quanto me. In certi casi sarebbe preferibile il silenzio”.

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Si va al voto, la maggioranza è favorevole, la minoranza è contraria mentre stavolta Gennaro Scotti opta per il “no”. Poi si passa al quarto punto all’ordine del giorno, quello relativo l’abbattimento delle barriere architettoniche a Palazzo D’Ambra, dove insiste la sede del comando di polizia municipale. Il sindaco parla tra l’altro della realizzazione di un ascensore per venire incontro alle esigenze dei diversamente abili. Nella dichiarazione di voto Ciro Cenatiempo annuncia quello negativo, spiegando che per la realizzazione dell’opera sarebbe stato opportuno fare affidamento su fondi comunali invece che accendere l’ennesimo mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. Anche stavolta voto nella norma, con Gennaro Scotti che però dice “sì” e dunque entra nel guinness dei primati: un sì, un no e un’astensione nello stesso consiglio comunale sono tanta roba.

Il quinto punto riguarda la variazione di bilancio di Ischia Servizi, la minoranza chiede un rinvio per poter meglio studiare la questione. La maggioranza vota in maniera contraria, la minoranza favorevole, Scotti torna ad astenersi. Poi i fuochi d’artificio finali tra Enzo Ferrandino e Maurizio De Luise. Che dire, stavolta almeno lo “spettacolo” non è mancato. Dopo consigli monotoni e privi di spunti, stavolta non possiamo proprio lamentarci.

Foto Franco Trani

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