LE OPINIONI

IL COMMENTO “TE PIACE O PRESEPE?”

DI MIMMO BARRA

Con l’arrivo del Santo Natale, nel fare gli auguri a tutti i lettori, amici e non, e comunque a tutti gli abitanti delle mie amate isole Ischia e Procida, mi soffermero’ su tutt’altro rispetto ai miei precedenti articoli. Anche per evitare una sorta di “accanimento terapeutico” su persone e problematiche che ci circondano e per le quali col nuovo anno ci avvieremo a proporre finché verremo assistiti dalla mente e soprattutto dal cuore. Dato il periodo mi accingo a parlare del Presepe. Una rappresentazione della nascita di Gesù ambientata tradizionalmente nella Napoli del Settecento. Il presepio napoletano fu introdotto a Napoli da San Gaetano da Thiene, un missionario che venne a Napoli dal nord Italia nel 1533. Egli rimase così impressionato dalla città che pensò di contestualizzare la nascita di Gesù nel contesto napoletano, facendo ruotare attorno alla natività la vita quotidiana della città partenopea; il tempio diroccato con la natività sotto, significa la caduta del paganesimo e la nascita del cristianesimo. Tra le figure più importanti del presepio (oltre ai personaggi canonici) troviamo il pastore Benino, quello che dorme. Il suo significato è quello che sogna il contesto del presepio, cioè la nascita di Gesù contestualizzato a Napoli con la vita quotidiana dell’ epoca, nel nostro caso rappresenta chi compone il presepio oggi, cioè siamo noi che montiamo a nostro piacimento il presepio.

Un’altra figura importante è l’osteria con l’oste, che rappresenta la tentazione , infatti l’osteria viene messa sempre accanto alla natività per distrarre i pellegrini; e l’oste sarebbe il diavolo tentatore. Il pastore della meraviglia è invece colui che si presenta davanti a Gesù bambino, essendo povero, non porta nessun dono materiale ma un dono immenso, la meraviglia. I re magi sono di colore diverso perché rappresentano l’alba, il tramonto e la notte. Con Carlo di Borbone poi, agli inizi del 700 il Presepio si diffonde in tutte le case. Oggi sono tante le curiosità e le coincidenze che girano intorno al presepio napoletano. Tra le curiosità troviamo alcune statuette che i nobili facevano realizzare da artigiani e artisti locali. Tra i più importanti c’è sicuramente Sammartino, realizzatore dell’ opera d’ arte “il Cristo Velato” che oggi è esposto nella Cappella San Severo a Napoli centro. Meta di migliaia di Turisti da tutto il mondo. I nobili dell’ epoca facevano realizzare le statuine di persone o personaggi in base alle simpatie o alle antipatie. Se una persona era simpatica o utile per i suoi favori, la facevano realizzare a loro immagine, con vestiti ricchi, seta e gioielli; se invece si trattava di nemici o di individui antipatici, li facevano realizzare con con abiti poveri e sporchi. Tra le coincidenze, invece, è da sottolineare che l’inventore del presepio, San Gaetano da Thiene, è sepolto nella Basilica di San Gaetano, situata praticamente proprio di fronte alla via dei Presepi, San Gregorio Armeno, pur essendo originario della città di Vicenza. Fino alla fine degli anni 80, San Gregorio Armeno viveva di presepi e pastori solo dall’ inizio di dicembre fino al 31 del mese.

Negli anni 90 gli artigiani si sono riuniti in un’associazione, nominando l’arch. Gabriele Casillo come loro presidente. Il primo passo che fece il presidente fu quello di allargare nel tempo la Fiera di Natale, in accordo con l’allora sindaco di Napoli, inaugurandola il primo novembre, tradizione che ancora oggi esiste. Con il tempo, visti i successi ottenuti, si decise di fare vivere la via dei presepi per tutto l’anno, con vari eventi: San Valentino (San Gregorio Armeno in amore a 360 gradi); Pasqua (presepi di pasqua); Maradona Day; Festa della Repubblica; Festa di San Gaetano; Festa di San Gennaro. Per poi ripartire con il Natale il primo novembre di ogni anno.

* DIRIGENTE A.RE.TUR. CAMPANIA

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