CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Luca Giordano, la parabola Barocca

DI ENZO RUJU

Nel prezioso Barocco arricchito da colpi di scena Luca Giordano (1634-1705) irrompe nel panorama artistico nel frivolo movimento culturale. Il figlio di Napoli Luca “magna pars” dell’attività frenetica e in  costruzione Palazzo Reale a Napoli (1600-1734).L’artista Giordano attivo a Napoli, Madrid, Venezia e Roma.In merito Artemisia Gentileschi, Caravaggio e Luca Giordano creano la pittura fotografica, tra l’altro Artemisia allieva del Caravaggio, ossia la messa in posa dei personaggi o gruppi che la triade barocca offre ai fruitori. Committenza e mecenatismo tra aristocrazie e il Vaticano in opera il tempio del cristianesimo. La pittura di movimento ,la luce fattore importante indispensabile per l’esaltazione dei personaggi in scena.

Esponente Giordano assieme a Giuseppe De Ribera,Salvator Rosa, Battistello Caracciolo, Massimo Stanzione ,Aniello Falcone e tanti altri per una stagione dove si fondono teatro, musica, la fotografia genio e follia in un periodo di fermento rispetto alla prima maniera rinascimentale. Una sorta di pentagramma musicale, si fondono stili, colori e luce nella sinuosità di elaborati urbanistici. La città prende forma, satira e ironia di Giuseppe Arcimboldo altro interprete di costume del Nord con ritratti che esaltano l’ironia a corte.Le prime opere di Giordano datano il 1653 sono l’incisione raffigurante il Cristo e l’adultera una tavola con la guarigione di uno storpio  affascinato dall’incisore, pittore e trattatista tedesco Albrecht Durer. Luca Giordano l’espressione completa del sistema barocco  il “modus operanti” che Neapolis ha ammirato e ammira, dove i secoli non hanno scalfito la storia nel contemporaneo. Luca è moderno ,sensuale, personaggi che ruotano tra infinito e terra, la luce invade i corpi. Il bagliore così forte sottolinea la fragilità umana e le debolezze dell’umanità. Giordano la forza della natura, la ragione di essere al centro delle attenzioni. Irrompe con consapevolezza, legge il quotidiano in un film dove i fotogrammi di ogni opera sono il destino di uomini e donne alla ricerca di identità per esibirsi in palcoscenico.

* CRITICO D’ARTE

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