LE OPINIONI

Le proposte del dirigente dell’Agenzia Regionale per il Turismo della Regione Campania Mimmo Barra: «Urge una regolamentazione seria»

Molto interessanti sono state le parole di Mimmo Barra, dirigente dell’Agenzia Regionale per il Turismo della nostra regione: «Chiaramente l’accaduto è stato un male per l’immagine dell’isola perché certe scene sono intollerabili per un luogo che fa del turismo il proprio tratto distintivo. È brutto vedere, poi, che per colpa di episodi come questo venga infangata l’intera categoria». Barra ha continuato parlando di come si possono superare certi problemi:«Credo che la figura del tassista vada rivista globalmente a Ischia come in altri posti. Innanzitutto, sarei per una regolamentazione dei prezzi. Un turista quando sale su un taxi deve sapere esattamente quanto pagare in base alla tratta che deve fare. Poi, mi piacerebbe che si facessero dei corsi di formazione dove imparare una seconda lingua, apprendere come comportarsi con il pubblico e magari imporre l’obbligo di una divisa. I tassisti dell’isola sono la prima figura con cui molti turisti entrano in contatto e porgersi in maniera cordiale è un buon biglietto da visita. Sono una sorta di info point che deve mettere a proprio agio i clienti. L’episodio avvenuto al porto d’Ischia, in questo senso, va assolutamente stigmatizzato perché non è possibile che una turista statunitense inizi la propria vacanza in una situazione di tensione». Il dirigente dell’Agenzia Regionale per il Turismo della Regione Campania ha concluso con un proprio auspicio: «Il mondo dei taxi, a mio modo di vedere, va cambiato anche per quanto riguarda i taxi stessi che trasportano i passeggeri. Io sarei per una svolta green che all’isola porterebbe solo dei benefici. Ad esempio, con il Recovery Fund si potrebbe chiedere una sostituzione dei mezzi attuali con altri elettrici e soprattutto non inquinanti. Di questo dovrebbero farsene carico le amministrazioni comunali. Ischia non deve perdere il treno del Recovery perché non è possibile pensare a un futuro con i vecchi motori a benzina. È necessario fare adesso i progetti onde evitare che i fondi finiscano altrove».

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