LE OPINIONI

Grazie ancora Mizar…

Circa due anni fa, in piena primavera, l’amico e collega giornalista della nostra famiglia de Il Golfo,Giovan Giuseppe Mazzella, da tutti conosciuto col nome di battaglia, della sue battaglie sociali, Mizar, mi telefona, perchè aveva da rivelarmi un desiderio che conservava da vari anni prima, e che mi riguardava, o meglio riguardava la mia famiglia, in particolare mio padre Giovanni. Mosso dalla curiosità gli chiesi di vederci all’ìndomani per un caffè o qualcos’altro da Calise, alle 11.00 in punto. Mizar era preciso, io non tanto: arrivai con dieci minuti di ritardo. Il mio amico sembrava un po’ eccitato.”Mi vedi così,cominciò a parlare Giovan Giuseppe, per me Giusè, perché il mio passato di mare, quando lo ricordo e ne parlo mi mette su di giri, mi emoziona, specie se poi, continua Mizar davanti ad un fumante ed aromatico caffe che solo al Bar Calise lo trovavi, balzano alla mente incontri avuti con persone che non dimentichi per la gentilezza e disponibilità dimostratemi in quegli anni in cui facevo le mie prime esperienze su navi di lungo corso che attraversavano il Canale di Suez”.

“Una di quelle persone, aggiunge Mizar, era un pilota marittimo polacco con cui mi imbattei. Fra le tante cose che ci dicemmo, mi parlò di un suo collega che si era trasferito in Italia nell’isola di Ischia, la mia isola lontana. Tutto divenne più chiaro quando gli dissi che io venivo proprio da quell’isola, Ischia, a 18 miglia dal porto di Napoli. Il pilota polacco che a suo dire, conosceva abbastanza bene il collega pilota Lubrano del quale mi elencò tutti i pregi, specie sul lavoro, chiese se ne avevo notizie, visto che aveva appreso da me che provenivo da queste parti”. Mizar dopo avermi raccontato l’episodio mi manifestò il desiderio di scrivere un articolo per ricordare la figura di mio padre che nei primi anni ’30 è stato con sua sorella Cliceria uno dei primi turisti a scoprire l’isola d’Ischia e le sue bellezze naturali. All’amico Mizar diedi le notizie che gli occorrevano assemblandole con altre in suo possesso che aveva raccolto negli anni in cui meditava di metterle insieme e ricavarvi l’articolo-ricordo per omaggiare una persona, mio padre Giovanni, che era entrato nel suo cuore. Mizar e’ stato uomo di mare e le navi di lungo corso sulle quali e’ stato imbarcato da comandante nel primo periodo della sua vita lavorativa, sono state il suo mondo che lo affascinava. Mizar per Il Golfo scrisse un bellissimo articolo in ricordo di mio padre trattando in fondo un argomento che gli era congeniale. Oggi che l’amico Mizar, al secolo Giovan Giuseppe Mazzella, non c’è più. lasciando improvvisamente sgomenti per la sua incredibile scomparsa noi, la sua famiglia, gli amici ed i tanti suoi estimatori che lo seguivano e apprezzavano, mi piace ricordarlo riproponendo il suo scritto con il rinnovo dei ringraziamenti miei postumi e dei miei fratelli Michele e Giovan Giuseppe e di mia sorella Maria sua compagna di scuola alle Medie. Col resto della mia famiglia, mia madre, l’altra mia sorella Felicia e lo stesso mio padre, avrà modo di incontrarsi in Paradiso e ricevere i doverosi ringraziamenti anche da loro. Mizar con mio padre parlerà di navi,di Port Said, di Suez e del suo collega pilota polacco e di quanto lo stimasse.

antoniolubrano1941@gmail.com

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