CRONACA

Da Ischia a Montecitorio, l’sos degli stagionali

Dopo la manifestazione di protesta Ferdinando Caredda, Francesco del Deo e Marcello Amendola sono stati ricebuti dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo

La protesta dei lavoratori stagionali è arrivata a Roma. Nella giornata di mercoledì a piazza Montecitorio, dove ha sede la Camera dei Deputati, i lavoratori stagionali del turismo dimenticati da Regione e governo hanno lanciato un sos. Migliaia di persone che a causa dell’emergenza Covid non stanno lavorando e che non godono di alcun ammortizzatore sociale. «Non era scontato – si legge in una nota diffusa dalla Flaica Cub della Campania – ma era una opzione quella di far finta di accontentare i lavoratori stagionali, di fare finta che la loro richiesta fosse sentita per tentare di smorzare il dilagante malcontento generale di una classe lavoratrice per il trattamento vergognoso che sta ricevendo in questi ultimi mesi, con i lavoratori stagionali passati dall’essere invisibili a inesistenti». Secondo il sindacato gli operatori del turismo hanno ricevuto promesse e garanzie, puntualmente disattese dalle istituzioni. Sul banco degli imputati in primis l’assessore regionale al Turismo Corrado Matera che, come ricostruisce la Flaica «il 23 giugno, davanti ai rappresentanti dei diversi territori a vocazione turistica della regione e alle categorie di lavoratori di tutti i settori del turismo, si era impegnato a sostenere fattivamente la loro richiesta di un nuovo tipo di ammortizzatore sociale che venisse incontro a tutte le esigenze odierne di chi opera nel comparto». Per raggiungere l’obiettivo Matera avrebbe dovuto interpellare gli altri assessori regionali per intavolare un tavolo tecnico. Ma, si legge ancora nella nota, «nessun tavolo è stato fissato, nessun lavoro congiunto è stato predisposto, i lavoratori del settore, soli erano e soli sono rimasti». Per questo gli addetti sono andati a Roma portando la protesta in piazza Montecitorio. Una manifestazione che sarà replicata il l8 luglio in piazza Tasso a Sorrento.

Ferdinando Caredda

«La giornata è stata molto proficua», ha detto a margine della giornata Ferdinando Caredda, coordinatore per Ischia dell’Ansl – dell’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali – «Anche perché dopo la protesta in piazza Montecitorio siamo stati ricevuti dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo». Un incontro a cui hanno preso parte, oltre Caredda, anche Francesco del Deo, Presidente ANCIM – associazione nazionale Comuni isole Minori e sindaco di Forio e Marcelo Amendola del sindacato CUB. Ancora una volta i lavoratori hanno chiesto l’estensione della NASpI, fino a Marzo 2021, per tutti gli stagionali inoccupati nell’anno 2020 e la proroga della NASpI, fino a Marzo 2021, per tutti i lavoratori stagionali il cui reddito annuale da lavoro dipendente risulterà ridotto. «La pandemia ha solo reso più evidente agli occhi dell’opinione pubblica la crisi e il disagio che i lavoratori stagionali vivono da tempo, soprattutto in seguito all’abrogazione dell’ASpI. Per questo l’istituzione della categoria dei “Lavoratori Stagionali non Agricoli” che possa comprendere tutti i lavoratori stagionali, nonché dell’introduzione di un contratto nazionale e di un sussidio specifici», ha detto Caredda. Ci sono famiglie che da febbraio (ultimo mese in cui è stata percepita da NaspI) non hanno alcun introito e questo rappresenta un vero dramma. «Nel corso dell’incontro – ha detto ancora Caredda – abbiamo spiegato al ministro Catalfo il dramma dei nostri territori a vocazione turistica e soprattutto delle nostre famiglie». La componente dell’esecutivo Conte ha illustrato le prossime misure che a breve saranno poste in essere.

«Il ministro Catalfo ci ha garantito che per i lavoratori con contratto a tempo determinato a breve saranno stanziati bonus relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio. E non solo. Sarà abolita la Naspi per fare spazio a nuovi ammortizzatori sociali entro il mese di dicembre. Sarà anche istituita un’apposita categoria per gli stagionali. Spazio anche ad un percorso nell’ambito delle politiche attive nell’ambito del nuovo ammortizzatore che nascerà entro dicembre». «Quello di mercoledì – ha detto in conclusione Caredda – è stato l’inizio di un nuovo percorso per gli stagionali. Non siamo totalmente soddisfatti, ma certamente ciò che emerso nel corso dell’incontro con il ministro Catalfo rappresenta un ottimo punto di partenza per la nostra categoria». Nella giornata di ieri, inoltre, la Camera dei Deputati ha approvato un Ordine del Giorno a firma degli onorevoli Teresa Manzo ed Adriano con cui impegna il Governo a valutare l’individuazione di misure di sostegno economiche, per quelle categorie di lavoratori stagionali con contratto a tempo determinato facenti parte (direttamente od indirettamente) del settore turistico, con particolare attenzione a quelli operanti nel settore trasporti, ed in generale i lavoratori stagionali che ancora non hanno accesso alle misure di sostegno. «È risultato evidente – ha detto l’onorevole Manzo – inoltre che l’interpretazione data dalll’Inps per i lavoratori stagionali con giornate extra, e per coloro i quali avevano modificato l’Unilav successivamente al 23 febbraio è stata troppo restrittiva, creando problemi e disagi per moltissimi lavoratori e lavoratrici che si sono ritrovati senza alcuna forma di sostegno al reddito». Ed ancora: «Abbiamo chiesto anche un impegno a valutare la possibilità di un prolungamento della Napsi o eventuali misure di sostegno alternative, per sostenere anche in futuro i lavoratori rimasti senza lavoro a causa degli effetti dell’emergenza Covid-19 nei settori connessi all’attività turistica».

Nei giorni scorsi, inoltre, sempre gli onorevoli Manzo e Varrica hanno presentato un’interrogazione per chiedere al Governo chiarimenti circa le misure previste a favore di quei lavoratori stagionali che, a causa dell’emergenza COVID-19, hanno visto la propria situazione occupazionale compromessa. «Abbiamo chiesto se si intenda estendere le previste misure di sostegno anche ai lavoratori rimasti esclusi (compresi i lavoratori con contratto a tempo determinato) facenti parte di quei settori lavorativi connessi direttamente o indirettamente al settore turistico, con particolare attenzione a coloro i quali operano nel settore dei trasporti. Nell’interrogazione abbiamo voluto, infine, sollevare anche la questione relativa all’impossibilità per molti lavoratori di accedere alla NASPI nei mesi a venire».

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