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Lacco Ameno, chiedono 400mila euro al Comune: continua il braccio di ferro

ISCHIA. È una faccenda complicata, quella che vede il Comune di Lacco Ameno bersaglio di una richiesta di pagamento quantomeno inusitata, anzi, esagerata. Proviamo a riassumerla per sommi capi. Quando la Team 3R si avviò a concludere il suo ciclo nella gestione della raccolta e smaltimento rifiuti a Lacco Ameno, lasciò anche un “conto” supplementare, di circa 400mila euro, per presunti servizi aggiuntivi extra-appalto. Servizi che tuttavia avrebbero dovuto prevedere un’apposita delibera per il relativo impegno di spesa, dal momento che si tratta di prestazioni non rientranti nel capitolato d’appalto. L’esecutivo guidato dal sindaco Pascale,  sin dal suo insediamento nel giugno del 2015, si era visto recapitare una serie di richieste per il saldo della grossa cifra pretesa da parte della società di Moncalieri. Richieste a cui l’amministrazione si è sempre opposta, proprio per la mancanza di atti autorizzativi, ma anche perché all’ente di Piazza Santa Restituta risultava una situazione quasi opposta, con il Comune in credito di circa centomila euro nei confronti della ditta. La Team 3R ha successivamente ceduto la sua pretesa a una società di recupero crediti, la Farmafactoring, che propose decreto ingiuntivo nei confronti del Comune di Lacco Ameno. L’ente da parte sua si è opposto, e la settimana scorsa presso il Tribunale di Napoli si è svolta la prima udienza del giudizio d’opposizione, durante la quale l’ente, rappresentato dall’avvocato Alessandro Mangia, si è mantenuto fermo sulle proprie posizioni, ribadendo la mancanza di riscontri circa l’avvenuta esecuzione di tali servizi aggiuntivi extra-capitolato, e in ogni caso negando che l’ente abbia mai commissionato tali servizi alla società. Il giudice in un primo momento aveva intenzione di estendere il contraddittorio agli amministratori, cioè ai sindaci e ai funzionari comunali che si sono succeduti nel tempo, in quanto senza atti deliberativi scatterebbe la responsabilità dei singoli componenti che avrebbero commissionato i lavori. Il Comune si è opposto a tale soluzione. Il giudice si è riservato la decisione, rendendola nota dopo alcuni giorni: non ci sarà estensione del contraddittorio, la controversia è stata dunque aggiornata a ottobre, quando avrà luogo l’ammissione dei mezzi di prova. Se la Farmafactoring ha intenzione di tirare in ballo i singoli funzionari e amministratori, dovrà farlo in separata sede.

 

 

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