LE OPINIONI

IL COMMENTO Cronaca di limitazioni annunciate

Cronaca di una serie di limitazioni annunciate. Dal tutto è concesso, tutto è consentito, fino all’esultanza per la riapertura delle discoteche, alle minacce continue di nuove chiusure. È questo il clima che si respira soprattutto in Campania, prima delle elezioni solo raccomandazioni e nessuna limitazione per i comizi, che si sono tenuti dappertutto, al chiuso e quel che peggio all’aperto e nelle piazze gremite e senza alcun controllo. Puntualmente allo scadere dei 15 giorni i contagi sono schizzati e continuano a salire. De Luca, il nostro governatore, ha immediatamente imposto l’uso delle mascherine per le 24 ore e anche all’aperto. Questo fino al 7 ottobre, ma nel frattempo sono arrivate anche – come è noto – nuove restrizioni che possono andare a compromettere il settore economico già provato dopo mesi di lockdown. E bisogna dire che le Regioni hanno un’autonomia sulle scelte dei protocolli da seguire e a tutt’ora in tutt’Italia ci sono regole diverse per ogni Regione e questo genera caos a partire dalla scuola, allo sport.

L’esempio più eclatante è la partita Juventus – Napoli che non si è disputata perché l’ASL Regionale, ha applicato le regole che valgono per tutti i cittadini, al fine di tutelare la salute pubblica e di impedire la potenziale diffusione del contagio. Ricordiamo che attualmente il Napoli conta 2 contagiati, dopo la partita disputata con il Genoa. E la squadra ligure è scesa in campo nonostante i contagiati, perché aveva a disposizione, tutti i giocatori risultati negativi al tampone come da regolamento. Successivamente è stato rilevato la positività di quasi tutta la squadra e ad adesso i due calciatori del Napoli. Il direttore dell’ASL Regionale Verdoliva, ha così dichiarato “

Insomma regna il caos, intanto riaprono i reparti Covid, anche se il 90 % dei positivi risultano essere asintomatici. E ritorna la paura di un nuovo lockdown, ma se l’isola d’Ischia, con oltre 60.000 abitanti conta scarso 40 positivi, la situazione è molto sotto controllo, e non ci sono i presupposti per delle restrizioni che possono compromettere l’intero comparto turistico. Anzi esorterei a tenerci pronti per le vacanze natalizie, ad essere accoglienti, lasciando le Spa aperte, in sicurezza naturalmente, in previsione di un tutto esaurito per il periodo invernale. Le regole basilari rimangono sempre quelle, mascherine, distanziamento sociale e igiene delle mani, la soglia dell’attenzione deve rimanere alta, ma il terrorismo psicologico che stiamo subendo, in questi ultimi mesi, danneggia solamente “quel che resta da salvare ancora”.

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