CULTURA & SOCIETA'

La Pop Art di René a Ischia

In questi giorni, presso l’hotel Le Querce, è possibile visitare la mostra dell’artista pugliese René

Il panorama artistico del nostro paese è assai variegato e oggi, forse più di prima, abbiamo un numero notevole di artisti che si rifanno a correnti del secolo scorso, reinterpretandole però in chiave contemporanea. È il caso di René (ovviamente un nome d’arte), pittore pugliese che nel corso della sua lunga carriera ha partecipato a diverse mostre in giro per l’Italia a partire dagli anni ’70. In questa torrida estate 2023 è possibile ammirare le sue tele a Ischia presso le sale dell’hotel Le Querce e chi vorrà vederle rimarrà piacevolmente colpito dai colori sgargianti e dai personaggi rappresentati. Si tratta di opere appartenenti al genere della Pop Art, movimento artistico nato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti tra la fine degli Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta del Novecento con l’obiettivo di far riflettere le persone su temi molto sentiti all’epoca come la produzione, l’industrializzazione, il consumo, il “benessere” e la comunicazione di massa. Ecco che i cantanti rock, i politici, le strisce dei fumetti, le dive hollywodiane, i cibi di produzione industriale erano i protagonisti dei quadri di artisti visionari come Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg, Richard Hamilton, mentre tra gli italiani della Pop Art citiamo senz’altro Mario Schifano e Fabio Mauri. Tornando a René possiamo affermare che le sue tele sono un chiaro richiamo a quei tempi perché i temi e il messaggio sembrano essere gli stessi, ma i personaggi raffigurati, come è ovvio che sia, sono diversi. I tempi cambiano e con essi anche le esigenze degli artisti che si sentono liberi di rappresentare ciò che più li attrae. L’arte di René, dunque, è caratterizzata da una felice convivenza di immagini iconiche che provengono dal mondo dell’arte, dello sport, del cinema, della musica, dei fumetti e della pubblicità. Ciò che ne viene fuori è una notevole forza energetica che si palesa all’osservatore attraverso colori sgargianti e vivaci che strizzano l’occhio all’osservatore. Nelle opere di René si possono così apprezzare personaggi appartenenti all’immaginario collettivo, artisti famosi, cantanti e attori molto conosciuti. In un suo quadro, ad esempio, si possono trovare in una stanza Topolino e Alberto Sordi, Paperino e i Minions, la Regina Elisabetta e David Bowie, MassimoTroisi e Vincent van Gogh e ancora tanti altri. Per avere maggiori informazioni sulla mostra, abbiamo deciso di intervistare direttamente l’artista:

Che sensazione prova a esporre i suoi quadri a Ischia?

«Essere qui per me è un sogno perché l’isola è davvero bellissima, un luogo magico. Credo che le mie opere si sposino molto bene con la gioia e il senso di felicità che si prova quando ci si trova in un posto meraviglioso come Ischia».

Come è iniziata la sua carriera e quali sono i generi artistici che preferisce?

«Mio nonno e mio padre amavano dipingere e devo a loro la passione per la pittura. Dopo i primi insegnamenti in famiglia, ho frequentato l’Accademia di Belle Arti di Roma dove mi sono confrontato con tante nuove realtà. Lì ho imparato diverse tecniche e il mio primo quadro è datato 1973. La mia pittura è molto varia perché spazia dalla Pop Art all’Impressionismo, dall’Espressionismo al figurativo. Tuttavia l’Iperrealismo è il genere che più rappresenta il mio estro creativo. Oggi, a dire il vero, ho abbandonato un po’ questa corrente per approdare a un fase Pop della mia carriera. Ad ogni modo, anche le opere che espongo qui a Ischia hanno in realtà una base iperrealista che ben si unisce ai personaggi e alle ambientazioni tipiche della Pop Art».

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Come nasce una sua opera? Qual è il processo che sta alla base di questi quadri?

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«Rifacendomi alla Pop Art è piuttosto chiaro che i personaggi non possano che essere icone popolari. Nei miei quadri inserisco personaggi dei fumetti, artisti degli ultimi due secoli, celebri cantanti, attori intramontabili o, ancora, uomini e donne che hanno segnato la storia dell’umanità. Mi piace stupire l’osservatore che ritrova nei miei quadri simboli e personaggi appartenenti all’immaginario collettivo».

C’è un artista del passato che l’ha particolarmente colpita e a cui guarda con ammirazione?

«Indubbiamente Andy Warhol è un caposaldo della Pop Art e a lui mi ispiro per realizzare i miei quadri. Tra gli italiani ho avuto il piacere di conoscere Mario Schifano di cui artisticamente parlando mi sono innamorato a prima vista».

Progetti per il futuro?

«A settembre avrò l’onore di illustrare un francobollo ritraente Salvo D’Acquisto, eroe nazionale di cui quest’anno ricorrono gli ottant’anni dalla morte. Sono stato prescelto per questo grande compito e a Napoli in Piazza del Plebiscito ci sarà una manifestazione per tenere viva la sua memoria. Allargando lo sguardo più in là credo che in futuro continuerò a sperimentare nuove tecniche per approdare a risultati sempre più sorprendenti. Uno dei segreti nel mondo dell’arte è quello di non accontentarsi dei propri risultati ed essere sempre pronti a nuove avventure».

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