CULTURA & SOCIETA'

I COMMERCIALISTI ISCHITANI A CONVEGNO SUL CASTELLO ARAGONESE PER DIBATTERE SULLA CRISI DELL’IMPRESA E SUL “CONCORDATO SEMPLIFICATO”: LE RELAZIONI DEGLI ESPERTI IOVENE, ESPOSITO E PIOLETTI 

AL PUBBLICO DEI PROFESSIONISTI INVITATI, TRA CUI IL SINDACO DI ISCHIA ENZO FERRANDINO, IL VICE SINDACO IDA DE MAIO E L'ASSESSORE FELICIANA DI MEGLIO PER IL COMUNE DI ISCHIA, IL PROF. ESPOSITO, DOPO UNA APPASSIONATA DICHIARAZIONE D'AMORE PER L'ISOLA DI ISCHIA E PER IL CASTELLO ARAGONESE, CHE NON HA ESITATO A DEFINIRE LUOGHI DELL'ANIMA, HA SPIEGATO DI COME LA CRISI DELL'IMPRESA NON VADA DEMONIZZATA E NASCOSTA ESSENDO NECESSARIO PREVENIRLA O AL PIÙ CURARLA TEMPESTIVAMENTE, SOTTOLINEANDO COME LA CURA TEMPESTIVA AMPLIFICHI LE POSSIBILITÀ DEL RITORNO IN EQUILIBRIO PER IL CONSEGUENTE SALVATAGGIO DELLE REALTÀ AZIENDALI - COS’È IL CONCORDATO SEMPLIFICATO - IL CONCORDATO SEMPLIFICATO LIQUIDATORIO È UN PROCEDIMENTO CHE VIENE IN AIUTO AGLI IMPRENDITORI NEL CASO IN CUI LA PROCEDURA DI COMPOSIZIONE NEGOZIATA NON ABBIA SUCCESSO – MODERATRICE DELL’NCONTRO L’AVVOCATO MARIANGELA CALISE

Il Castello aragonese della famiglia Mattera e la Biblioteca  Antoniana  Comunale di Ischia in fatto di ospitate  per convegni, conferenze, mostre, concerti, Cinema e teatro impegnato, si fanno la concorrenza. Vince Il Castello in larga parte soprattutto per mostre e concerti, anche se la “rivale” Biblioteca fra  la sua naturale sede e gli spazi della Torre del Molino rimane in attività tutto l’anno. Dibattere sul Castello un argomento complesso e “tecnico” per addetti ai lavori, come in questo caso si dice, tipo  la “Crisi delle imprese” che secondo uno degli autorevoli  relatori, il prof. Ciro Esposito, “non vada demonizzata e nascosta”, non è materia di tutti i giorni, specie alla  presenza degli interessati signori dottori commercialisti e consulenti del lavoro dell’isola, organizzatori per altro dell’incontro sull’antico maniero.

Cultura si fa all’ Antoniana e Cultura con la C   maiuscola si fa anche sul Castello negli spazi riservati agli eventi speciali. Si intende passare dalla crisi dell’impresa all’impresa del risanamento. Lo dice  il testo scientifico “Il Concordato Semplificato” presentato da Enrico Iovene al Castello. Anche questo è cultura, la cultura del progresso, la cultura della crescita,la cultura dell’economia ragionata. Al Castello Aragonese di Ischia si seleziona, ma non si fanno le differenze quando vi è di mezzo la cultura del sapere e della conoscenza.    Pertanto, lunedì 16 ottobre scorso, ha avuto luogo nella splendida cornice del Castello Aragonese il convegno “Il Concordato Semplificato al Castello” organizzato dalla Unione commercialisti e consulenti del lavoro dell’isola di Ischia e moderato dal suo presidente dott. Enrico Iovene, il quale ha presentato il volume Il Concordato Semplificato. Oltre l’autore, il prof Ciro Esposito, docente di diritto commerciale presso l’Università G. D’Annunzio di Pescara, era presente il dott. Giovanni Pioletti e l’avv. Mariangela Calise. Al pubblico dei professionisti invitati, tra cui il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, il vice sindaco Ida de Maio e l’assessore Feliciana Di Meglio per il Comune di Ischia, il prof. Esposito, dopo una appassionata dichiarazione d’amore per l’isola di Ischia e per il Castello Aragonese, che non ha esitato a definire luoghi dell’anima, ha spiegato di come la crisi dell’impresa non vada demonizzata e nascosta essendo necessario prevenirla o al più curarla tempestivamente, sottolineando come la cura tempestiva amplifichi le possibilità del ritorno in equilibrio per il conseguente salvataggio delle realtà aziendali. In questo contesto Il Concordato Semplificato, consentendo – a detta della autore – anche la falcidia dei crediti tributari, si pone quale utile strumento di regolazione della crisi di impresa e dell’insolvenza.

Il prof. Ciro Esposito è professore di diritto commerciale presso l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti, è avvocato, commercialista e consulente del lavoro. Con l’entrata in vigore, lo scorso luglio, del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, si rende ancora più importante un supporto alle imprese per consentire di contenere e superare gli effetti negativi dell’emergenza economica e finanziaria”. Il delicato passaggio dalla crisi d’impresa all’impresa del risanamento può essere gestito soltanto da chi ha una reale conoscenza degli argomenti in campo e da nessun altro. In quest’ottica si pone il testo scientifico “il concordato semplificato” presentato dal prof. Ciro Esposito nella suggestiva location del castello Aragonese di Ischia. All’evento hanno partecipato i vertici del mondo delle professioni, figure dell’ambito politico, economico e istituzionale. Il dottore commercialista, cultore di diritto commerciale, Giovanni Angelo Pioletti è amministratore unico della Finanziaria Gestioni Assicurative – Fingea Srl, da più di venti anni si occupa della tutela patrimoniale dei professionisti e delle società. Cos’è il Concordato semplificato – Il concordato semplificato liquidatorio è un procedimento che viene in aiuto agli imprenditori nel caso in cui la procedura di composizione negoziata non abbia successo. E’ definito “semplificato” rispetto al concordato liquidatorio disciplinato nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Come procedere in caso di insuccesso della composizione negoziata della crisi? 

Al riguardo raccogloiamo il contributo di Luca Pasquini e Jacopo Villa: Il concordato semplificato liquidatorio è altresì un procedimento che viene in aiuto agli imprenditori nel caso in cui la procedura di composizione negoziata non abbia successo. E’ definito “semplificato” rispetto al concordato liquidatorio disciplinato nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (artt. 47 e 84 comma 4), perché, tra l’altro, non prevede il voto dei creditori per l’approvazione del piano e la nomina del commissario giudiziale. Questa tipologia di concordato presenta caratteristiche peculiari che la distinguono nettamente dal concordato classico, tra cui il fatto che non è prevista la fase di ammissione; è esclusa la figura del commissario giudiziale (sostituita da quella dell’ausiliario); non è riconosciuto il diritto di voto ai creditorinon è richiesto al debitore di garantire una percentuale minima di soddisfacimento ai chirografari nonostante l’impianto liquidatorio dello strumento. L’imprenditore, entro 60 giorni dalla relazione finale negativa dell’esperto, può presentare al Tribunale del luogo in cui l’impresa ha la sede principale una proposta di concordato con cessione dei beni, corredata del piano di liquidazione e della documentazione indicata nell’art. 39 chiedendone l’omologazione. Il ricorso deve essere comunicato al pubblico ministero e immediatamente pubblicato dalla cancelleria nel registro delle imprese, a fini di pubblicità, trasparenza e tutela dei terzi.

Foto ricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter 

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Collaborazione: Mary Angel

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