CRONACAPRIMO PIANO

Il Punta Molino a Teresa Naldi

Conclusa la cessione dello storico albergo sul lido d’Ischia: Salvatore Naldi pareva essersi ritirato, lasciando campo libero al duo De Siano-Orlacchio, poi è spuntata la sorella che ha approfittato di un acconto versato dal congiunto. L’operazione definita per una somma vicina di 21 milioni di euro. Preliminare dopo Pasqua, già effettuato un bonifico

L’ufficialità non c’è ancora, ma la notizia trapela da fonti decisamente attendibili e dunque l’operazione può ritenersi conclusa. L’Hotel Punta Molino di Ischia ha una nuova proprietà. Si tratta di Teresa Naldi, che avrebbe concluso in prima persona la trattativa per l’acquisto dell’accorsata struttura ricettiva a 5 stelle dove insiste anche lo storico “Rangio Fellone”. La famiglia Naldi aveva già iniziato qualche tempo fa – come già raccontato attraverso le colonne del nostro giornale – a tenere nel mirino l’albergo, al punto tale da entrare in competizione con altri gruppi (anche isolani) che avevano manifestato l’intenzione all’acquisto. Il colpo di scena e l’accelerazione sono però evidentemente arrivati di recente quando i Naldi hanno lavorato a fari spenti. C’è stato un momento in cui Salvatore, che gli sportivi ricorderanno anche per la poco fortunata esperienza nei panni di presidente del Calcio Napoli, pareva essersi tirato indietro ed aver rinunciato a condurre in porto l’acquisizione del Punta Molino. Un dettaglio questo non trascurabile perché il dietrofront aveva di fatto aperto la strada alla cordata isolana composta dal duo De Siano-Orlacchio, che sin dal primo momento aveva manifestato il proprio interesse non soltanto ad essere della partita ma pure a vincerla, mettendo sul piatto una cifra considerevole. Alla fine, però, secondo quanto raccontano i rumors, è entrato in gioco Teresa Naldi che ha potuto giovarsi anche della circostanza – invero tutt’altro che trascurabile – del fatto che il fratello avesse già versato una somma vicina ai due milioni di euro. Che di fatto gli è valso il diritto ad esercitare una sorta di “opzione” che poi la congiunta è riuscita a sfruttare. Venerdì sera alle 23 la virtuale stretta di mano: la firma del preliminare prevista dopo le festività pasquali, ma già nella mattinata di oggi è stato disposto un primo bonifico consistente a titolo di acconto.

La cessione dell’albergo Punta Molino è stata conclusa per una cifra vicina di 21 milioni di euro, tutto sommato assolutamente non disprezzabile soprattutto se si considera che di recente molte strutture – anche all’asta – sono state cedute per cifre che ai tempi d’oro del turismo di casa nostra magari a stento compravi un’ala dello stabile. Non si può parlare ovviamente di affare per chi cede, è noto a tutti che la gestione precedente aveva accumulato una pesante massa debitoria, che a quanto pare superava di gran lunga i 10 milioni di euro. Ma se non altro la chiusura del cerchio consente anche al venditore di tirare un sospiro di sollievo, dal momento che è riuscito a liberarsi di un fardello oneroso e a ricavare pure qualcosa dalla trattativa portata a compimento. Pur lasciando considerazioni e valutazioni agli addetti ai lavori, crediamo che anche il “sistema Ischia” possa ritenersi soddisfatto dell’epilogo di questa vicenda. Il Punta Molino rappresenta uno dei fiori all’occhiello della nostra isola oltre che come detto un pezzo di storia. Il fatto che a gestirlo non siano imprenditori che non si sono mai cimentati nel turismo e che magari hanno semplicemente pensato di fare un affare (il caso del Solemar sotto questo aspetto è abbastanza emblematico oltre a rappresentare l’ultimo in ordine cronologico) o che abbiano una dubbia “provenienza” ma una famiglia che nel settore ha lustro, credito e non necessita di presentazioni è un punto di partenza importante e significativo e – ci piace sperarlo – magari potrà rappresentare anche un significativo segnale nell’ambito della tanto auspicata inversione di tendenza del comparto dell’ospitalità made in Ischia.

Attualmente Teresa Naldi è proprietaria e amministratore delegato degli hotel dei “Royal Group Hotels & Resorts”: si tratta di location esclusive (e questa è un’altra caratteristica che ci piace non poco, detto per inciso) a Napoli, Sorrento, Capri e Roma, unanimemente riconosciute al servizio del turismo di qualità. Ha rivestito importanti incarichi settoriali in Confindustria e nel 2009 ha ricevuto il «Premio Excellent 2009» oltre ad essere stata nominata cavaliere dal lavoro dal Capo dello Stato. Referenze che parlano da sole, la speranza è che anche sull’isola la signora Naldi e il nome che l’accompagna possano portare lustro al territorio. Che, diciamola tutta, ne ha particolarmente bisogno. In bocca al lupo.

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Francesco

Spero che si rioccupino anche di napoli,del suo lungomare

Salvatore

Si guarda sempre avanti.Complimenti dottoressa Naldi.

antonio mattera

ma commenti da quattrosoldi fatti da salumieri , cavallari e agricoltodiretti non giovano alla nostra isola: La d.ssa è all’altezza della situazione e forse la perla dei Naldi ,la più astuta e con poche parole ha sempre fatto fatti non chiacchiere,quindi a mio avviso può solo insegnare a molti sull’isola come si fa turismo. Certo non commentiamo ciò che ha fatto padre Ossani in qualità di costruttore ,io ho avuto sempre un buon rapporto e come minimo tenevo sempre 20 persone alla settimana sotto la guida del direttore Sirabella ,quando è andato via è cominciata la caduta di Ossani,poi la morte del padre ne ha condizionato anche il futuro dell’hotel,comunque non per quest’anno ma il prossimo anno sarà in campo la Signora Naldi Teresa a cui do i miei complimenti Auguri:Salti Tonino Mattera ex agente di viaggi

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