LE OPINIONI

IL COMMENTO Una nuova classe dirigente per un nuovo turismo

L’ex Rettore dell’Università Federico II di Napoli, Guido Trombetti (frequentatore estivo dell’isola di Procida), ha sostenuto in questi giorni, sulla stampa regionale,che Napoli e la Campania hanno bisogno di una nuova classe dirigente, che – a suo avviso – può arrivare, in questo momento storico, solo dall’Università. Negli ultimi anni, egli dice, solo accademici come Luigi Nicolais, Ennio Cascetta, Luigi Cosenza, lui stesso e oggi Manfredi (Sindaco di Napoli) sono stati e sono capaci di instaurare una mentalità più scientifica e meno populistica per lo sviluppo della Campania. Non è un caso – egli dice – che un leader del centro destra, come Stefano Caldoro, abbia tessuto le lodi di Manfredi, pur essendo questi legato al PD. Manfredi era delegato al Bilancio dell’Università di Napoli quando Trombetti era Rettore. Io credo che Ischia si trovi più o meno nelle stesse condizioni: fatica a trovare una classe dirigente all’altezza dei tempi che corrono. Naturalmente l’isola non può attingere dall’Università nuovi leader politici e imprenditoriali, sebbene ci siano ischitani che hanno una cattedra universitaria. Diciamo che Ischia può attingere, più genericamente, dagli ambienti scolastici, associativi e culturali. Trovo assurdo, per esempio, che per istruire la pratica che il Comune d’Ischia intende avviare per candidare in futuro il Comune a Patrimonio Unesco dell’Umanità, affidi l’incarico alla società partecipata Ischia Risorsa Mare. Per quali risorse umane ed intellettuali? E poi, sicuramente il mare dovrà avere un ruolo importante, ma ci sono tanti altri aspetti da curare ( storici, geologici, archeologici e paesaggistici). Va bene che è stata individuata una ditta privata che dovrebbe assicurare l’iter giusto, l’obiettivo giusto, la giusta delimitazione dell’ambito territoriale,storico, geologico, archeologico e paesaggistico, che vogliamo proporre. Va bene che l’iniziativa sia stata risvegliata dal Circolo Sadoul, di cui era parte fondamentale quel Pietro Greco che, insieme al prof. Ugo Leone, confezionò un corposo dossier per lanciare la proposta di “Isola d’Ischia, Patrimonio dell’Umanità-Natura e Cultura”.

Gaetano Manfredi
Gaetano Manfredi

Non va bene, invece, aver ignorato, il Comitato di studio promosso da Luciano Venia, che aveva già intrapreso lo studio di un dossier riguardante esattamente il Borgo di Ischia Ponte, con larghi confini, da candidare a Patrimonio Culturale Unesco. Quanto al mare, più che la partecipata del Comune vanno coinvolte due istituzioni ben più accreditate e competenti: il Laboratorio del Benthos, espressione della Stazione Dohrn di Napoli e l’AMP Regno di Nettuno, egregiamente diretta da Antonino Miccio. Proprio ieri, 12 febbraio, ricorrevano 150 anni dalla creazione della stazione Anton Dohrn di Napoli, che sta avendo una nuova vita, un rilancio veramente importante con la creazione del Museo del Mare nella Villa Comunale. E’ stato poi ristrutturato l’Acquarium ed è nata infine, sempre nella Villa Comunale, nell’immobile di Poste Italiane, la Biblioteca del Mare (con 100mila volumi dal ‘600 al ‘900). ma non finisce qui, fino a domani si susseguono incontri e conferenze che illustrano l’importanza scientifica non solo di Darwin e Dohrn, grandi scienziati dell’evoluzionismo, ma anche altri grandi nomi (Lamarck, Maltus, Haeckel) che hanno studiato a Napoli il graduale adattamento e trasformazione di piante e animali nell’ambito marino. Ho già perorato in passato un intervento dei Sindaci isolani affinché si stringa e si rinsaldi il legame tra la Stazione di Napoli e il Laboratorio di Ischia, nel nome di Dohrn.

Anton Dohrn
Anton Dohrn

Ischia ha avuto ed ha eccellenti studiosi che possono ben figurare nell’ambito di questo rilancio in grande della Stazione napoletana. Parte dei futuri eventi potrebbero svolgersi ad Ischia e un ruolo potrebbe individuarsi anche per il piccolo Museo del Mare di Ischia che avrebbe tutto l’interesse a integrarsi e collaborare con il prestigioso Museo marino napoletano. Dohrn e Darwin diventano ancora più attuali oggi che si è provveduto, in Parlamento, a revisionare gli articoli 9 e 41 della Costituzione, inserendo in essa la tutela dell’ambiente e degli animali. Ciò è diretta conseguenza della verifica storico-scientifica di Darwin e Dohrn che ha accertato che le specie animali si sono andate evolvendo gradualmente e che noi stessi siamo solo il prodotto più evoluto di tutti, avendo acquisito la “coscienza di sé”. Qui si aprirebbe una parentesi enorme, sollevata da studiosi del diritto o di storia contemporanea, come il prof. Eugenio Capozzi dell’Istituto Suor Orsola Benincasa, sui possibili effetti negativi, per la libertà individuale degli uomini, che tale modifica costituzionale potrebbe generare. Ma avremo modo di affrontare questi dubbi in altra occasione. Passiamo invece ad esaminare altri aspetti virtuosi, maturati nella nostra isola, che dimostrano come, fuori dal Palazzo di governo, ci sono energie culturali capaci di impiantare le basi di una nuova sensibilità nel rapporto ecologico. Ho già citato il Direttore dell’AMP, Antonino Miccio, e torno a citarlo per un’altra qualificante iniziativa. Ha stipulato con l’Associazione Ardea un’attività di monitoraggio dell’avifauna che d’inverno popola le nostre coste, cosa che ha permesso di individuare la provenienza di volatili, anche da paesi lontani. Questo non genera direttamente flussi turistici, se si escludono aspetti di birdwathcing (osservazione degli uccelli) tuttavia sviluppando una nuova sensibilità, predispone meglio gli animi a un turismo responsabile.

Cito ancora, tra le novità ischitane positive, il rilancio della Pro Loco Ischia, con il nuovo Direttivo che vede Presidente il dinamico Gianni Adelante Mattera e tra i membri il giovane architetto Adriano Calicchia con altri giovani esponenti. Ho avuto modo di ascoltare da Gianni Mattera idee programmatiche molto interessanti per il nostro turismo che, essendo di lungo periodo, produrranno i loro effetti dal 2023. Non va nemmeno sottovalutato quanto sostenuto da Giancarlo Carriero, su questo giornale, a proposito della necessità di creare un solo Regolamento isolano per taxi e microtaxi. Né va sottovalutata la sua considerazione che è probabile, per l’attenuazione del Covid, che assisteremo ad un incremento del turismo straniero (in particolare quello americano) ma contemporaneamente potremmo assistere ad un decremento della domanda italiana, per il desiderio degli italiani di varcare i confini regionali e nazionali. Così come va salutato con favore la presa di posizione di Marco Bottiglieri, rappresentante dei commercianti, a favore dello sviluppo di un turismo culturale. Qualcosa insomma si muove nel panorama isolano, ma occorre più attenzione alle novità che si presentano fuori della nostra isola e che potremmo adottare o imitare. Faccio l’esempio del Comune di Sorrento che poco tempo fa ha emanato il decreto di nomina di una Consulta per il Turismo, costituita da esperti scelti da graduatoria a seguito di avviso pubblico e che prestano la loro opera assolutamente gratis. Così come potremmo prendere spunto da Telese Terme, che è stata capace di farsi inserire nell’EHTTA (European Historic Thermal Towns Association) ovvero l’Associazione Europea delle Stazioni Termali, con una promozione e ricaduta turistica eccezionale. E infine potremmo chiedere alla Soprintendente di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Teresa Elena Cinquantaquattro, di tentare per l’isola d’Ischia la stessa operazione che, per esempio, sta adottando per la Grotta della Sibilla (Campi Flegrei, tra i laghi Lucrino e D’Averno). Vale a dire instaurare una virtuosa collaborazione con la proprietà privata dei luoghi di interesse archeologico al fine di studiare approfonditamente i siti per arrivare ad organizzare un percorso strutturato ( Laghi d’Averno, Grotta di Cocceio, Cuma) non escludendo la possibilità di acquisire il sito al Patrimonio dello Stato. E’ esattamente quello che auspichiamo faccia la Soprintendenza con alcuni prestigiosi siti archeologici dell’isola, dove fino ad oggi è stato lasciato campo a private iniziative, meritevoli ma non fungibili con la competenza diretta della Soprintendenza. Non si scambi, ancora una volta, questa richiesta per irriconoscenza verso chi privatamente ha fin qui operato.

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