CRONACAPRIMO PIANO

Jorit, il murale, Santa Restituta: appello a Papa Francesco

La lettera di una cittadina ischitana che invita il Pontefice sull’isola e gli chiede di esporre il pensiero sull’opera “che negli ultimi giorni è stata fulcro di profonde riflessioni. Il richiamo ad una terra da sempre multietnica ed ospitale

Un’opera d’arte, su questo non c’è dubbio. Eppure il murale realizzato da Jorit su una facciata del Liceo “Buchner” di Ischia si è portato dietro uno strascico di polemiche, iniziative e dibattito dopo l’appello social a sfondo razzista costato a un giovane studente anche il ruolo di rappresentante d’istituto. L’ultimo atto, in ordine rigorosamente cronologico, ha visto lo street artist annunciare che il volto ritratto è quello di Santa Restituta, cosa che per la verità in tanti avevano intuito. Adesso però una cittadina ischitana, Daniela Scotti (che tra l’altro è stata anche presidente del consiglio d’istituto del Liceo) ha deciso di indirizzare una lettera a Papa Francesco invitandolo sull’isola per poter ammirare l’opera di Jorit e soffermandosi anche su quello che rappresenta la patrona per l’isola e non solo.

Daniela Scotti al Pontefice: “Sono certa che Le piacerà perché esprime, a mio avviso, ciò che nei suoi messaggi non manca mai. Il rispetto per la Donna e per i popoli tutti, per gli oppressi, per i dimenticati, per chi a costo della propria vita lotta per la libertà e contro ogni forma di violenza”

La Scotti esordisce scrivendo: “Santità, in questi giorni la nostra Comunità è stata spinta, nostro malgrado, a profonde riflessioni ed introspezioni ed è proprio in questi momenti così difficili che in me affiorano come una nuvola soffice e bianca su cui trovar riparo le sue parole sempre così sorprendentemente capaci di arrivare dritte al cuore. Quelle parole che nella loro semplicità smuovono le coscienze anche quelle più scettiche, reticenti o che si definiscono laiche. Santo Padre, Lei è dotato di un carisma e di una limpidezza disarmante , è impossibile restare indifferenti ai suoi ragionamenti e alle sue azioni. Ed è per questo motivo che ho pensato di scriverLe ed invitarLa a visitare la meravigliosa Isola di Ischia non solo come illustre turista ma soprattutto come esperto conoscitore di anime. Vorrei che Lei potesse ammirare le bellezze del posto e vorrei poterLa accompagnare per narrarLe la storia e le origini di questa terra che da sempre è stata colonia di popoli provenienti da terre molte lontane. Quelle terre bagnate dallo stesso Mediterraneo che oggi Lei, giustamente e tristemente, definisce un cimitero senza lapidi. In questa isola è sempre esistito ed ha convissuto un forte spirito di multietnicità anche quando temi come la globalizzazione, l’ inclusione e l’unione tra i popoli erano sconosciuti ai tanti. Ed è proprio con questo bagaglio di conoscenze, di culture e di lingue che siamo cresciuti. Ecco perché, Santo Padre mi permetto di chiederLe di donarci qualche ora del Suo prezioso tempo”.

“Ecco Santo Padre, vorrei tanto che ci parlasse di lei, di quella Donna venuta da lontano. L’artista ha sapientemente raffigurato un volto dalle mille sfaccettature perché ,a mio avviso , ognuno potesse rivedersi e leggere la sua anima in quegli occhi azzurro cielo”

La nostra concittadina aggiunge: “Vorrei che Lei rammentandoci chi siamo, da dove veniamo e dove dovremmo arrivare, esprimesse anche il Suo stimato pensiero su un’opera che in questi giorni è stata fulcro di queste profonde riflessioni. Si tratta di una raffigurazione dalla straordinaria bellezza che da qualche giorno adorna la facciata di una delle nostre scuole. Un’immagine che da subito ho ritenuto perfettamente contestualizzata al luogo e al tempo ma che ha fatto tanto parlare di sè. Sono certa che Le piacerà perché esprime, a mio avviso, ciò che nei suoi messaggi non manca mai. Il rispetto per la Donna e per i popoli tutti, per gli oppressi, per i dimenticati, per chi a costo della propria vita lotta per la libertà e contro ogni forma di violenza ed inoltre non è difficile scorgere in lei anche quella spiritualità che la rende unica e luminosa. Dietro di lei c’è storia, c’è vita, c’è speranza, dietro di lei ci siamo tutti noi. Ecco Santo Padre, vorrei tanto che ci parlasse di lei, di quella Donna venuta da lontano. L’artista ha sapientemente raffigurato un volto dalle mille sfaccettature perché ,a mio avviso , ognuno potesse rivedersi e leggere la sua anima in quegli occhi azzurro cielo. Spero che questo mio messaggio venga favorevolmente accolto , perché abbiamo tanto bisogno di ascoltarLa e di ritrovare nelle Sue parole quel conforto che ci è mancato. La saluto e La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e sebbene accolgo sempre con gran piacere il Suo invito a pregare per Lei, oggi però ,mi perdoni, ma la mia preghiera speciale è dedicata a quella Donna”. E chissà che Bergoglio, magari anche senza recarsi a Ischia, risponda a Daniela Scotti: sarebbe davvero il modo migliore per chiudere il cerchio di questa vicenda. Per la cronaca, la missiva è stata indirizzata anche al vescovo d’Ischia, mons. Gennaro Pascarella.

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