CRONACA

LA POSSIBILE SVOLTA Il coordinamento plaude a De Luca: salvare le case di necessità

“Abbiamo ottantamila alloggi abusivi. Abbiamo detto separiamo le cose che non sono sanabili. Quelle non sanabili sono le opere costruite su terreni demaniali, cose costruite dalla camorra, cose costruite in zone geologicamente pericolose, sul greto di un fiume o in aree di vincolo ambientale assoluto. Queste cose non sono sanabili. Aggiungevamo a questo anche l’abuso di chi è già proprietario di immobili. Poi, l’80% delle case abusive nei quartieri popolari, facciamo piani di recupero dei comuni, facciamo pagare una sanzione a chi ha fatto l’abuso, ma rendiamo possibile la sanatoria. Alla mia domanda chi è in grado di demolire 80.000 alloggi, chi chiamiamo? I Marines? L’esercito israeliano? Chi mandiamo? E, soprattutto, il materiale di risulta di 80.000 alloggi demoliti, dove diavolo lo portiamo? Nessuna risposta. Avevamo proposto che per bloccare l’abusivismo, si decideva che l’impresa che faceva i lavori usciva dall’Albo delle imprese. Il tecnico veniva cancellato dall’Albo dei professionisti. Questo avrebbe bloccato di per sé il nuovo abusivismo. Ma siccome erano cose concrete e ragionevoli, non si sono fatte”.

Nei giorni in cui in Campania continuano ad essere abbattute le case di prima necessità della povera gente con minori sbattuti brutalmente per strada e giammai gli immobili della grossa speculazione edilizia affaristica, il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nel corso dell’assemblea Ance Campania, è ritornato sulla tragedia delle demolizioni delle abitazioni ribadendo, stavolta con maggiore vigore, la necessità, finalmente, di sanare le case di prima necessità. Come tutti sanno, si tratta di una problematica che deve risolvere il governo nazionale attualmente appoggiato pure dal Partito Democratico di De Luca che tra i parlamentari campani annovera anche il figlio Piero. E allora ci si chiede, perché oltre alle sue apprezzabili e condivisibili prese di posizione, Vincenzo De Luca, così come fatto su altre questioni, non ne fa una battaglia delle sue per imporre al governo Draghi una soluzione definitiva ponendo al centro del dibattito politico nazionale la tragedia degli abbattimenti delle prime case di necessità che vede quotidianamente sbattuti per strada, in piena pandemia e crisi economica, famiglie lavoratrici con figli minori al seguito? E quanto si chiede il Coordinamento dei Comitati per la difesa del Diritto alla Casa della regione Campania il quale, oltre a plaudire alle parole di De Luca, gli chiede di porre con forza la questione a livello nazionale.

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