LE OPINIONI

IL COMMENTO Otto consigli per ampliare il turismo a Ischia

Il mio articolo dell’ormai lontano 29 agosto, pubblicato su questo giornale, trattava i problemi e le ragioni che attualmente frenano un nuovo impulso al turismo sull’Isola d’Ischia. Oggi avendo dietro una estate da dimenticare ed avendo tempo per guardare al futuro, voglio qui portare alcuni esempi per il recupero dei mercati internazionali, in particolar modo quello tedesco. Questo perché negli ultimi anni sono stato spesso confrontato con attività di marketing nell’area di lingua tedesca ed avendo vissuto in Germania per oltre 25 anni, ne conosco bene gli usi e costumi. Le stesse regole possono essere applicate anche al mercato italiano o qualsiasi altro mercato.

Locali gestiti da ischitani al di fuori dell’Isola d’Ischia

Lodevole è stata l’iniziativa di qualche anno fa, un albergo isolano prese la briga di visitare tutti i ristoranti italiani delle grandi città tedesche, i cui proprietari avevano un qualsiasi legame con Ischia, e lasciare presso il locale il prospetto dell’albergo. Questo non basta bisogna fornire i suddetti locali di opuscoli che raccontano l’Isola d’Ischia ed attivare questi locali ad allestire a loro volta,ogni mese, una “serata ischitana” con musica ischitana, proiezione multimediali, balli tipici isolani, visita ufficiale del Re o Regina di turno (vedi punto 4).Si può tentare di creare interesse per la destinazione Ischia anche invitando detti locali ad allestire videoconferenze con personaggi ischitani di rilievo omostrare la vita quotidiana sull’isola o ad esporre prodotti artigianali ischitani come: ceramica, cesti, cestini, vino, ecc. Il cliente che frequenta un locale gestito da un ischitano ha anche affinità con Ischia e basta poco per invogliarlo a venire ad Ischia.

Zone pedonali delle grandi e piccole città

Se si percorrono le zone pedonali delle grandi e piccole città tedesche o italiane, nelle vetrine delle agenzie di viaggio si trovano cartelli che invogliano il turista ad andare in località turistiche generalmente ben conosciute come Maiorca, Ibiza, Grecia, Turchia, ecc. Agenzie turistiche del genere sono presenti anche ad Ischia,esse cercano di portare l’ischitano a Tenerife, le Seicelle, in Tailandia, ecc.Così cercano tutte le agenzie di viaggio di attirare il cliente per poi vendere la destinazione. In tutte le zone pedonali delle maggiori città tedesche vi devono essere cartelli con la scritta “Ischia”, particolarmente indicate sono le agenzie di viaggi! Le agenzietedesche con cui bisogna prendere contatto, possono essere individuate tramite Google Earth e vistate da agenti addetti al turismo (vedi punto 4 -le varie regine e re) e perché no anche da albergatori ed operatori turistici. Anche un piccolo cartello pubblicitarionella vetrina di una agenzia di viaggio in una zona centrale di una città tedesca, può fare tantissimo per riportare Ischia ai vecchi splendori!

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Le fiere nazionali ed internazionali

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Nelle fiere serve a poco portare i migliori cuochi ischitani e cibo prelibato, i turisti che vanno alla fiera non sono lì in veste di buongustai, essi vanno alla fiera per avere informazioni fresche e da persone in carne ed ossa, altrimenti resterebbero a casa ed attingerebbero le loro informazioni tramite internet o televisione! Un buon bicchiere di vino ischitano (anche limoncello o rucolino!) offerto dal Re o Regina di turno (vedi punto 4)può essere un buon incentivo per attirare l’interessato, rompere il ghiaccio ed iniziare una conversazione che può tramutare l’interessato in cliente. Non serve la mozzarella o i pomodori che non sono per niente tipici di Ischia, ve ne sono di migliori in Italia!In ogni caso, non serve inviare i politici di turno a fiere e grandi eventi, essi non fanno altro che sprecare denaro pubblico, generalmente non hanno un programma di interventi o di marketing e non conoscono neanche la lingua del paese estero con cui si vogliono instaurare rapporti commerciali.

Rappresentanza dell’Isola o del paese

Usuale è in Germania scegliere una persona che ha veste di rappresentanza del paese per un anno. Il paese in cui io ho vissuto, elegge una volta all’anno la “regina dei fiori”. Il paese confinate elegge la “regina del vino”. Sono ragazze che hanno una età che varia tra i 18 ed i 24 anni. Esse sono le rappresentanti del paese e vengono invitate araffigurare il paese in costumi tipici d’epoca. Esse non vengono stipendiate, sono però a carico dei comuni tutte le spese a cui si va in contro nella loro veste di rappresentanza (vestiario, pernottamenti, passaggi marittimi, passaggi aereo, ecc.). Sono quasi sempre presenti alle fiere, alle feste di paese ed ogni volta in cui è richiesta la loro presenza, per esempio nelle feste di gemellaggio (vedi punto 5). Persone in costumi d’epoca attirano l’attenzione e spesso si è portati a chiedere ad esse informazioni più dettagliate sulla loro presenza, sulla loro provenienza, ecc. insomma rende curioso l’interessato. Qui bisogna che le varie regineo re siano preparate a spiegare la destinazione, Ischia. In ogni caso le persone votate a rappresentare il paese hanno il “dovere” di rappresentanza e saranno accanto ai sindaci dell’Isola oppure da sole ogni qual volta vi è un evento in cui è richiesto rappresentanza. Le persone scelte non devono essere raccomandate, ma preparate e devono conoscere sia l’Isola d’Ischia, sia i sui punti fulcro dell’economia ed anche della storia ed attualità. Devono conoscere almeno 3 lingue una di questa il tedesco! Cosa molto importante è che esse non devono essere elette e poi messe nel cassetto! In ogni possibile occasione devono essere nominate e pubblicizzate, esse sono le rappresentanti del paese/isola! Qui ad Ischia si potrebbero nominare le seguenti rappresentanze: Regina dell’uva, Regina del vino, Regina o Re del mare, Regina o Re delle montagne, Regina delle acque termali, ecc. Si potrebbe scegliere il Re del mare alla festa di St’Anna e forse anche la Regina del mare alla festa di St’Alessandro in cui si sfila, in ogni caso, in costumi d’epoca.

I paesi gemellati con Ischia

Tutti i comuni dell’Isola sono gemellati con alti comuni sia in Italia che all’estero. I comuni gemellati sono una fonte incredibile per mettere in moto in breve tempo lo sviluppo economico dell’Isola. I suddetti comuni/paesi hanno un rapporto latente con la nostra isola, devono solo essere invogliati a far sì che si possa avviare uno sviluppo reciproco. Il paesino Budenheimin cui ho vissuto per ben 14 anni in Germania è gemellato con un comune del veneto. Essendo stato nel consiglio direttivo della proloco, ogni anno eravamo impegnati ad organizzare viaggi di scambi di opinioni e conoscenze. Un anno si andava nel paesino veneto, l’anno dopo venivano i veneti in Germania, a Budenheim. I turisti venivano alloggiati in albergo alcuni di essi, avendo istaurato amicizie, venivano ospitati dalle famiglie locali. Spesso vi erano scambi di alunni e studenti che potevano imparare la lingua direttamente presso una famiglia e sul luogo. Questi eventi venivano organizzati in occasione della festa dei fiori o della festa del vino, ecc. Non mancava la regina dei fiori che rappresentava il paese (vedi punto 4).Se ogni’uno dei 6 comuni isolani è gemellato con solo 2 comuni/paesi, si possono organizzare ben 12 viaggi all’annoper la reciproca conoscenza e scambio di opinioni e cultura. Anche le feste patronali e religiose posso aiutare a muovere persone da un paese gemellato all’altro. Con l’apporto delle nuove tecniche di comunicazione può essere facilitato il flusso di persone, per esempio con videoconferenzein contemporanea con l’evento che viene celebrato sull’isolae viceversa (vedi punto 6).

Eventi di piazza alternativi alle feste religiose e sagre

Le sagre mangerecce non sono certo quelle che attirano il turista. Se ne può fare a meno senza che nessuno ne senta la mancanza, quest’anno non ve ne sono state e nessuno ne ha sentito la mancanza. Eventi importanti che potrebbero anche attirare, informare ed intrattenerei turisti e cittadini tutti, potrebbero essere:

  • l’elezione ed incoronazione della regina Vino, del Mare, della Montagna, della Spiaggia, dei Boschi, …
  • presentazione in piazza dei parchi termali con conferenze e manifestazioni all’aperto anche con mezzi multimediali
  • presentazione in piazza dei vini tipici di Ischia
  • presentazione in piazza delle piante tipiche isolane
  • presentazione in piazza dei prodotti termali fatti ad Ischia
  • presentazione in piazza in piazza dei film girati ad Ischia
  • presentazione in piazza dei Biotopi, Geotopi, ecc.
  • presentazione in piazza delle chiese, ecc.

Tutto questo distingue l’Isola d’Ischia dalle altre località e molto meglio che ingaggiare la “Star” di turno che generalmente non ha niente a che fare con Ischia e le sue tradizioni! Tutte le suddette manifestazioni devono essere trasmesse con videoconferenze edin contemporaneaai paesi e città gemellate.

Libro sulle acque termali dell’Isola d’Ischia

In occasione della fiera del turismo ITB a Berlino 2016 fu da me pubblicato il libro “guida alle acque termali dell’Isola d’Ischia”, in lingua tedesca. Esso doveva essere presentato alla stampa tedesca. Interessi clientelari, mancanza di lungimiranza ed ignoranza impedirono che venisse reso visibile ad un pubblico altamente interessato alle acque termali dell’Isola d’Ischia. Il libro è concepito in modo tale che illustra ed esalta le proprietà delle acque termali dell’Isola d’Ischia. Esso è stato elaborato per essere presente in tutti gli studi medici tedeschi. Inoltre è scritto in modo semplice ed accessibile a tutti, e cioè sia per i pazienti che per i medici specializzati. Il libro èscritto per i pazienti in modo che essi possono scoprire le acque benefiche dell’Isola d’Ischia come alternativa alla medicina tradizionale. È inoltre scritto per i medici in modo che essi vengono messi a conoscenza della composizione e concentrazione mineraria delle acque termali e dell’azione che esse hanno sul corpo umano. Ancora oggi si può cercare di allacciare un discorso di promozione dell’Isola d’Ischia utilizzando canali pubblicitari e mediatici per portare il libro a conoscenza delle persone che vogliono informazioni precise e fondate sulla composizione e l’utilizzo delle acque termali sull’Isola d’Ischia. Un libro scritto da esperti così dettagliato e preciso e che nello stesso tempo valorizza la località, non è presente neanche sul mercato tedesco. Cioè le località termali tedesche non hanno un libro, scritto nello stesso tempo per i medici, i pazienti ed esperti, che valorizza le loro acque termali. In questo campo potremmo essere dei pionieri.

Parco geologico, un’attrazione in più

Il “Geopark” potrebbe arricchire ancora di più l’offerta turistica dell’Isola d’Ischia e dare impiego ai giovani e ad esperti del settore! Il “Giardino della Mortella” fu nominato nell’anno 2004 come il più bel giardino botanico d’Italia. Per me “la Mortella” è l’isola stessa, bellissimi boschi, piante e fiori meravigliosi, formazioni rocciose eccezionali, ecc. Questo vivo ed ammiro durante tutte le mie escussioni. La cosa più bella è che l’isola non è rinchiusa tra mura! Questo deve essere il “Geopark”. Il Geopark è una istituzione che deve portare a conoscenza dei cittadini e dei turisti le piante, i fiori, le spezie, la fauna, il mare, le rocce, i biotopi, i geotopi, ecc. che compongono ed attorniano l’Isola.Non deve essere una massa di divieti come il Regno di Nettuno che è poi solo accessibile a pochi. In ogni caso il Geopark non vieta al cacciatore di cacciare e neanche all’abusivo di abusare è solo un richiamo in più di cui l’Isola d’Ischia si potrà vantare. È una specie di “Mortella” al quadrato senza però mura che ne delimitano il perimetro, senza pagare ingressi e appartenete alla comunità e non ai privati! Qui di seguito voglio riassumere i 12punti flulcri che deve distingure il Geopark: il Geopark deve essere un’attrazione turistica che rivaluta i sentieri, le montagne ed il mare anche con la riconsiderazione e promozione delle attrazioni geologiche dell’Isola d’Ischia.In ogni caso presentando ai turisti un’isola che non ha solo le terme, ma anche: le bellissime montagne, le coste mozzafiato, le immense spiagge, i boschi incontaminati ed un’incredibile e rigogliosa vegetazione, ecc. Insomma esso spiega e valorizza il territorio, deve essere un integratore turistico alternativo alle acque termali che potrà portare sull’isola un pubblico giovane, interessato ed alternativo a quello curativo e delle acque termali. Il Geopark deve quindi aprire le porte ad un turismo scientifico-didattico. Dare lavoro ai giovani con la creazione della figura del Geo-Ranger, un accompagnatore turistico che spiega e racconta l’Isola d’Ischia. Fare la ricerca e monitoraggio sul territorio, ma ancorandolo nel contesto del miglioramento della economia locale. Il Geopark deve essere inoltre il volano per la ricerca ed il nodo di congiunzione con l’Osservatorio Vesuviano in particolare per l’elaborazione, attuazione e comunicazione ai cittadini dei piani di evacuazione in caso di catastrofe e sulla mitigazione del rischio. Portare avanti la ricerca e divulgazione sulle proprietà e composizione delle acque termali, sulla viticultura, sulla ceramica di cui Ischia era fiera in passato, ecc.Il compito del Geopark deve essere l’organizzazione di convegni, eventi, esposizioni, ecc. Essere presente sul territorio, nelle scuole e presso le istituzioni ed associazioni turistiche, insomma il turista non deve venire ad Ischia solo per le acque termali, ma anche per la natura che la attornia, per il Geopark. Sede del Geopark potrebbe essere l’ex Osservatorio Geofisico di Casamicciola Terme che, amministrato bene, lo riporterebbe ai sui vecchi splendori. Inoltre essendo nella zona terremotata si potrebbe far diventare tutta l’odierna zona rossa. un parco scientifico, che potrebbe dare un impulso non solo turismo “normale” ma anche ad un turismo “scientifico” organizzando convegni internazionali di esperti: sulle acque termali la sua composizione e proprietà curative, sui vulcani e le loro attività, sui terremoti e le loro conseguenze, sul dissesto idrologico ed i loro risultati, sulla mitigazione del rischio, sul cambio climatico e la sua manifestazione sull’isola, sulla scomparsa delle spiagge ed i possibili rimedi, ecc. L’obbiettivo primario è però, che dopo un input iniziale della comunità, il Geopark dovrà essere in grado di autofinanziarsi ed essere autosufficiente. Deve essere quindi presente nelle azioni pubblicitarie per la valorizzazione dell’isola, come per esempio alle fiere, agli eventi alternativi in piazza, presso i paesi gemellati, ai convegni scientifici, ecc. Insomma deve essere un anello di congiunzione congiunzione tra:il territorio (i cittadini e la natura), la cominità scientifica ed il turismo.

Di idee ce ne sono tante altre! Penso che con questo ho dato un piccolo contributo alla messa in moto di un ripensamento e su come riassettare il modo di fare turismo. I primi sette argomenti trattati possono essere messi in atto subito oppure immediatamente dopo l’emergenza Covid-19. Già da subito si possono contattare i locali gestiti da ischitani al di fuori di Ischia, pianificare i contatti con le agenzie di viaggi nelle zone pedonali delle grandi città, pianificare le fiere a cui si vuole andare nell’anno 2022, prendere contatti con le città gemellate, pianificare l’elezione delle rappresentanze per i comuni isolani (le diverse regine e re!), pianificare eventi alternativi alle feste religiose ed alle sagre, pubblicizzare in Germania il libro sulle acque termali dell’Isola d’Ischia, ecc. Certamente per l’ultimo punto “il Geopark” ci vuole un po’ più di tempo per poterlo organizzare e farlo funzionare, però anche qui bisognerebbe partire subito in modo che, dopo la pandemia, si ha una marcia in più per Ischia. Diamoci una “mossa” rimbocchiamo le maniche ed iniziamo a fare qualche cosa per tutti noi e non solo per sé stessi o per pochi isolani! Siamo tutti nella stessa barca, se affonda affondiamo tutti! Utilizziamo il tempo di pausa Covid-19 non oziando, imprecando o dando la colpa ad altri di situazioni che non vanno! Adesso abbiamo ancora le possibilità di rendere la barca “inaffondabile”. Sono disposto a mettere a disposizione la mia esperienza ed impegnarmi in modo che,sulla base dei punti sopra riportati, e quelli elencati nell’articolo del 29.08.20 si possa dare un nuovo input al turismo sull’Isola d’Ischia. Appello quindi a tutti coloro che hanno interesse a cambiare,partendo dalle piccole cose sopra riportate fino a trasformare l’isola in una Mortella al quadrato,“il Geopark”,di mettersi in contatto con me tramite il giornale “Il Golfo” per poter allestire una squadra che possa portare avanti questi progetti. A presto e state attenti alla salute!

* GEOLOGO

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Beta

Forse bisognerebbe cercare invece di cambiare rotta su questo turismo di viaggi brevi!
Quelli che consumano il territorio e richiedono alti costi di gestione, che originano caos ed inquinamento e spopolano i territori rendendoli abitati solo stagionalmente…
Oggi con lo smart working il turismo nei luoghi di prossimità può far nascere opportunità differenti per i turisti stanziali, con periodi più lunghi durante l’arco di tutto l’anno.
Alle Maldive ad esempio stanno offrendo soggiorni con scelta di durata a tempo illimitato per tutto l’anno, per chi può lavorare in smart working con wifi veloce, al costo di 25000€ per due persone!
In pratica al prezzo di una pensione media…

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