POLITICAPRIMO PIANO

LA “CONFESSIONE” DI GIOSI: «I CONTI NON TORNANO»

Il Golfo “interroga” il sindaco di Casamicciola che a poco più di due mesi dal suo insediamento traccia un primo bilancio della situazione trovata nel palazzo (e tra le carte) del Capricho. L’eurodeputato mette al bando la diplomazia e conferma senza esitazione che troppe cose non tornano. Ecco cosa c’è nel mirino…

Partiamo dal capitolo deleghe: a prima vista una distribuzione “equa e solidale” che ha interessato anche i consiglieri.

«Sì, ed è giusto: i consiglieri fanno parte integrante di un’amministrazione e del suo progetto. E per far sì che possano collaborare al meglio è giusto anche affidargli dei compiti. Per i consiglieri non si parla di vere e proprie deleghe, ma tali deleghe residuali, rispetto a quelle già assegnate agli assessori che tengono conto dei carichi di lavoro, delle competenze, esperienze maturate e peculiarità personali, sono comunque tante. Sicuramente il sindaco da solo non può gestirle al meglio, ed è quindi giusto che ogni consigliere si senta coinvolto nell’azione amministrativa, lavorando col sindaco in determinate materie. Devo dire che ho subito incontrato il favore dei consiglieri, i quali sono orgogliosi di dare il loro contributo, e quindi sono sicuro che questa sarà una formula vincente. Anche in giunta lavoriamo realmente, spesso migliorando le proposte iniziali di delibera. Ho comunque detto loro che in politica nulla è statico, ma dinamico. Si inizia, poi strada facendo ci possono anche essere dei cambiamenti, degli aggiustamenti e delle riequilibrature dell’attuale assetto».

«Il sindaco da solo non può gestir tutte le deleghe al meglio, ed è quindi giusto che ogni consigliere si senta coinvolto nell’azione amministrativa. Ho subito incontrato il favore dei consiglieri, i quali sono orgogliosi di dare il loro contributo, e i sono sicuro che questa sarà una formula vincente»

Sindaco, la leggenda popolare narra che per assegnare le deleghe Lei ha impiegato un po’ più tempo perché ha voluto personalmente “puntellare” determinate cose. Posso chiederle, nel momento in cui si è insediato come sindaco, quali sono state le cose che l’hanno convinta di meno nel dare un’occhiata a come era organizzata la macchina amministrativa?

«Purtroppo sono rimasto sorpreso in negativo dal fatto che non esisteva una macchina amministrativa. C’erano tante risorse umane, ma che non erano organizzate: non c’era una netta distinzione tra alcuni uffici, di conseguenza c’era molta confusione sulle varie competenze, non esistevano gerarchie, ognuno si muoveva per conto suo, non si poteva fare gioco di squadra. Mancava quindi l’organizzazione. Per carità, nulla contro chi in passato ha occupato posti di responsabilità. Non so se tale mancanza di organizzazione fosse frutto di una strategia che io ovviamente non comprendo. Comunque quando non organizzi la macchina amministrativa, i risultati non arrivano, come infatti non sono arrivati in questi anni. C’è quindi voluto un po’ di tempo per capire come organizzare al meglio le risorse umane esistenti: molte di esse non le conoscevo direttamente, altre le conoscevo in quanto già presenti all’epoca della mia prima amministrazione a Casamicciola. Oggi le risorse sono quasi del tutto organizzate: credo che entro fine agosto avremo un quadro definitivo che verrà chiarito anche all’opinione pubblica. Mi rendo infatti conto che gli stessi cittadini in parte non hanno un riferimento: non sanno a chi rivolgersi quando hanno un problema. Quando avremo completato il mosaico della pianta organica, lo renderemo pubblico e sarà di grande aiuto ai cittadini».

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«Purtroppo al mio insediamento sono rimasto sorpreso in negativo dal fatto che non esisteva una macchina amministrativa. C’erano tante risorse umane, ma che non erano organizzate: C’è voluto un po’ di tempo, ma oggi esse sono quasi del tutto organizzate: credo che entro fine agosto avremo completato il mosaico della pianta organica, lo renderemo pubblico e sarà di grande aiuto ai cittadini»  

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Il sindaco ha tenuto per sé la delega alle società partecipate, molto chiacchierate. Posso chiederle che idea si è fatto di esse?

«Voglio essere chiaro, a costo di correre il rischio di veder sconfessate le mie parole. Ho trovato le due società partecipate in una situazione peggiore di come l’avevo immaginata. Renderemo pubblici i conti, appena i nuovi amministratori avranno fatto le “pulci” ai bilanci: non dimentichiamo che io non ho potuto approvare i due bilanci di queste società, e a dire la verità nemmeno il commissario l’ha fatto, perché i bilanci del comune non coincidono con i bilanci delle società partecipate. Il paradosso che si è verificato anche in passato è che il sindaco che approva il bilancio del comune in consiglio comunale è poi la stessa persona che da socio unico approva il bilancio della società partecipata. Adesso per legge questi due bilanci si devono incrociare, ed essere “coincidenti”. Invece purtroppo finora è accaduto il contrario coi bilanci che mi sono stati sottoposti e che non ho potuto approvare, né quella di Marina di Casamicciola né quello dell’Amca, con la prospettiva e la speranza che possa avvenire un riallineamento, che negli anni scorsi non c’è mai stato, anche violando – secondo me – le normative attuali. D’altra parte, da quel che sta emergendo dalla contabilità delle due società, va fatta una distinzione: mentre per l’Amca c’è un bilancio che non quadra, cioè assolutamente “sbilanciato” in negativo, nella Marina di Casamicciola il bilancio non raggiunge tale disordine, ma ho comunque trovato moltissime anomalie nella fornitura del servizio e nel tipo di gestione, che certamente non coincide con la mia mentalità di fare impresa. Credo che tali anomalie siano dovute più agli indirizzi politici e alle ingerenze della politica sulla società, che non alle responsabilità oggettive di chi materialmente eseguiva gli ordini che arrivavano dall’amministrazione, però ne verranno fuori delle belle su Marina di Casamicciola».

«I bilanci delle due partecipate erano pesantemente disallineati da quelli comunali, e non potevano essere approvati. Mentre per l’Amca i conti sono molto “squilibrati”, per la Marina di Casamicciola le pur notevoli anomalie mi sono sembrate dovute più alle ingerenze politiche che non a responsabilità dei gestori; comunque ne verranno fuori delle belle»

Ultima battuta: i residenti storici erano davvero tanti, al punto che molti sono andati via.

«C’era questa grande anomalia sui residenti storici, che storici non erano, oppure sui residenti dichiarati che in realtà residenti non erano. Mancavano non soltanto il requisito della storicità, ma anche quello della effettiva residenza. Facendo un esempio, quando una struttura è privata, come nel caso di un albergatore e dell’immobile di sua proprietà, il titolare può benissimo ospitare gratuitamente un amico oppure praticare uno sconto, ma nel settore pubblico non funziona così. Se si stabilisce una tariffa, con le dovute flessibilità che possono anche essere previste in un regolamento, la si deve rispettare. Quando invece, solo perché una persona era “diversa” dall’altra – che fosse amica, elettore, parente ecc. – ecco che nonostante si sia in presenza della stessa barca, lo stesso contratto, lo stesso periodo, ma uno paga 10mila e l’altro 3mila, ecco che c’è qualcosa che non va. Purtroppo ci sono tanti casi del genere, e non credo che sia una questione di flessibilità. Ovviamente tutto questo è andato a danno delle casse della società e quindi del comune. Oggi stiamo cercando di riportare tutto alla normalità, e con grande difficoltà, visto che per tanti anni molti fruitori del porto sono stati abituati in questo modo, e ora è difficile tornare al pieno rispetto delle regole. Devo però dire che Stani D’Orta sta facendo un ottimo lavoro, anche perché è molto competente e caratterialmente molto deciso, ed è proprio quello che ci voleva in questo momento. Ho anche ritrovato una buona armonia tra gli ormeggiatori: c’è voglia di fare, si sentono partecipi della volontà di far sì che il molo turistico di Casamicciola torni ad essere quello che era prima. Lo dico solo per dovere di cronaca: ho fatto un esame dei conti passati, e nel 2008, l’anno dopo la fine del mio primo mandato a Casamicciola, il Comune incassò solo dal porto turistico circa 1 milione e 600mila euro, mentre nel 2018 Marina di Casamicciola ha incassato 450mila euro, cifre che credo non abbiano bisogno di commento. E poi vorrei fare un’ultima sottolineatura: la nostra attività serve soprattutto a rendere giustizia ai “veri” residenti storici, che hanno diritto ad avere un posto barca a cifre inferiori e a non essere danneggiati. Ecco, abbiamo voluto fare chiarezza anche a loro tutela».

«Nel porto turistico molti “residenti” in realtà non lo erano, e la disparità di trattamento tariffario ha causato danni alle casse societarie e di conseguenza al Comune. Oggi Stani D’Orta sta operando energicamente per far tornare il porto ad essere quello che era prima»

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Oste59

Mi piacerebbe proprio sapere se c’è una delega anche per il decoro urbano, visto che via cretaio compresi i giardinetti è una discarica a cielo aperto.

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex