LE OPINIONI

IL COMMENTO Ischia 17 volte 30 per l’ambiente

DI BENEDETTO MANNA

Piovono su Ischia negli ultimi tempi severe critiche sulla sua cultura ambientale e gestione del territorio, come nel caso più recente dell’ultimo libro del geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi “Oltre il fango. Una nuova visione per uscire dal rischio idrogeologico”, dove si dedica un capitolo al disastro del territorio isolano con il titolo ”Il paradiso perduto di Ischia, uno dei paradisi d’Europa”. Tutto è allora veramente perduto? No sicuramente, anzi sarà il momento del riscatto, come meritanola fama e la storia dell’antica Pithecusae e soprattutto le sue nuove generazioni.

Questa affermazione parte dalla riflessione che Ischia può invertire la rovinosa rotta intrapresa negli ultimi decenni, se sa farsi anch’essa interprete sul suo territorio dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione globale per proteggere il pianeta e garantire la prosperità e la pace, adottato all’unanimità dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite ( risoluzione 70/1 del 15 settembre 2015, intitolata: “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda per lo sviluppo sostenibile”), con i suoi 17 Obiettivi. Con l’articolo odierno si comincia a prendere in esame alcuni di questi 17 obiettivi dell’Agenda 2030:1- Sconfiggere la povertà; 7 Energia Pulita e Accessibile; 10 Ridurre le Diseguaglianze; 11 Città e Comunità Sostenibili; 12 Consumo e Produzione Responsabili; 13 Lotta contro il Cambiamento Climatico; 17 Partnership per gli obiettivi; e verificare la possibilità realizzativa descrivendo una esperienza non lontana dal nostro territorio. Si tratta di vedere come questi obiettivi sono stati raggiunti nella periferia est di Napoli, a San Giovanni a Teduccio, che pur risultando unquartiere degradato dopo la deindustrializzazione subita, ha costituito una Comunità Energetica. Impresa ritenuta inizialmente impossibile in un luogo con tante problematiche,come non mancano a Ischia, che ha invece dimostrato di poter rappresentare un meraviglioso esempio di come diventare Comunità.Si è partiti con un’idea di Legambiente di realizzare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) con un impianto fotovoltaicodi energia elettrica rinnovabile e condivisibile, ai fini di far ottenere alle famiglie un risparmio del 20%  sulle bollette, rendendole protagoniste di un modello di transizione ecologica. A questo punto si è fatta avanti una istituzione laica del terzo settore, che costruisce progetti sociali con le madri e i bambini di quartiere, “Fondazione Famiglia di Maria”,che raccoglie la proposta e promuove la trasformazione dell’energia solare, che con la comunità si compra e si vende, dando il ricavato alle famiglie in difficoltà, per il riscatto ambientale del quartiere. Di conseguenza laComunità EnergeticaSolidalerappresenta la vera rivoluzione di questo quartiere con rivalsa sociale.Gli  obiettivi 1 – 7 – 10 – 17 di Agenda 2030 vengono raggiunti.

Il sostegno economico di  € 100.000 è stato assicurato da “Fondazione con il Sud”, che promuove l’avvio di nuove CER per contrastare la povertà energetica, in cui versano persone e famiglie in condizione di disagio economico e sociale delle Regioni meridionali. Si vuole dare una opportunità alle famiglie del territorio con la creazione di un’alleanza dal basso per generare impatto sociale e quindi generare sviluppo economico. In Fondazione sanno comunque che per costruire una Comunità i pannelli fotovoltaici non bastano. L’educazione ambientale e l’uso razionale dell’energia (spegnere le luci, non abbandonare la plastica in giro, riciclare i rifiuti, non inquinare fiumi e mari, ecc.) permettono di dare senso e valore a queste iniziative. La Fondazione, oltre essere hub di energia pulita con l’installazione dell’impianto FV sui propri tetti, con l’aiuto della scuola  di San Giovanni a Teduccio, è diventata hub di cultura ambientale e integrazione sociale: obiettivi  11 – 12 – 13 anch’essi raggiunti dell’Agenda 2030.Questa esperienza sarebbe da realizzare anche a Ischia, viste le premesse dove ognuno ha messo a disposizione le proprie virtù, per poter incominciare a instradare il nuovo corso dell’isola verso la sostenibilità per il raggiungimento degli obiettivi improrogabilidi Agenda 2030, nella veste irrinunciabile di ISCHIA 17 VOLTE TRENTA PER L’AMBIENTE. Tutte le scuole ischitane, come ultimo baluardo della comunità, devono proporsi a gran voce hub di energia pulita e cultura ambientale, nell’ambito della formazione del cittadino, fondamentale per il rilancio auspicato dell’isola,sperando trovi il riscontro propositivo degli amministratori locali nel sostenere il ciclo virtuoso descritto con Comunità energetiche.

In tale caso si tratta di agire tenendo ben presente quali sono gli investimenti e i soggetti dell’operazione, soprattutto alla luce del cosiddetto  Decreto CER, del 23 febbraio 2023 del MASE, che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo, almeno con la prossima finanziaria e per il quale si potrebbero ancora  introdurre degli emendamenti afavore delle piccole isole, come sostenuto dal gruppo interparlamentare ad hoc nato. Di tutto ciò si potrà dettagliare più approfonditamente in un prossimo articolo, dove illustrare la normativa in vigore come attuazione della Direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e le possibili proposte per le isole e comuni piccoli.

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* MANAGER PER LA SOSTENIBILITA’

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