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Olimpiadi di grammatica, secondo posto per il Comprensivo di Forio

di Isabella Puca

FORIO – Sono ancora carichi di entusiasmo i 10 ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Forio di ritorno, con tanto di medaglie e un meritatissimo secondo posto, dalle Olimpiadi di Grammatica promosse dal Miur in collaborazione con l’Università degli studi di Catania. È bastato un semplice gioco, molto simile ai classici Monopoli o al gioco dell’oca, per rendere l’indispensabile disciplina, ai più materia noiosissima, un gioco semplice e divertente! Lo scorso 14 maggio Luca, Annalaura, Tina, Martina, Miriam, Lucia, Ludovica, Matteo, Vito, Raffaele e Romilda, hanno rappresento l’intera regione Campania alle finali nazionali delle Olimpiadi tenutesi nella città di Catania. Si è trattato di olimpiadi cooperative per cui, ogni scuola aderente al progetto, ha organizzato una squadra di cinque membri. Tempo fa è quindi partita la prima selezione, quella d’istituto, e tra 100 ragazzi di terza media si sono distinti questi 10, 5 titolari e 5 riserve. Dopo la selezione d’istituto si è poi passati alla seconda fase, quella provinciale, dove hanno vinto contro la scuola di Aversa. È stata quest’ultima vittoria a portarli dritti, dritti a Catania dove, si sono piazzati sul podio come secondi.

«Tante volte – ci spiega il prof. Filippo Castagna che li ha accompagnati in questa avventura – per i ragazzi la grammatica sembra noiosa, qualcosa di molto lontano da loro mondo. Attraverso il gioco e la competizione, però, riescono a studiare di più e meglio. La dimensione ludica è stata fondamentale, rispetto al resto della classe ora hanno un livello di preparazione maggiore che li aiuterà anche per l’Invalsi. L’importante, poi, è che si siano divertiti anche se l’amaro in bocca per il secondo posto è rimasto. Altro aspetto fondamentale è che si sono uniti, hanno formato un bel gruppo e questo è un successo». Al di là dell’ottimo risultato raggiunto (secondo posto nel raggruppamento 2), la scuola, nella persona della preside Maria Chiara Conti, si è dimostrata felice per lo spirito di squadra manifestato nel corso della competizione e la grande applicazione dimostrata. E tutto ciò vale molto di più di qualsiasi piazzamento.  Oltre alla bravura bisognava fare anche affidamento alla sorte. Ognuno di loro aveva un compito ben preciso, Annalaura, ad esempio, lanciava i dadi, e per ogni casella avanzata c’era una domanda di grammatica a cui rispondere.  Avverbi da individuare, articoli da mettere al posto giusto e analisi da fare correttamente, queste solo alcune delle prove eseguite dai ragazzi che dovevano scrivere la risposta giusta in un minuto di tempo indicato dalla clessidra. Due gli arbitri al tavolo da gioco e due le squadre contro cui hanno gareggiato, la Toscana e la Puglia.

«É stata un’ esperienza bellissima, – racconta Luca – ci siamo divertiti. Io ero il giocatore che doveva far polemica. Dovevo fare innervosire gli avversari, provocandoli, facendo il pignolo con gli altri concorrenti, ad esempio per  la scrittura poco comprensibile». Un ruolo importante per un ragazzo di terza media. Sul tavolo da gioco anche dei vocabolari da poter consultare in caso di dubbi. «È stato importantissimo per noi rappresentare la Campania, – ha raccontato invece Martina – ma anche una grande responsabilità. È stata una bellissima esperienza, già passare alle regionali è stata una vittoria. Dopo queste Olimpiadi ho capito che bisogna lottare per arrivare a raggiungere i propri scopi». Tra cioccolata e cappuccini hanno trovato l’energia giusta per queste Olimpiadi, ma il segreto della vittoria, ammettono, sta nell’aver fatto squadra con intelligenza. «Siamo stati contenti – ci spiega Lucia  – di aver pareggiato per il secondo posto, anche perché eravamo indietro. Solo che ci sono state delle scorrettezze da parte di chi ha vinto e questo ci ha lasciato perplessi. Alcuni professori della Puglia hanno iniziato a suggerire i loro alunni portandoli così alla vittoria, noi riserve ci siamo lamentate con gli arbitri, ma ci hanno zittiti».

«Alla fine siamo contenti lo stesso – aggiunge Ludovica – perché abbiamo perso lealmente, è stata una vittoria tutta nostra». Tra meno di un mese i ragazzi lasceranno l’istituto della Conti che li ha accolti, formati e fatti divertire, ma quest’esperienza rimarrà impressa nella loro mente. «È stata la voglia di crederci a farci fare il secondo posto  – precisa Matteo – eravamo indietro di 2 punti rispetto alla seconda ma poi abbiamo rimontato. I complimenti li dobbiamo fare anche alla squadra della Calabria, erano preparati e con una marcia in più». Alla fine, un grido unanime di giovani, ha potuto affermare, dopo quest’esperienza che la grammatica non è così noiosa come credevano, «e se alle superiori ci sembrerà noiosa – aggiungono – ripenseremo a questa esperienza cercando un nuovo metodo per imparare divertendoci!».

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