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Il limone Procidano e il fagiolo zampognaro protagonisti a Torino per il salone del gusto

di Isabella Puca

Ischia – Dopo il successo ottenuto da Ischia Safari, la due giorni dedicata all’eccellenza enogastronomica della nostra isola e non solo, organizzata dall’Associazione no profit “Saperi&Sapori” composta dal duca Fulceri Camerini, l’ingegner Carriero e dagli chef Pasquale Palamaro e Nino DI Costanzo, il cibo torna a essere al centro di un discorso culturale d’attualità. Dicevamo, nell’edizione di ieri del nostro quotidiano, che il cibo è espressione della cultura di un popolo e Ischia è pronta a farsi conoscere in quel di Torino che si appresta a diventare capitale del gusto. Da oggi fino al 26 settembre si terrà infatti il salone del gusto che avrà come tema il “voler bene alla terra”, una kermesse su agricoltura, cibo, gusto, ambiente, paesaggio che vedrà la partecipazione di migliaia di persone provenienti da tutte le parti del mondo, ma in particolar modo di oltre 5.000 tra contadini, pescatori, operai dei sapori provenienti da tutte le parti del Pianeta. L’iniziativa ormai collaudata da 30 anni nasce a difesa di quelle piccole identità, chiamiamole pure tradizioni, legate all’agricoltura familiare a rischio di estinzione, che ogni territorio  è orgoglioso di avere. Se si parla di tradizione attraverso il cibo, gli isolani, non potevano affatto mancare e il prossimo sabato mattina, saranno protagonisti presso il circolo dei lettori, alle ore 12:00 nell’ambito di “Rete isole slow” che vede la nostra Ischia unita a Cipro, Giglio, Sant’Elena, Eolie, Lampedusa e tante altre, tutti insieme intorno al cibo. Con Silvia D’Ambra che insieme al papà Riccardo coordina la condotta Slow Food di Ischia e Procida, ci saranno  in questa avventura il giovane Chef  Nello Patalano, di Villa Duruelli e le socie Lucia Cenatiempo, Myriam Fiore e Roberta Mattera. Se si parla di prodotto da difendere legato all’agricoltura familiare, protagonista non poteva che essere il fagiolo zampognaro, l’oro nero delle terre di Campagnano accompagnato, per l’occasione, dal limone Procidano. Dieci anni fa, questa tipicità di legume, presente un tempo soprattutto nelle terre di Campagnano, era in via d’estinzione e ora, il suo destino, grazie al lavoro della condotta Slow Food di Ischia e Procida, capitanata dal sempre energico Riccardo D’Ambra, è stato completamente ribaltato. Fino a nove anni fa di fagioli zampognari se ne producevano 30 – 40 kg ora, dopo averlo comunicato e fatto conoscere, ne è aumentato l’interesse e la dignità.  Oggi, questo fagiolo dal gusto particolarmente deciso e ricco di ferro, non cresce solo a Campagnano, anche se comunque non riusciamo a trovarlo dappertutto; studi agronomi hanno dimostrato che vicino al mare non cresce bene e quindi, il centro massimo, e quasi esclusivo di produzione,  resta comunque in quella zona.

 

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