DI ENZO RIJU
Il patrimonio culturale ha una memoria l’immagine foto-grafica (foto- immagine-grafia- il divenire dei segni) ,l’obiettivo immortala l’immagine mortale,fugace, colta e impressiona con un clik il continuo evolversi delle visione terrene. Nel IV secolo a.c. Aristotele,filosofo greco,si avvale dei principi della camera oscura,in cui un’immagine viene proiettata attraverso un piccolo ,dove appariva capovolta.
La fotografia ha una data di nascita “ufficiale” 9 Luglio 1839 quando al procedimento fotografico del francese Louis Jacque Mandè Daguerre (1787-1851),scenografo e creatore di diorami, viene concesso il brevetto dell’Accademia delle Scienze di Parigi. Quindi fine Neoclassicismo e inizio Romanticismo si intravedono le conoscenze per poi immortalare il linguaggio foto-grafico da destinare ai posteri.Cito Mimmo Jodice il padre della fotografia archeologica e altri temi tra storia e contemporaneo,Docente alla Accademia di Belle arti di Napoli e Laurea Honoris Causa per la comunicazione. Si immortalano architettura,pittura,scultura le tre arti ufficiali,non solo,teatro concerti,artisti di varia natura.Nella storia del Barocco napoletano e nazionale ( il ‘600) i personsaggi illustri Caravaggio,Artemisia Gentileschi,Luca Giordano creano la pittura fotografica,la messa in posa di gruppi di popolani,o aristocratici per immortalare le vicende di un periodo rivoluzionario della
La civiltà delle immagini cattura e di-segna le mutazioni del quotidiano,il tempo inesorabile dall’alba al tramonto,prende la luce solare o artificiale,cara a Caravaggio per le sue opere,come Gentileschi e Giordano luce necessaria per la pittura in movimento.Un giovane talentuoso alla ribalta Elio Messina per la strategia delle foto nell’universo di fotografi per una memoria futura.
* CRITICO D’ARTE
