LACCO AMENO. Vuoi avviare i lavori alla tua casa per rimetterla in sicurezza e riportarla alle condizioni precedenti il sisma del 21 agosto? Inizia a pagare cento euro. No, non è una tangente, ma la cifra etichettata come “Diritti di segreteria ed istruttoria” che il Comune di Lacco Ameno ha stabilito in caso di “Cila”, la Comunicazione inizio lavori asseverata. In sostanza, parliamo dei casi in cui un cittadino voglia avviare i lavori manutenzione straordinaria alla propria abitazione per riportarla alle originarie condizioni statiche ante-sisma. La prescrizione in questione fu deliberata dalla Giunta municipale lo scorso gennaio. Per chi ha avviato l’iter, non c’è alternativa: il “centone” va pagato entro quindici giorni dalla notifica del relativo avviso, e se non si paga, ci pensa il Comune a procedere alla riscossione coattiva, ovviamente in danno del cittadino. Il balzello non è piaciuto a diversi residenti, che senza mezzi termini hanno parlato di “tangente”, per esprimere il loro malcontento di fronte alla misura stabilita dall’esecutivo. Il leader dell’opposizione consiliare, Carmine Monti, ha duramente criticato l’imposizione di tale onere: «Tutte le pratiche di ripristino e messa in sicurezza delle abitazioni non dovrebbero essere soggette a tassazione. Invece il Comune impone tale onere a tutti indistintamente».
