LE OPINIONI

IL COMMENTO Se in Italia manca la Politica

È difficile seguire la situazione politica del nostro Paese. Mancano leadership credibili, mancano leader, manca il senso delle Istituzioni e dello Stato, ma soprattutto mancano valori, principi, idee stabili di riferimento, mancano linee politiche coerenti, diciamola tutta manca la Politica. Non è il problema dei due forni, è che all’interno dello stesso movimento, e/o partiti, tutti telefonano a tutti, commentano, giudicano, auspicano, danno consigli. È l’io, cioè il nulla, che prevale sugli interessi del Paese. È ridicolo che mentre, giustamente, il PD evoca una presidenza del Consiglio, e comunque un governo nel segno della discontinuità, al proprio interno l’odiato Renzi condivide la opportunità di un Conte bis con i suoi odiatori penta stellati. Ritengo che un governo 5 Stelle/PD si possa e si debba fare, sono altresì convinto che un punto di mediazione nella composizione del governo si possa trovare, anche nella malaugurata ipotesi di un Conte bis, nella distribuzione dei ministeri chiave e nella individuazione dei sottosegretari alla presidenza, e però non si può non evidenziare che un presidente del Consiglio se è stato sintesi e riferimento di un progetto e di un programma di governo, funzionale e servo sciocco di tutti i capricci del leghista, oggi ambisce a rappresentare tutt’altro. Un’abiura!!! Più che un uomo sembra un robot che si auto riprogramma a piacimento ed in funzione delle sue note ambizioni. Il Paese avrebbe bisogno di ben altro.

Sono vergognosi i suoi complici silenzi e ritardi anche sulla gestione dei migranti come è assurda la sua disponibilità a coprire con l’intervento in aula il silenzio del leghista sulla questione russa. E poi la performance al Senato contro Salvini non cancella oltre un anno di inerte anonimato. Chieda scusa e ne riparliamo. Comunque, la buona notizia c’è ed è il declino inesorabile della Lega e dei suoi propositi! Molti, per fortuna, già stanno cambiando idea, presto anche qualche politico locale, opportunamente, cambierà idea e ci spiegherà che avevamo capito male. Senza voti e governo avranno qualche difficoltà anche a pagare le rate in scadenza della truffa di Stato di 49 milioni di euro fatta passare come una banale evasione rimborsabile in anni 80. “Privilegio” non concesso ai comuni mortali in seria difficoltà. Su Tangentopoli la magistratura ed il Paese riservò ben altro trattamento per molto meno, almeno in termini di valore economico.

Le condizioni poste dal PD mi sembrano condivisibili, soprattutto quelle riferite alla abolizione dei due decreti sicurezza ed alla adesione alla riduzione dei parlamentari. Mentre i primi sono bandiere di una politica sbagliata, sulla questione della riduzione dei costi della politica il ragionamento va sicuramente affrontato, ma nel rispetto di principi che salvaguardino democrazia, partecipazione e rappresentanza di cittadini e territori. Mi sembra paradossale che i 5 Stelle mentre denunciano il rischio di una deriva autoritaria per l’azione reazionaria di Salvini favoriscano, riducendo il numero di parlamentari senza una riforma seria delle Istituzioni, dinamiche di “controllo” esattamente funzionali a quel rischio. È certo che non si costruisce una alleanza per scongiurare le elezioni. Mi sembra davvero troppo poco. Anche se le forze politiche e, soprattutto, il Paese non è pronto ad una nuova tornata elettorale. Intanto “grande confusione sotto il cielo”. Magari queste considerazioni sembreranno superate agli occhi del lettore dall’”evolversi”(?), senza logiche, di uno scenario a tratti raccapricciante. Con questi protagonisti non resta che affidarsi alla sorte, senza disturbare simboli da altri abusati. Buona fortuna all’Italia ed agli Italiani.

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