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Lacco Ameno: oggi le “verità” di De Siano, resta alta la tensione

Il senatore e i componenti della lista “Sempre per Lacco Ameno” hanno convocato una conferenza stampa stamane alle 11: «Spiegheremo come i nostri avversari volevano alterare il risultato elettorale». Ma intanto continua il clima pesante tra i sostenitori del senatore e quelli del “Barone”

Quella di lunedì era stata una giornata infinita, surreale, folle, probabilmente irripetibile. Ma se qualcuno pensava che almeno ieri personaggi e interpreti delle elezioni di Lacco Ameno staccassero la spina per concedersi una giornata sabbatica, beh questo qualcuno è rimasto profondamente deluso. Perché la giornata dei due aspiranti sindaci di Lacco Ameno si è aperta con uno che ha lasciato l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (dove era stato ricoverato nella tarda serata di lunedì per un eccesso di stress da urne) e l’altro che ha ben pensato di convocare una conferenza stampa.

Il primo è Giacomo Pascale, che per fortuna sta bene, il secondo è invece Domenico De Siano che ha annunciato la chiamata a raccolta degli operatori dell’informazione. Con una nota che promette di riaccendere una miccia che dunque di fatto non si è mai spenta e che resterà invece saldamente accesa fino a lunedì 5 ottobre, salvo complicazioni: “Com’è nello stile di chi fa politica in maniera corretta e non si presta a ridurre il tutto ad avanspettacolo, domani (oggi per chi legge, ndr) racconteremo in conferenza stampa tutta la verità sull’ignobile tentativo messo in atto ieri dai nostri oppositori per alterare il risultato elettorale. La diretta della conferenza verrà trasmessa sulla nostra pagina e potrà essere visionata anche in seguito. Non perdetevela!”.

Ma quel è il motivo di un appuntamento con i giornalisti (e attraverso le moderne tecnologie, anche con la comunità lacchese e non solo) programmato senza nemmeno tirare il fiato dopo la maratona legata allo spoglio? Difficile fare anticipazioni, anche se non è da escludere che quando si parla di “alterazione” del risultato elettorale l’impressione è che gli uomini del senatore debbano avere qualche asso nella manica. E il pensiero, inevitabilmente, corre alle voci di corridoio che si sono rincorse per l’intero pomeriggio di lunedì, pur senza trovare conferma né tantomeno essere oggetto di provvedimenti da parte delle forze dell’ordine. In molti hanno parlato di un video che sarebbe stato registrato proprio da un candidato al consiglio comunale della lista “Sempre per Lacco Ameno” e che ritrarrebbe – ma qui davvero siamo alle chiacchiere da corridoio, e lo diciamo a scanso di equivoci, in attesa di averne magari conferma nella mattinata – un non meglio identificato soggetto vicino a Giacomo Pascale manomettere un verbale o provare a farlo per dare man forte al proprio sindaco in pectore.

Ma al riguardo non possiamo non sottolineare un’indiscrezione certo da confermare ma che ci arriva da fonti attendibili. Nonostante presso gli uffici del commissariato di polizia di Ischia le bocche siano assolutamente cucite e non vengono rese note iniziative da parte di terzi tese a denunciare presunti brogli elettorali, risulta che una persona non residente a Lacco Ameno ma vicina al senatore De Siano ed alla sua lista si sia recato a via delle Terme a denunciare una situazione anomala, il che avrebbe portato anche ad ascoltare altri soggetti coinvolti nella vicenda anche se pare solo come persone informate dei fatti. Insomma se noi dovessimo scommettere un euro sul fatto che non ci sia fuoco che covi sotto la cenere, francamente non lo faremmo. Ma magari sbagliamo noi, e non sarebbe nemmeno la prima volta.

Una cosa è certa, però, e stavolta non lo si intuisce soltanto dall’aria che tira sui social (che magari spesso possono rappresentare un termometro solo virtuale di alta tensione) ma anche dalle offese e dai reciproci insulti che le rispettive fazioni si sono lanciate lunedì sera all’esterno della Fundera, quando la massiccia presenza di forze dell’ordine ha probabilmente calmato anche qualche testa calda ed impedito che si potessero verificare contatti di natura fisica che sarebbero stati la peggiore chiusura della giornata. Il problema però è che i contendenti sembrano essere entrati in una spirale dalla quale appare sempre più complicato riuscire a tirarsi fuori. E lo si vede anche dalle reciproche accuse che si scagliano via facebook, strumento che pare sempre più essere diventato campo di battaglia. Due esempi su tutti. Il primo, postato dal “Barone” subito dopo aver appreso che la vittoria al fotofinish sarebbe sfumata e ci sarebbe stato bisogno di un ballottaggio: “Quanto accaduto in queste ore ha dell’incredibile. Prima mi viene comunicata la vittoria, di essere stato eletto Sindaco. Poi, mentre mi reco presso il Comune per la proclamazione, mi richiamano ai seggi: Pascale, venga che in realtà avete pareggiato.

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Ma come pareggiato? E prima abbiamo scherzato? Ho risposto. Poi irrompe la polizia, il Commissario prefettizio… e da lì è un susseguirsi di voci e ipotesi: schede buone, schede nulle, schede non corrette, pure io c’ho capito poco. Ma c’è una cosa che voglio sottolineare, e mi è stata appena confermata: uno dei vertici (se non erro il Presidente) della sezione uno (e quindi tecnicamente una persona che da un punto di vista etico e morale dovrebbe essere super partes) è un importante dipendente di Domenico De Siano. A voi e agli attori competenti ogni giudizio. Corleone 1 – Giacomo 0. Ma non è finita qua”. Insomma, un commento nient’affatto tenero, specialmente per quanto attiene al riferimento a Corleone. Appena più morbida la risposta postata dal gruppo “Sempre per Lacco Ameno”, che scrive: “Ieri notte, mentre il candidato della lista avversaria e i suoi fedelissimi mettevano in scena quello spettacolo indegno, pieno di odio e di calunnie che nelle prossime ore verranno vagliate dagli organi competenti, il nostro candidato Sindaco ed i componenti della nostra lista si sono ritirati a casa propria. Perché chi ha un lavoro, la coscienza a posto e fiducia nella magistratura, non ha bisogno di dare spettacolo. Chi ha fondato e fonda ogni giorno la sua vita sull’impegno imprenditoriale non ha tempo da perdere e, al contrario di altri che un lavoro non ce l’hanno, non ha bisogno di vivere sulle spalle dei cittadini. A breve, con la consueta chiarezza, sveleremo, carte alla mano, l’ignobile truffa che i nostri concittadini hanno subito ieri”. E il 4 ottobre, purtroppo, è ancora lontano.

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