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Giosi e De Siano a casa di Carmine Barile, il sindaco scarica Enzo Ferrandino

Lo avevamo detto che il momento dell’incontro nello studio professionale dell’avv. Pettorino tra il senatore Domenico De Siano ed il presidente del consiglio comunale, Gianluca Trani, avrebbe di fatto infiammato la campagna elettorale ad Ischia. E non ci eravamo sbagliati affatto. L’aria di nozze tra i due, infatti, deve avere spaventato non poco il sindaco d’Ischia, Giosi Ferrandino, il quale ha intuito che l’aria che tirava e la piega che stavano prendendo gli eventi erano effettivamente di quelle poco propizie. E per questo motivo il primo cittadino ha ragionato quarantotto ore ed ha deciso di passare alla contraerea. Ma la prima vittima che ha fatto, inevitabilmente, è stato il suo attuale vicesindaco ed erede designato al trono, quell’Enzo Ferrandino che adesso si trova ad essere di fatto trombato a tutti gli effetti, sempre che gli scenari ultimi (in ordine cronologico) vadano effettivamente a configurarsi.

Il colpo di scena, se così vogliamo definirlo, si è verificato nella serata di venerdì. E’ successo tutto quando in precedenza Giosi ha incontrato il coordinatore regionale di Forza Italia e gli ha prospettato uno scenario futuristico di quelli almeno sulla carta appetibile. Candidare alla carica di sindaco d’Ischia il dottore Carmine Barile, medico già vicesindaco nella seconda amministrazione giosiana dopo l’addio di Luigi Boccanfuso, Un piatto servito caldo con un contorno decisamente abbondante, che non a caso avrebbe previsto la presenza della lista dei cosiddetti “Sciarappa” e anche il supporto di Salvatore Mazzella “Bambeniello” e del suo codazzo. Insomma, il ragionamento che Giosi avrebbe fatto all’amico Mimì sarebbe stato il seguente: se vuoi, continua pure ad andare dietro a Gianluca Trani, da questa parte della barricata noi abbiamo i numeri per vincere le elezioni al primo turno. E buonanotte ai suonatori, più o meno questo il senso del discorso. Tutto questo, alla faccia di Enzo Ferrandino, dimenticato, accantonato e scaricato come un “ingombrante” nello spazio di un secondo, come peraltro noi avevamo più volte ipotizzato, sostenendo che lo stimato commercialista ischitano sarebbe stato lanciato nella mischia soltanto se il buon Giosi non avesse trovato una soluzione alternativa. La politica, lo sanno tutti, è un po’ come il gioco d’azzardo e così De Siano ha deciso di fare come nel poker rispondendo “vedo”. Dunque si è arrivati alle 21.30 di venerdì sera quando si è svolto l’incontro a tre alla presenza del senatore, di Giosi Ferrandino e dell’oggetto del desiderio, vale a dire Carmine Barile. Al quale il sindaco d’Ischia ha proposto la candidatura a primo cittadino disegnando gli scenari medesimi e dunque una “passeggiata di salute” (almeno sulla carta) per arrivare alla meta.

Un piccolo intoppo c’è stato, anche se presumibilmente Ferrandino crediamo se lo aspettasse. Carmine Barile, non sappiamo in che misura lusingato dalla proposta, si è preso una pausa di riflessione prima di sciogliere la riserva. Insomma, non avrebbe affatto accettato in prima battuta. Il professionista, infatti, vuole consultarsi prima con i suoi familiari per sapere cosa ne pensano di questa possibilità, dal momento che è chiaro a tutti che la vita da sindaco di un paese sottrae tantissimo tempo non soltanto alla professione ma anche agli affetti ed alla vita privata. Bisognerà attendere il tempo necessario per capire se arriverà questo “sì”, nel frattempo a preparare il terreno e renderlo fertile per l’operazione in questione ci ha pensato il coordinatore del movimento che fa capo al gruppo “Sciarappa”, il dottore Abramo De Siano, il quale ha emesso un comunicato stampa decisamente esplicito nel quale si legge quanto segue: “In vista della prossima scadenza amministrativa del giugno 2017, nel Comune di Ischia, i rappresentanti dei movimenti civici che si riconoscono nel coordinatore rag. Salvatore Mazzella e quelli che si riconoscono nel coordinatore dott. Abramo De Siano, stipulano un patto di unità e di azione al fine di dare al paese una maggioranza ampia e stabile, idonea ad affrontare e risolvere i suoi annosi problemi. Il patto di unità e di azione viene stipulato sul presupposto che i detti movimenti civici hanno affinità culturale, ideologica e di vedute amministrative. Prossimamente si procederà ad ufficializzare la formazione delle liste e la individuazione di un candidato sindaco condiviso”. Letto così potrebbe significare tutto o niente, in realtà il significato è decisamente chiaro per gli addetti ai lavori. Insomma, la settimana si è aperta con degli scenari e si chiude con altri, all’insegna di una situazione che è cominciata finalmente a diventare incandescente. E con la prima testa che, laddove si dovesse concretizzare quest’ultima soluzione, cadrebbe sul campo. Parliamo, come più volte ricordato, di Enzo Ferrandino. Figlio di una politica che, manco a dirlo, non conosce la parola “pietà”.

Gaetano Ferrandino

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