CULTURA & SOCIETA'

L’artista isolano Alfonso Di Spigna in un docufilm-concerto

All’interno della manifestazione“La lunga notte delle chiese” si è svolta un’interessante serata di musica, arte e spettacolo presso la chiesa dell’Arciconfraternita di Visitapoveri

È stato un evento ricco di emozioniquello andato in scena nella chiesa dell’Arciconfraternita di Visitapoveri di Forio. Parliamo di “Alfonso Di Spigna in musica” che è stato ideato e curato dal Maestro Gaetano Maschio in occasione della VI Edizione de “La lunga notte delle chiese”, manifestazione che da sempre desta interesse. Così,all’interno di una delle chiese più affascinanti del comune turrito per storia e tradizione tra rievocazioni storiche, canti popolari dell’epoca, aneddoti stimolanti,si è potuti entrare a contatto con un personaggio che nel XVIII fu davvero importante per la nostra isola. Alfonso Di Spigna, nato a Lacco Ameno nel 1697da Dionisio e Lucia Castaldo, è stato indubbiamente una figura che ha segnato un’epoca non solo a livello artistico, ma anche a livello sociale essendo stato sempre vicino agli strati più bisognosi della popolazione. Grazie allo storico Bernardo De Dominici e alla sua opera principale “Vite de’ pittori, scultori ed architetti napoletani”sappiamo che da giovane Di Spigna stette per circa sette anni a Genovaal seguito di un ignoto cavaliere genovese, per poi tornare a Ischia intorno al 1735 dove cominciò ad avere le prime commissioni nelle chiese foriane tra le quali ricordiamo Santa Maria di Loreto, San Vito, San Michele Arcangeloe l’Arciconfraternita di Visitapoveri. L’artista ha lavorato anche in altri comuni come Ischia, Barano e Lacco Ameno lasciando testimonianze importanti del proprio estro pittorico. Il periodo più vivo della sua carriera artistica fu però quello conclusivo che lo vide protagonista nella vita della chiesa dell’Arciconfraternita di Visitapoveri dove tra il 1775 e il 1780 realizzò ben otto tele (la pala d’altare raffigurante la Madonna della Grazie, una tela della Decollazione del Battista e ben sei ovali che rappresentano scene della vita della Vergine:Annunciazione, Visitazione, Nozze Mistiche, Adorazione dei pastori, Immacolata e Assunzione). Grazie allo storico Di Lustro sappiamo, inoltre, che DiSpigna era iscritto alla congrega di Visitapoveri già dal 1747, ricoprendo in seguito anche cariche importanti come quella di priore. Passando alla cifra stilistica presente nei vari quadri, possiamo dire che Di Spigna è stato indubbiamente influenzato da artisti formidabili come Francesco Solimena e Francesco De Mura che nella Napoli ‘700 erano i pittori più acclamati e ricercati per le novità in campo artistico. La pittura di Alfonso Di Spigna, in definitiva, si caratterizza per un cromatismo acceso, ma soprattutto per un’attenzione alla linea, alle forme rotonde dei voltie per un plasticismo dei corpi che lo riportano a un classicismo di grande potenza espressiva. Ritornando a parlare del docufilm – concerto, abbiamo intervistato Gaetano Maschio, fautore della serata che ci ha raccontato come è andata:

Come è nata l’idea di realizzare l’evento “Alfonso DiSpigna in musica”?

«Nel momento in cui giunse l’invito alla mia Associazione di Promozione sociale “Fantasynapoli” di rappresentare la Diocesi di Ischia in occasione della VI Edizione de “La lunga notte delle chiese” manifestazione internazionale di Arte, Cultura e Musica, che si fregia del patrocinio morale del Ministero per i beni e le attività culturali, del Senato della Repubblica e del Pontificio Consiglio per la Cultura, pensai immediatamente di presentare un evento, che accostasse varie forme d’Arte: pittura, musica, canto unite da un unico motore propulsivo, ovvero la Fede. In piena sintonia con il tema indicato dall’Organizzazione, che in tempi di pandemia recitava – #Fragili “Ed io avrò cura di te?” -, ponendo l’attenzione sul significato più profondo dell’Arte, “… che vuol dire prendersi cura non solo della fragilità di opere e monumenti, ma anche dell’anima, in un rapporto di osmosi tra chi crea e chi è il fruitore destinatario dell’opera” nacque l’idea del docufilm-concerto “Alfonso Di Spigna in musica”».

Di cosa ti sei occupato nella serata e quali sono stati i tuoi ruoli delle altre persone coinvolte nell’evento?

«Personalmente ho ideato l’evento curandone dettagliatamente i vari aspetti e la regia. Oltre ai testi originali scritti da me a compendio della parte concertistica, le opere pittoriche del Di Spigna sono state presentate in maniera duttile ed interessante dall’ Architetto Alessandra Verde mentre la storia del Tempio e delle Tradizioni foriane ad esso legate è stata appannaggio del Priore di Visitapoveri Avv. Maria Anna Verde e del Presidente della Fondazione “Casa Giuseppina” Comandante Francesco Irace. Ad unirsi a me nella parte musicale e canora, con canti internazionali e di autori locali, il Soprano Filomena Piro ed il Maestro Silvano Trani mentre la parte teatrale l’ho affidata ad Elisabetta Maschio, che ha regalato grandi emozioni interpretando, tra l’altro, “ ’O Miercurì d’’a Madonna ‘o Carmene” di Ernesto Murolo, ed al Maestro Nello Di Leva, che ha ricoperto il ruolo di Alfonso Di Spigna. Naturalmente i saluti ufficiali da Forio sono stati portati da Francesco Del Deo, Sindaco di Forio e Presidente A.N.C.I.M. Isole minori e da Don Emanuel Monte, Direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Ischia. Le luci sono state curate da Amedeo Piro e Francesco Rando, il mixing e l’editing da Giovanni Iacono».

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Quale è stato il riscontro del pubblico? E quali sono state le tue sensazioni?

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«Il Docufilm- Concerto è stato trasmesso da tutti i canali televisivi e social, che avevamo invitato, e ciò ha decretato il successo dell’iniziativa. Da ogni dove sono giunti messaggi di stima ed approvazione, anche da chi, pur avendo frequentato Forio e l’Arciconfraternita di Visitapoveri, non aveva ancora apprezzato appieno la singolarità delle opere di Alfonso Di Spigna ivi custodite. Dentro di me ho provato una grande emozione, rendendomi ancor più conto di quanto sia importante “divulgare la nostra Bellezza”. Sono grato al Comune di Forio per aver sostenuto l’iniziativa, in quanto il Docufilm-Concerto, unitamente alla “Cartolina da Forio” con cui si apre, resterà visibile sul web in un circuito internazionale, che susciterà, unitamente all’interesse verso l’Arte, anche il desiderio di venire a scoprire il nostro territorio».

Un illustre personaggio isolano come Di Spigna cosa comunica e cosa insegna alle nuove generazioni?

«Alfonso Di Spigna fu un grande per la sua epoca. Non a caso l’Isola d’Ischia è piena di sue opere ed anche in Terraferma ci sono testimonianze della sua singolare versatilità artistica. Lavorò molto per far sì che anche ai ceti più semplici ed agli analfabeti giungesse il messaggio evangelico attraverso la poetica delle immagini: la cosiddetta “Bibliapauperum”. Oggi le nuove Generazioni oltre a ricevere un messaggio, che inneggia al Bello, hanno, dunque, un compito ben preciso: sforzarsi sempre più affinché Personaggi del genere unitamente alla loro Arte giammai si perdano nella notte dell’oblio culturale. Salvaguardare nel Presente, ciò che viene dal Passato, per donarlo al Futuro».

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