LE OPINIONI

IL PUNTO Autismo, che sia la giornata delle scuse

Che quella dell’Autismo sia la giornata delle scuse, la giornata giusta per provare vergogna, la giornata per evidenziare la inciviltà del nostro tessuto sociale.

Una Comunità che consente che tanti, troppi, nostri giovani e meno giovani concittadini siano costretti a lasciare le proprie case e le proprie famiglie ed andare a vivere altrove, lontano dai propri affetti, perché non siamo in grado di assisterli ed aiutarli a vivere il loro essere diversi, decisamente migliori di me e di tanti di noi, non è una Comunità che può definirsi civile.

Una Comunità che consente che tanti nostri giovani e meno giovani devono aspettare mesi, o pagare, o sottoporsi ad estenuanti spostamenti per godere del diritto alle giuste e necessarie terapie, non è una Comunità Civile.

Spesso viene il sospetto che l’Autismo, come altre forme di disabilità, rappresentino la occasione, per fortuna non per tutti, per i soliti sporchi affari e le solite vergognose clientele.

Non c’è un senso, una ragione perché anche sulla nostra isola d’Ischia non si possano creare aree e centri dotati delle necessarie attrezzature e spazi e competenze e professionalità che i nostri stupendi autistici trovano in altre regioni con tutti i costi che ne derivano per la pubblica amministrazione, ma soprattutto per le famiglie in termini affettivi ed economici.

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Non sono le famiglie ed i genitori, troppo spesso lasciati soli, a doversi organizzare in associazione per la raccolta fondi, per conquistare spazi e richiamare attenzioni, vedendo mortificata la propria sensibilità, la propria dignità.

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Siamo tutti noi, ma soprattutto le istituzioni a dover dare le giuste risposte.

E il momento giusto, anzi è già troppo tardi.

Antonio, Assunta, Francesco, Gianluca ….. vi voglio bene e vi chiedo perdono!

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