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Iacono VS Calcaterra: a Casamicciola sono “CAS” amari

Il commissario straordinario di governo costretto alla variazione al bilancio di previsione finanziario 2022/2024 dopo che la Responsabile dell’Unità di Progetto “Sisma contributo autonoma sistemazione- assistenza alla popolazione- Scuolabus”, ha dichiarato di non poter pagare i contribuiti alloggiativi agli sfollati causa bilancio non approvato. Ma la funzionaria prefettizia risponde per le rime e allora…

Non c’è pace tra gli ulivo del Capricho. La sede provvisoria del municipio di Casamicciola Terme nell’isola d’Ischia si fa ancora teatro di note a dir poco bollenti. Missive controverse che ad ora ascrivono agli annali della storia (poco edificante) della cosa pubblica, anche lo scontro trasversale, la pec sibillina, tra la Responsabile dell’Unità di Progetto “Sisma contributo autonoma sistemazione- assistenza alla popolazione- Scuolabus”, dottoressa Imma Iacono ed il Commissario Straordinario Simonetta Calcaterra. Come se non bastassero le sciagure e le catastrofi naturali. La Iacono, secondo quanto ci è dato apprendere, ha infatti inoltrato una nota alla dottoressa Calcaterra in cui ribadisce come, in qualità di responsabile della summenzionata unità di progetto CAS e Scuola Bus “non può pagare il contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) in quanto il bilancio non è stato approvato”. Ovvero non lo ha approvato il commissario straordinario Calcaterra con i poteri conferiti della Giunta e del Consiglio comunale. Ovvia ed immediata la replica della Calcaterra che ha replicato all’affondo. Una replica con la matita rosso bocciatura. In sintesi la Calcaterra avrebbe sottolineato alla Iacono un grossolano errore di valutazione. Del tipo: chi le ha detto che non posso pagare il CAS? Atteso che i fondi del contributo per l’assistenza agli sfollati del sisma sono fondi dedicato provenienti dalla contabilità speciale del Commissario alla Ricostruzione! Fondi dedicati e quindi destinati al pagamento il contributo per l’autonoma sistemazione.

Uno scontro, garbato è ovvio, sul terreno viscido delle competenze ed ovviamente in punta di norma. Ovviamente nel mezzo ci finiscono gli sfollati che per vedersi riconosciuto un diritto devono attender mesi, accumulando ritardi su ritardi nei pagamenti. Per riparare la Calcaterra si è vista costretta, si fa per dire, a tessere la solita manovra d’emergenza. Si tratta della Deliberazione del Commissario Straordinario con i Poteri di Consiglio N° 10 che suggella la necessaria VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO 2022/2024 – EMERGENZA ALLUVIONE 26.11.2022. La Dott.ssa Calcaterra, nella qualità di Commissario Straordinario, in esecuzione dell’Ordinanza della Prefettura di Napoli n. 204604 del 29/06/2022 con l’assistenza del Segretario Comunale Dott. Antonio Russo, fonda la sua azione sulla deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 approvata il 16 giugno 2022, con cui è stato approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) relativo al periodo 2022/2024 in extremis prima che fosse mossa la sfiducia all’amministrazione in carica e poi del D.M. Ministero dell’Interno 13 dicembre 2022 che differisce al 31 marzo 2023 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2023/2025 degli enti locali, autorizzando contestualmente l’esercizio provvisorio sino a quella data.

La governance e le pezze a colori

L’uragano Iacono è in parte placato…ma è stato necessario sfruttare le voci “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”, il quale dispone che gli enti locali possono accertare le entrate derivanti dal trasferimento delle risorse del PNRR e del PNC sulla base della formale deliberazione di riparto o assegnazione del contributo a proprio favore, senza dover attendere l’impegno dell’amministrazione erogante con imputazione agli esercizi di esigibilità ivi previsti. Ma è tutta scena. La norma è chiara “In via eccezionale e limitatamente all’anno 2023, in considerazione del protrarsi degli effetti economici negativi della crisi ucraina, gli enti locali possono approvare il bilancio di previsione con l’applicazione della quota libera dell’avanzo, accertato con l’approvazione del rendiconto 2022. A tal fine il termine per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2023 è differito al 31 maggio aprile 2023.”. Il Decreto del Ministro dell’Interno del 19.04.2023 ha ulteriormente differito il termina al 31 maggio 2023. Ragionando in punta di norma e superando qualche inciampo, la Calcaterra evidenzia “Gli enti locali che si trovano in esercizio provvisorio o gestione provvisoria sono autorizzati, per gli anni dal 2021 al 2026, a iscrivere in bilancio i relativi finanziamenti di derivazione statale ed europea per investimenti mediante apposita variazione, in deroga a quanto previsto dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.

La FAQ a MEF

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Vista la risposta del MEF ad apposito quesito inerente all’argomento (FAQ n. 48):

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“Dal 2021 al 2026, gli enti locali possono variare il bilancio anche nel corso dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria per iscrivere in bilancio i finanziamenti di derivazione statale ed europea per investimenti e attesa la legge n. 09 del 27.01.2023, con il quale sono state assegnate a questo ente risorse per la realizzazione della fase emergenziale relativa all’evento alluvionale di cui all’art. 5 ter comma 2”.

Pagate il CAS

La Calcaterra, ravvisata la necessità di garantire l’assistenza alla popolazione colpita dall’evento alluvionale del 26 novembre 2022 attraverso l’erogazione del contributo autonoma sistemazione (CAS) e il pagamento delle strutture ricettive che ospitano gli sfollati nonché l’acquisizione di beni e servizi, verifica quindi l’esigenza di apportare variazioni al bilancio di previsione finanziario 2022/2024, Annualità 2023 derivanti dall’acquisizione di entrate a destinazione vincolata correlate ai fondi ministeriali e regionali per finanziare le spese relative all’evento alluvionale del 26/11/2022.

Insomma: pagate il CAS! Per questo il commissario da atto, obbligatoriamente, del permanere degli equilibri di bilancio ed acquisisce agli atti i pareri favorevoli: del responsabile del servizio finanziario, Rag. Giuseppe Scotto e dell’organo di revisione economico-finanziaria, Dott. Antonio Pallotta. Il totale generale delle variazioni in entrata, con previsioni aggiornate alla delibera in oggetto esercizio 2023 pari a previsioni di cassa di 215.777.258,63 €. Il totale generale delle uscite con previsioni di cassa 191.328.247,86€. Con Trasferimenti correnti per l’EMERGENZA ALLUVIONALE DEL 26.11.2022 – TRASFERIMENTO DA MINISTERO: 3.150.000,00; TRASFERIMENTI PER CONTRIBUTO AUT. SISTEMAZIONE E STRUTTURE ALBERGHIERE : 2.000.000,00

Il parere dell’organo di revisione sulla proposta di variazione al bilancio di previsione “ Considerato che il Rendiconto della gestione, relativo all’esercizio 2022, è deliberato entro lo stesso termine del 30 aprile 2023 dall’organo consiliare; che il C.C. non ha ancora approvato il Bilancio di previsione per il triennio 2023/2025, l’ente si trova in esercizio provvisorio ma necessita di iscrivere in bilancio le risorse provenienti da finanziamenti di derivazione statale, al fine di garantire assistenza alla popolazione colpita”. Per Pallotta il prospetto di variazione assicura il mantenimento degli equilibri di bilanci con un totale pareggio 3.150.000,00.

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