CULTURA & SOCIETA'

In una lettera con stima all’architetto Sandro Petti “schiaffo” di una turista agli amministratori locali

SADRO PETTI: ”Il futuro di Ischia, a mio avviso, necessita di uomini che sappiano pensare in grande, anche a costo di apparire megalomani, e che sappiano tenere lontani i pessimisti, i signor no, gli eterni indecisi e quelli che non riescono a guardare oltre il proprio naso. Pensare in grande, nel caso di Ischia, significa battersi fino in fondo per un’idea vincente, per un progetto che dimostri alla gente la possibilità di cambiare in meglio”

Una turista frequentatrice della nostra isola quando i suoi impgni glielo consentono, signora Maria Moretti, ha fatto recapitare una sua personale lettera all’architetto Sandro Petti ormai da qualche anno stabilmente accasatosi a Ischia alla Riva destra del Porto, in un appartamento a misura ed arredo delle esigenze di un artista quale è l’amico Sandro prima di sesere l’architetto di spessore che tutti conosciamo.

L’ARCH. SANDRO PETTI

Una lettera certamente gradita dal destinatario, ma che nella sua denuncia di degrado ed improvvisazione jn cui versa la “Bella Iaschia”, rappresenta il gesto rabbioso di un vero e proprio schiaffo agli amministrori locali che permettono quanto descritto dall’amica di Ischia signora Moretti. Ma a questo punto vale la pena leggera la lettera che qui di seguito riportismo integralmente: “Gentile Signor Petti, ero in vacanza ad Ischia il 2 settembre scorso ed ho partecipato alla serata di canzoni di Gianni Conte, preceduta dalla presentazione del suo libro su Ischia. Il suo intervento mi è piaciuto molto e ancora di più la lettura del libro. E’ affascinante ascoltare persone che pensano in grande, che auspicano il “Rinascimento Ischitano” che invitano a scelte coraggiose, che inseguono dei sogni … Ischia, un’isola splendida ma così degradata, potrebbe con i suoi progetti esaltare tutta la sua bellezza e il suo incanto. Penso che con l’impegno dei locali amministratori, alcune idee potrebbero essere realizzate, forse la sistemazione del porto, il rifacimento delle facciate,la fontana col titano Tifeo e altre ancora, ma quello che mi appare estremamente difficile è il risanamento della zona più bella e caratteristica dell’isola: la spiaggia della Mandra.

L’ARCH.SANDRO PETTI COL SINDACO ENZO FERRANDINO

Avrà notato gli abusi, il degrado, l’abbandono di questo posto meraviglioso, l’assoluta noncuranza degli abitanti locali che continuano ad allargare i loro bassi con cortiletti ed inferriate, facendo delle sopraelevazioni, balconcini e altro senza sottostare a divieto alcuno. Senza parlare dei gestori dei  vari “bagni” dotati di capanni improvvisati con tettoie arrugginite, ombrelloni e sdraio attaccati l’uno all’altro, neanche con il conforto di una fontanina, esteticamente inaccettabili e a prezzi di stabilimento di lusso…Come pensa si possa modificare questa situazione ? Crede veramente che si potrà realizzare la passeggiata lungo il mare da Punta Molino a Ischia Ponte? Che si riuscirà ad eliminare tutti gli abusi edilizi, le cabine improvvisate che nascondono il mare e tante altre sconcezze che non permettono di godere di tutta questa meravigliosa bellezza? Come reagirà la gente del posto? Esistono ad Ischia amministratori così coraggiosi capaci di affrontare scelte tanto impopolari? Se ci sono, perchè continuano a lasciare quella zona in tanto abbandono? Mi piacerebbe avere da lei, così innamorato di Ischia, una risposta e magari qualche parola di speranza. Io intanto continuo a sognare che tutto potrà succedere e a ripetere con D’annunzio “Ama il tuo sogno se pur ti tormenta. Grazie per la cortese attenzione e complimenti per le sue idee così grandiose. Distinti saluti. Maria Moretti-“ Come e quando iniziò l’amore viscerale di Sandro Petti

SANDRO PETTI – GRAFICO DELLA NUIOVA PIAZZA

Per la “sua” Ischia, il suo mare, il suo verde e quant’altro di bello ed FFaxinante lo attraeva fino a einsaldarne il legame.

La creazione degli storici Rangio Fellone e Castillo de Aragon sono atate le due perle identitarie di un memorabile tempo che fu della Ischia by nigth di Sandro Petti, architetto ed artista, ma soprattutto progettista della “Bella Ischia”, quella vera che è stata. Di quella “Bella Ischia” che vuole diventi in pratica l’attuale sindaco Enzo Ferrandino. Per far si che ciò possa realmente accadere, il sindaco, stando alle domande scritte nella lettera di cui sopra, avrebbe la possibilità di utilizzare la parte più realizzabile dei tanti progetti di riqualificazione del territorio e della costa del maggiore Comune dell’isola ideati e redatti per amore dei sacri luoghi dal valente architetto ischitano.

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SANDRO PETTI – IL POSSIBILE PORTO TURISTICO DAVANTI ALLA SPIAGGIA DELLA MANDRA

Il mitico Sandro Petti a 93 anni suonati , portati con lucidità e voglia ancora di dare qualche utile suggerimento, dall’alto della sua lunga esperienza professionale ai giovani suoi colleghi che nutrono il suo stesso amore per Ischia, mi fornisce nuovi spunti nel corso di una chiacchierata che il sottoscritto, lasciandogli la parola ha sintetizzato così: Oggi Ischia, l’ho detto anche in altre occasioni, ha bisogno di rinascere, esordisce l’architetto, e quello che io amo definire “il Rinascimento ischitano”, passa attraverso scelte coraggiose ma per certi versi anche impopolari, che necessitano di grande convinzione e, soprattutto, tanta tenacia . L’altro giorno un mio carissimo amico mi raccontava di aver letto di recente un libro del magnate americano Donald J. Trump, ourftroppo ex Presidente degli Stati Uniti d’America, il cui titolo è tutto un programma: “Pensa in grande e manda tutti al diavolo”. Considerato quanto sia riuscito a realizzare nella sua vita , è difficile dare del megalomane a Trump quando afferma che “la capacità di pensare in grande ha ispirato le più grandi realizzazioni del genere umano”.

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SANDRO PETTI – IL NUOVO STRADONE CON LA ROTONDA SUL MARE

Il futuro di Ischia, a mio avviso, necessita di uomini che sappiano pensare in grande, anche a costo di apparire megalomani, e che sappiano tenere lontani i pessimisti, i signor no, gli eterni indecisi e quelli che non riescono a guardare oltre il proprio naso. Pensare in grande, nel caso di Ischia, significa battersi fino in fondo per un’idea vincente, per un progetto che dimostri alla gente la possibilità di cambiare in meglio e che il tempo affinchè “tutto cambi perché nulla cambi” è ormai definitivamente passato. Ci saranno sicuramente idee superiore alle mie per cambiare e migliorare Ischia e garantire ai prossimi figli di questa splendida terra un futuro degno delle migliori aspettative Per quanto mi riguarda si tratta di un punto di partenza, un modo come un altro per spingere tutti a riflettere sulla necessità di riscoprire quell’orgoglio ischitano spesso sopito da una quotidianità sempre più frenetica.

SANDRO PETTI – LA NUOVA PIAZZA AL POSTO DELL’INPS

Ben venga il contributo di idee al riguardo da aggiungere alle mie: io sogno di migliorare Ischia e ho sempre il dovere di dare il mio contributo , condividendolo con tutti coloro i quali, come me e più di me, la amano. Del resto,sognare è gratis. A volte rifletto su quanto sia strano che un po’ dappertutto io sia conosciuto più come ischitano che come romano. Eppure burocraticamente, non sono che un ischitano adottivo, ancorchè cittadino onorario. Comunque sia, vorrei tanto che consideraste i miei suggerimenti che ho illustrato in una mia pubblicazione, data alle stampe qualche anno fa, dove, anche perché ad ispirarmi è stato solo l’amore che ho per Ischia. Propongo la visione di un’Ischia rinnovata, tenendo conto della funzionalità e di alcune carenze anche storiche (spiagge, rete viaria, piazze) dello spirito pratico, da sempre parte integrante del mio lavoro, senza mai dimenticare l’espressione, a me cara, della tradizione mediterranea.

SANDRO PETTI CON SUOCUGINO PEPPINO COLUCCI FESTEGGIA I SUOI 93 ANNI

Soprattutto, nello buttar giù quelle idee ho prestato grande attenzione all’impatto estetico di un’isola, che già di suo, ha una natura fortemente pittorica; e siccome anch’io nasco come pittore, probabilmente in quanto nipote di Vincenzo ed Edoardo Maria Colucci, ischitani veraci e pittori di fama internazionale. Penso a come Ischia sia conosciuta in tutto il mondo grazie alle sue vedute ritratte da piccoli e grandi artisti e mi rendo conto di quanto sia cambiata e stia cambiando. Qua e là vedo delle cose brutte e ci sto male. E qui il cerino passa in mano vostra. Ognuno potrebbe partire già semplicemente da casa propria: basterebbe poco per renderla ancor più accettabile, se non lo fosse già, con un paio di bouganville e le pareti attintate in un colore ischitano vero”.

Foto Giovan Giuseppe Lubrano

antoniolubrano1941@gmail.com

fo@ischiamomdoblog,com

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