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Ischia e gli incidenti mortali: una lunga scia di sangue che non si arresta

ISCHIA – La morte della giovane Micaela Burlaka è soltanto l’ultimo incidente stradale mortale in ordine di tempo. La nostra isola, infatti, nel corso degli anni è stata purtroppo teatro di numerosi sinistri che hanno avuto tragici epiloghi. E che, nostro malgrado, non sono serviti da lezione per coloro che quotidianamente percorrono le nostre strade. Neppure le campagne di sensibilizzazione promosse sul territorio e i serrati controlli operati dalle forze dell’ordine sono riusciti a frenare la lunga scia di sangue che da anni tormenta l’isola e i suoi abitanti, e che purtroppo riempie le cronache dei giornali.

16 DICEMBRE 2007 – STRAGE DEL SABATO SERA: A FORIO PERDONO LA VITA TRE GIOVANISSIMI

Erano le 4.30 del 16 dicembre 2007 quando due auto rimasero coinvolte, in località Scentone a Forio, in un tragico sinistro in cui persero la vita tre giovanissimi, tutti residenti a Forio. Si trattava di Giovanni Barretta (18 anni), Giuseppe Ballirano (19 anni) e Aniello Impagliazzo (22 anni), che al momento del fatale impatto erano a bordo di un’Alfa 147 turbo diesel guidata da Antonio Fiore, all’epoca 20enne. Il ragazzo, procedendo verso Forio, si schiantò contro un’auto proveniente dalla direzione opposta, una Citroën C1. Oltre a Fiore (che venne tratto in arresto dai carabinieri), ebbe salva la vita l’altro ragazzo che si trovava a bordo dell’Alfa, e che rimase soltanto ferito. Il 9 giugno 2010 il giudice monocratico del Tribunale di Ischia, Giovanni Carbone, condannò Antonio Fiore a due anni e sei mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario) per i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Il magistrato però lo assolse, “perché il fatto non sussiste”, dall’accusa di guida in stato di ebbrezza e di sostanze psicotrope. All’atto del test, infatti, non venne notiziato il difensore e il giudice ritenne quindi nulli gli atti relativi agli esami del sangue.

4 MARZO 2008 – ANTONIO SCOTTI MUORE SOTTO I FERRI DOPO UN GRAVISSIMO INCIDENTE

Antonio Scotti, un uomo di 56 anni, morì in ospedale in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale nel quale rimase coinvolto il 4 marzo 2008. Scotti, di professione assicuratore, con un passato da consigliere comunale nelle file di Forza Italia e presidente del consiglio comunale di Ischia dal 1998 al 2001, stava percorrendo la strada provinciale che congiunge Ischia con Barano quando all’improvviso l’auto uscì fuori strada. La vettura distrusse la ringhiera di protezione, carambolò sul tetto di un’abitazione situata nei pressi della carreggiata e precipitò capovolgendosi nel sottostante terreno. A causa di un accumulo di sangue all’addome, dovuto ad emorragie interne, Scotti fu condotto d’urgenza in sala operatoria e sottoposto ad intervento, ma durante l’operazione spirò.

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21 APRILE 2008 – IL 22ENNE GIOVANNI CASTALDI MUORE TRA FORIO E PANZA

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Un giovane di 22 anni, Giovanni Castaldi, morì il 21 aprile 2008 in un incidente stradale. Il ragazzo, nel primo pomeriggio, stava percorrendo a bordo del suo motociclo la strada tra Forio e la frazione di Panza, quando per un sorpasso azzardato andò a sbattere carambolando dapprima contro un’auto e poi contro la pedana e le ruote di un autocarro che percorrevano la corsia opposta. Giunse al Rizzoli in condizioni disperate, e i sanitari gli riscontrarono uno sfondamento del torace con pneumotorace e rottura cardiaca: il ragazzo morì poco dopo.

14 FEBBRAIO 2009 – 79ENNE PERDE LA VITA INVESTITO DA UN’AUTO A FORIO

Mario Impagliazzo, 79 anni, morì sul colpo in seguito ad un incidente stradale avvenuto verso le 6.30 sulla Borbonica. Impagliazzo era alla guida di un motocarro, in direzione Forio, quando all’altezza di un dosso fu preso in pieno da un’auto proveniente dal senso opposto che, per l’eccessiva velocità, sbandò andando ad impattare frontalmente con il motocarro. Il giovane alla guida dell’auto, un 25enne, all’arrivo dei figli dell’Impagliazzo in seguito alle minacce di aggressione subite si diede alla fuga.

20 MAGGIO 2009 – VINCENZO FESTA MUORE DOPO ESSERSI SCHIANTATO CONTRO UN ALBERO

Un 36enne di Casamicciola, Vincenzo Festa, morì in seguito ad un tragico incidente stradale. L’uomo, intorno alle 4, stava tornando a casa a bordo della sua motocicletta. Giunto sulla strada statale 270, all’altezza del chilometro 28.200, in curva perse il controllo del motociclo andando in collisione con un albero posto sul marciapiede. Festa venne portato in codice rosso al Rizzoli, dove morì alle 6.50 in seguito alle ferite riportate.

22 MAGGIO 2009 – MUORE A PANZA L’OROLOGIAIO ENRICO GAMBARDELLA

Due giorni dopo la morte di Vincenzo Festa, perse la vita anche Enrico Gambardella. Erano le 11.30 quando all’incrocio del campo sportivo di Panza avvenne uno scontro frontale fra due motocicli, uno dei quali era condotto da Gambardella, 83 anni. Lo storico gioielliere del centro storico di Forio, proveniente dal Cuotto, si apprestava a girare a sinistra, quando una moto proveniente dalla direzione opposta lo colse in pieno. Nonostante la celerità dei soccorsi, qualche ora dopo l’uomo esalò l’ultimo respiro al Rizzoli.

30 AGOSTO 2010 – COMMERCIANTE FORIANO PERDE LA VITA A ISCHIA

Un uomo di 67 anni, di professione commerciante e residente a Forio, morì in seguito ad un violento impatto che avvenne verso l’ora di pranzo sulla variante esterna del Comune di Ischia. L’uomo era a bordo di un motociclo quando impattò contro una macchina.

22 DICEMBRE 2010 – IL GEOMETRA FRANCESCO FERRANDINO TRAVOLTO IN VIA MICHELE MAZZELLA

Il geometra ischiapontese Francesco Ferrandino, 60 anni, fu investito, verso mezzanotte, mentre attraversava la strada in via Michele Mazzella. Ad investire Francesco Ferrandino – che morì in ambulanza durante il trasporto in ospedale – fu un giovane 27enne che, in seguito allo scontro, non risultò positivo né all’alcool test né a quello per gli stupefacenti.

11 FEBBRAIO 2011 – INCIDENTE A PIEDIMONTE, MUORE UN RAGAZZO DI 18 ANNI

Mancava un quarto d’ora alle 17 dell’11 febbraio 2011 quando un 18enne di Casamicciola, Giuseppe Precisano, perse la vita a Piedimonte mentre era alla guida della sua motocicletta. Il ragazzo sbucò dalla stradina che collega Barano a Piedimonte, e per evitare un bambino si gettò su un lato finendo contro un muro. L’impatto, purtroppo, risultò fatale per il diciottenne casamicciolese.

1 SETTEMBRE 2011 – FRANCESCO BUONO MUORE DOPO UN VIOLENTO SCONTRO A CAVALLARO

Era il 1° settembre di sette anni fa quando un 22enne ischitano, Francesco Buono, morì per le lesioni interne riportate in un incidente stradale. Buono, proveniente da Forio, era alla guida della sua moto in direzione di Lacco Ameno, quando all’altezza di Cavallaro si scontrò contro un’auto che si stava rimettendo in carreggiata dopo una breve sosta. Il giovane cadde rovinosamente sull’asfalto, e malgrado il repentino intervento del 118 morì poco dopo all’ospedale Rizzoli.

16 NOVEMBRE 2011 – DONNA POLACCA MUORE IN VIA MICHELE MAZZELLA

Una donna di nazionalità polacca, sposata con un imprenditore ischitano, stava percorrendo via Michele Mazzella a bordo della sua Smart. All’altezza del deposito dell’Eavbus, la macchina si è capovolta. Quando sul posto giunse l’ambulanza la donna era ancora viva, ma la stessa sarebbe poi morta una volta arrivata al Rizzoli.

14 MAGGIO 2012 – IL MARESCIALLO CLEMENTE BUONO MUORE AL CASTIGLIONE

Il maresciallo Clemente Buono morì in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto nella primavera del 2012. Il 14 maggio, mentre percorreva l’ex strada statale 270 a bordo del suo scooter, all’altezza della località Castiglione, il maresciallo dell’Esercito incrociò la vettura guidata da Elisabetta Gaeta, che il 12 novembre scorso venne assolta con formula piena. Nella drammatica sequenza, Buono ebbe la peggio rovinando al suolo e riportando vari traumi, cranico, facciale e addominale, che lo portarono alla morte.

21 OTTOBRE 2012 – IL 16ENNE EMANUELE DOTTO MUORE SULLA PROVINCIALE PANZA

Il sedicenne Emanuele Dotto perse il controllo del proprio motorino mentre stava sorpassando un’auto guidata da un giovane di 20 anni e andò a sbattere contro un palo della luce situato sul lato opposto della carreggiata di via provinciale Panza. Vano risultò il trasporto in ambulanza del giovane ragazzo che, parso subito in condizioni disperate, spirò poco dopo esser giunto all’ospedale.

10 MARZO 2013 – ALFREDO FRANCESCON PERDE LA VITA SULLA SOPRAELEVATA

All’alba di domenica 10 marzo 2013, sulla sopraelevata di Ischia, perse la vita il giovane Alfredo Francescon. Il 23enne, al momento del sinistro che gli sarebbe risultato fatale, viaggiava a bordo dell’auto guidata dal suo amico Giovan Giuseppe Ferrandino, figlio dell’allora sindaco d’Ischia Giosi. I due, dopo aver trascorso insieme la notte in discoteca, si stavano dirigendo a Ischia Porto per consumare un cornetto. Ferrandino, ad un certo punto, perse il controllo dell’auto: Alfredo, che non indossava la cintura di sicurezza, fu sbalzato dall’abitacolo finendo, dopo un volo di diversi metri, sulla tettoia di un’abitazione situata sotto la variante esterna. Per il ragazzo non ci fu nulla da fare: il violento impatto non gli lasciò scampo. Il 13 gennaio 2014 il Tribunale di Napoli inflisse a Giovan Giuseppe Ferrandino un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa in virtù dell’incensuratezza).

13 LUGLIO 2013 – IL SINDACO DI FOZA GIOVANNI ORO UCCISO DA UNO SCOOTERISTA

Pochi mesi dopo il decesso del povero Alfredo, la sopraelevata tornò ad essere teatro di una nuova tragedia. Questa volta a perdere la vita fu un turista che rimase coinvolto in uno scontro frontale nei pressi dell’Hotel President. Si trattava di Giovanni Oro, sindaco di Foza, Comune della provincia di Vicenza.

28 AGOSTO 2013 – NOTTE DI SANGUE A PANZA: MUORE ANTONIO IADONISI JR.

Il 22enne napoletano Antonio Iadonisi jr. era alla guida del suo scooter, un SH 150 dell’Honda; con lui D.A.G., un amico residente a Forio. Iadonisi, in località Sorgeto, perse il controllo del mezzo all’uscita da una curva in prossimità di un albergo, urtando violentemente contro il muretto a lato della strada. I traumi interni e le ferite riportate non gli diedero scampo.

19 MAGGIO 2014 – TRAGEDIA IN PIAZZA SAN ROCCO, INVESTITO IL FARMACISTA ANIELLO GAROFALO

A una settimana dall’incidente in cui venne coinvolto, il farmacista baranese Aniello Garofalo si spense all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Lo stimato professionista, il 19 maggio 2014, rovinò al suolo a seguito dell’impatto con un furgone a tre ruote. I sanitari del nosocomio della terraferma, nonostante gli sforzi profusi, non riuscirono a salvare l’uomo: le lesioni riportate da Garofalo, infatti, fin da subito fecero temere il funesto epilogo.

6 GIUGNO 2014 – VINCENZO MAZZELLA URTA CONTRO UN CAMION A CASAMICCIOLA

Vincenzo Mazzella, 24 anni, rimase vittima di un’incidente sulla litoranea di Casamicciola, all’altezza del Bar Topless. Il conducente del motociclo provò ad infilarsi tra un camion e una Opel Corsa nera, ma lo spazio era insufficiente anche per i lavori in corso sulla carreggiata dove transitava l’auto. Lo schianto fu inevitabile: sbalzato dal mezzo a due ruote, Mazzella finì sotto al camion con il conducente dello stesso che riuscì a non schiacciarlo grazie ad una frenata. Il ragazzo finì comunque con l’urtare contro le lamiere. A nulla valsero i tentativi dei sanitari di strapparlo ad un atroce destino.

10 MAGGIO 2015 – ISCHIA, MARIANNA DI MEGLIO INVESTITA IN VIA SOGLIUZZO

La giovane esistenza di Marianna Di Meglio fu spezzata il 10 maggio 2015. La quattordicenne stava attraversando via Antonio Sogliuzzo a Ischia: un’auto investì la giovane, che fu dichiarata morta dopo alcuni tentativi di rianimazione e la disperata corsa all’ospedale “Rizzoli” di Lacco Ameno.

5 LUGLIO 2015 – ADRIANA SERPICO RIMANE COINVOLTA IN UN INCIDENTE AL CUOTTO

Il 18 luglio 2015 la diciassettenne Adriana Serpico morì al Cardarelli di Napoli. La giovane foriana era rimasta vittima di un drammatico incidente stradale avvenuto il 5 luglio a Forio, quando un furgone 50 prese fuoco mentre la stessa si trovava al suo interno in compagnia del fidanzato. La ragazza era stata trasferita a Napoli in condizioni disperate con ustioni di terzo grado.

13 AGOSTO 2016 – MUORE A SUCCHIVO UN GIOVANE TURISTA ABRUZZESE

Il giovane centauro abruzzese Giuseppe Mazzilli, 28 anni, si trovava sulla nostra isola per trascorrere un periodo di vacanza. Il turista, al momento del fatale sinistro (avvenuto tra Sant’Angelo e Panza), era a bordo della sua moto con la compagna quando, per schivare un pedone che stava attraversando la strada, perse il controllo del mezzo e andò a schiantarsi contro un muro laterale distante pochi metri dalla carreggiata. Per il ventottenne – che era privo del casco protettivo – l’impatto si rivelò fatale.

28 AGOSTO 2016 – MARINEL COSTEA MUORE NEI PRESSI DI VIA CASALE A FORIO

Marinel Costea, un casamicciolese di origini rumene, nella notte del 28 agosto 2016 rimase coinvolto in un drammatico incidente avvenuto a Forio, nei pressi dello svincolo che conduce al palazzetto dello sport di via Casale. Era circa mezzanotte quando Marinel, dopo aver impattato una vespa che si stava dirigendo verso la struttura sportiva, andò a sbattere contro il muretto che si trova al limite della carreggiata. Nonostante gli sforzi profusi dal personale sanitario del Pineta Grande, Marinel spirò il 12 settembre: troppo gravi furono infatti le ferite riportate in seguito a quel sinistro. Meno grave, invece, il quadro clinico della donna alla guida della vespa, che in seguito all’incidente tuttavia riportò la frattura del polso oltre ad alcune escoriazioni cutanee su diverse parti del corpo.

 

 

 

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nunzia Ferrandino

Gaetano,. hai dimenticato un incidente che avvenne sempre a maggio, in cui perse la vita Mangiasuonno, un ragazzo che aveva una salumeria panetteria a via Roma, a causa di una inversione a U dove non si poteva fare,in zona sopraelevata. Questo ragazzo, soprannominato Mangiasuonno ( in quanto suo padre lavorava ed infornava un pane cosi buono, il cui odore si spargeva di notte nelle case vicine, odore talmente buono che le genti nel sonno pensavano mangiare il pane), fu investito da Francesco Bercini che azzardò una inversione a U mentre il giovane ragazzo camminava a bordo di una motocicletta.

P

Verrà quel giorno che rivedrai tua suocera e chi ti ha fatto del male, e con l’aiuto del signore avrai una eterna giustizia. Il dolore più grande che oggi mi affligge e che dei cari a te più vicini non sanno la verità e mi pare (e spero di no) che ti abbiano dimenticata. Non prego molto, ma quando lo faccio, lo faccio per la tua vera giustizia ed eterna pace.

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