POLITICA

Il Sindaco Ambrosino come lo “Smemorato di Collegno”

Attacco del gruppo consiliare “Procida per tutti” circa alcune considerazioni espresse da Ambrosino con riguardo ai tentativi di truffa che hanno coinvolto molti procidani

Con la stagione estiva nel pieno della sua intensità, sia per quanto riguarda i flussi turistici sia per la calura e la persistente umidità che risultano sempre più difficili da sopportare, il confronto politico tra maggioranza e minoranza consiliare ha fatto alzare la colonnina di mercurio come non si vedeva da diverso tempo. Quindi, dopo la recente interrogazione presentata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale circa gli ultimi accadimenti che hanno interessato il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, le dichiarazioni rese dal Primo cittadino circa il tentativo di truffe poste in atto negli ultimi tempi, hanno toccate corde che non hanno del tutto convinto il gruppo di “Procida per tutti” che in una nota scrive: “Pochi giorni fa il Sindaco, nella sua banale diretta facebook, ha portato all’attenzione dei suoi fan, (max 60), il problema delle truffe che sta attanagliando la comunità isolana.

Il primo cittadino dice che potrebbero esserci dei collegamenti presunti o tali con chi frequenta la nostra isola come i lavoratori pendolari, un po’ come a dire: non credete che nessuno conosca le vostre abitudini, aprite le case a questa gente e loro si segnano i vostri movimenti e poi riferiscono a chi di dovere e parte la truffa.

Ovviamente dopo aver capito di averla sparata grossa, ritratta e dice che non ha prove ma che è solo un esempio.

Ora delle due l’una. O il sindaco è a conoscenza di ciò, per essere stato informato dalle forze di polizia e allora deve mettere in atto tutti gli atti consequenziali a tutela della incolumità nostra e dei nostri cari, oppure ha puntato il dito contro una categoria di persone che possono piacere o meno, aggiungono un valore all’indotto isolano.

Sgombriamo il campo facendo subito notare che queste persone non votano qui e quindi non abbiamo interesse a difenderli, ma poniamo al centro del dibattito la caduta di stile del nostro sindaco.

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Lo “smemorato di collegno” qualche anno fa a chi gli faceva notare – in tempi di covid – che forse bisognava frenare questi arrivi al mattino, per il contagio, li difendeva a spada tratta. Che erano indispensabili per Procida, che non si potevano fare discriminazioni…

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Oggi, invece, dice che “ad esempio” potrebbero essere gli informatori dei truffatori. Come cambia il tempo e come cambiano le circostanze, lui gira la vela e si adegua al vento.

Dimentica il nostro primo cittadino che egli stesso ha fatto il pendolare e ha lavorato in un albergo a Ischia per tanti anni e che ogni mattina partono oltre 100 insegnanti per l’isola verde e altri pendolari per Napoli.

Facile sparare contro chi onestamente viene ogni mattina a guadagnarsi il pane. Voi come vi sentireste ad essere additati come fiancheggiatori di questi truffatori?

Aspettiamo – concludono i consiglieri di “Procida per tutti” – che anche le forze dell’ordine smentiscano queste affermazioni a dir poco irriguardose”.

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