DI ENZO RUJU
Argan 1909-1992 il mito della storia del novecento il critico d’arte e storico contemporaneo, primo Sindaco non democristiano della Roma repubblicana dal 1976 al 1979.I modelli storici di ricerca, formazione Benedetto Croce e Lionello Venturi. Il suo esordio l’articolo il Palladio 1930 e la critica neo classica. Carlo Argan con studi e lettura di Giorgio Vasari e Francesco Milizia per approfondire e avere il percorso rinascimentale una adeguata preparazione al moderno. Scritti quattro volumi dal graffitismo al contemporaneo l’iter storico della storia dell’arte oggi arti visive, ma la storia continua e Argan lascia ai posteri lo studio delle attività umane. Umanesimo ,illuminismo storico, scienze, scoperte il campo, invenzioni ,creatività un belvedere cognitivo, conoscenza e sapere collocano Giulio Carlo Argan al centro della critica internazionale.
Una grande missione dell’uomo Argan che indica l’uomo al centro dell’universo, non solo, l’idea di bellezza, la misura tra spazio e infinito. Un rompicapo no amici lettori, una riflessione che Argan con arguzia e scelta di tempo mette in campo ordina il processo artistico e indica arte, politica creano la geografia storica del potere umano in campo artistico. Giulio l’uomo dei sogni avveneristici, lo scrittore che rivoluziona il campo visivo in linea ,forma e contenuto. Finalmente si sgombra il campo da critici avventurosi senza arte e ne parte o male informati nelle attività visive. Argan è il sommo poeta nella critica d’arte, non si avventura in inutili processi denigratori,ma esalta le capacità manuali di artisti talentuosi creando un ponte tra storia e contemporaneo. Una visione da forte intellettuale,letterario e consapevole delle dinamiche artistiche del novecento. Prezioso, acuto ,la dimostrazione che lo studio fa l’uomo e lo arricchisce di cultura e lascia testimonianze per le future generazioni. Giulio Argan è al centro dell’universo i quanto ha gli strumenti per scrivere e segnalare ai posteri la storia infinita della storia dell’arte del passato, presente e futuro. L’uomo dei sogni della cultura italiana.
* CRITICO D’ARTE
