CRONACA

Longo scrive a Legnini «Non si ricostruisca nell’epicentro del terremoto» 

Il professore emerito di Geofisica della Terra solida all’Università Federico II di Napoli e a lungo direttore dell’Osservatorio Vesuviano ha proposto la creazione di un Parco Scientifico-Naturalistico  

Da pochi giorni Giovanni Legnini è stato nominato Commissario Unico per la ricostruzione. Si occuperà, dunque, anche della ricostruzione sull’isola di Ischia. Per questo Giuseppe Longo, professore emerito di Geofisica della Terra solida all’Università Federico II di Napoli e a lungo direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha indirizzato un post al nuovo commissario. «Caro Presidente – ha scritto – ho sostenuto fin dall’indomani del terremoto del 21 agosto 2017 la tesi di rendere indisponibile l’area epicentrale (circa 1 km quadrato) per la ricostruzione a causa dell’elevata pericolosità sismica, evidenziata da 5 disastrosi terremoti (1796, 1828, 1881, 1883, 2017) in quanto area epicentrale, con elevate accelerazioni del moto del suolo, a causa di un complesso processo di propagazione delle onde sismiche che amplificano il segnale sismico (non si tratta di un effetto dovuto alla natura del mezzo roccioso, bensì del meccanismo di propagazione delle onde sismiche).

La sorgente sismica è localizzata ad una profondità tra 1 e 2 km e sempre nella stessa struttura settentrionale dell’Isola, generata dalla tettonica e dal carico del massiccio del Monte Epomeo, come è stato dimostrato dalle ricerche realizzate in seguito al recente terremoto». Ed a supporto della propria tesi, Longo ha spiegato come «L’area evacuata potrebbe essere utilizzata per realizzarvi un Parco Scientifico-Naturalistico con un duplice obiettivo». E qui la proposta: «realizzare un Centro di Ricerca Europeo Avanzato per lo studio dei terremoti di moderata magnitudo ed elevata intensità in aree ristrette come quella di Casamicciola, nelle aree vulcaniche in generale e in tante località dell’Appennino oppure per la Valorizzazione delle risorse ambientali dell’Isola». Chiosa, poi, Longo con una vena polemica: «Nessuna istituzione ha esaminato la validità di questa proposta». Lo scorso agosto, in occasione del quarto anniversario del sisma, il professor Longo lanciò un allarme sulla ricostruzione: «La condizione dell’area, unitamente alla contenuta dimensione dell’area a rischio elevato (circa 2 km2) suggeriscono di rendere tale area indisponibile per la ricostruzione dell’insediamento di Casamicciola alta e individuare un sito a più basso rischio». Concetto ribadito anche al neo commissario Legnini.

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