CRONACA

L’orto fuori comune fa del contadino un fuorilegge?

Se lo chiede la sociologa Luciana Morgera sulle pagine de “La Borsa Verde 3.0,”, il gruppo punto di riferimento degli isolani per la realizzazione dell’orto e lo scambio di prodotti biologici

Non si può uscire di casa, se non per casi estremamente necessari. Riguardano il lavoro, la salute e le esigenze primarie, come fare la spesa. Eppure i contadini dell’isola, e non sono pochi tra quelli che curano la terra per passione ma anche per necessità, si chiedono, man mano che i giorni passano, chi si prenderà cura dei numerosi appezzamenti di terreno, ormai già in preda a malerba e altri tipi di infestazione. Dopo le ultime stringenti decisioni prese dal Governo per rendere quanto più rigido l’isolamento è diventato ancora più difficile uscire dal proprio comune. Ciò comporta il paradosso che persone residenti in un comune non possono recarsi nell’orto posizionato magari a poche centinaia di metri di distanza ma ubicato in un altro comune. C’è chi lo fa, ma con la grande paura di subire multe e quarantena obbligatoria. Si tratta solo dell’ennesimo problema denunciato da chi preme per realizzare il comune unico sull’isola.

Ma intanto come evidenziato dal gruppo “La Borsa Verde 3.0, scambi e baratti a cattiveria zero” gestito dalla sociologa Luciana Morgera, il problema si fa sempre più impellente. Se è vero che è concesso uscire di casa per andare a fare la spesa (ma solo nel proprio comune) perché una persona in questi giorni non può recarsi negli orti a raccogliere quei frutti della terra che non solo possono incidere aiutare le economie domestiche, chiamate in questi giorni a interrogativi che forse solo i nostri nonni durante il periodo bellico si ponevano, ma che sono anche gioia della tavola.

Luciana Morgera si chiede: «Quali soluzioni ci sono per chi ha l’orto e la vigna da curare lontano dalla propria abitazione? Dobbiamo considerare la necessità di poter raggiungere i terreni da coltivare distanti dalle abitazioni. Nei prossimi mesi, il ricavato dell’orto sarà uno dei pochi sostentamenti di una fragile economia domestica. Ora, il lockdown coincide anche con il periodo di semine e di lavori nell’orto. Mario Goffredo ha sollevato una questione su cui, in questi giorni, discutiamo molto “Secondo voi è più pericoloso andare nell’orto da soli a lavorare il terreno e raccoglierne i frutti o mettersi in fila al supermercato per comprare gli stessi prodotti che la terra ci dona? E se l’orto si trova fuori dai limiti del proprio Comune di residenza?

Cosa mica difficile in un morso di terra come Ischia diviso in sei circoscrizioni comunali. Se non si pianta ora, non si raccoglie questa estate. L’uomo per natura ed istinto deve lavorare per la propria sopravvivenza. A maggior ragione nei momenti di grande emergenza e difficoltà come quelli che stiamo vivendo. E questa è una seria difficoltà. Ad oggi è ancora possibile recarsi nei terreni distanti da casa per dar da mangiare agli animali da cortile che si trovano negli appezzamenti di terreno periferici. Estendere il divieto di circolazione agli allevatori comporterebbe la morte di centinaia e centinaia di esemplari.

Quale destino invece per quei prodotti della terra che proprio in questo periodo andrebbero seminati, ancora è poco chiaro. Le comprovate esigenze di necessità sono suscettibili di troppe variabili e l’esponente delle forze dell’ordine di turno potrebbe non ritenere valido la motivazione di andare a curare il proprio terreno. Soluzioni? Nell’attesa che la stringente serrata in casa, in Campania prorogata fino a metà aprile, ben oltre la Pasqua, venga lentamente addolcita, i contadini dell’isola e coloro che curano l’orto chiedono maggiore attenzione per una pratica che non è solo di sollievo per l’anima, grazie al contatto con il verde che promette, ma anche un importante aiuto per la sussistenza quotidiana delle famiglie isolane.

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Luigi Castaldi

Ciao Grazie per la pubblicazione di questo articolo che mi permette di fare una domanda che non sapevo a chi rivolgere. Oltre all’orto, nello stesso comune ma a circa un km di distanza, per cui con le progressive circolari DPCM non saprei come inquadrare ho un piccolissimo allevamento di conigli (regolarmente vaccinati) Cosa posso fare per non essere dichiarato un fuorilegge?
Grazie per la risposta.

Berenice

Salve ho appena lanciato una petizipne su chang.org al presidente di coldiretti ed al presidente del consiglio perche’ tolga queste restrizioni nei confronti dei cosiddetti hobbisti coltivatori dell’orto, vai a firmare per favore e condividi con altri.la petizione e’ liberta’ di coltivare l’orto e annullare le restrizioni. Grazie

Armando colasanti

Coltivare l’orto equivale fate la spesa oltre tenere puliti i terreni che nel periodo estivo sono soggetti ad incendi. Possibile che il presidente del consiglio non riesca a capire certe cose? Poi si vedranno le conseguenze, però è preferibile tenere porti aperti e lasciare allo sbaraglio questi che entrano. Dovresti intervenire con insistenza verso il presidente conte, adesso è il periodo di impostare gli orti

Luigi Castaldi

Grazie

Andrea sgambato

Mi associo alla problematica di tutto l articolo, facciamo meno danni noi che da soli andiamo nell orto e oliveto, che tante persone che vanno a fare la spesa, i prezzi stanno lievitano e nessuno controlla, il presidente della regione ci dovrebbe pensare, come ha fatto la Sardegna, ed altre regioni, non ha senso liberalizzare la vendita di piantine e poi non poterle seminare, poi da noi le particelle sono frammentate ad uso familiare

Giacomo

Il governo ha tralasciato questo argomento io ho un orto in un paese confinante con il mio e il mio orto dista da casa 7 km ed è in periferia se vado massimo posso infettare le piante .adesso dovrei mettere a dimora pomodori melanzane ecc per poterli raccogliere a fine Giugno e poi è possibile che non posso andare nel mio orto solo perché è fuori comune ?Che rischio faccio correre ai miei concittadini quando poi sono venuti dal nord ed hanno portato il virus ai loro famigliari

Pierpaolo

Da noi in Sardegna ,la regione ha emanato un ordinanza Dove da la possibilità a chiunque possiede un orto ,vigneti? Olivetti nei poderi ,di poter uscire dai comuni ,da soli per una sola volta al giorno.

Raimondo

Ho un vigneto fuori dal comune di residenza, devo eseguire la potatura per non perdere tutto. Il dcpm mi impedisce di uscire fuori dal comune, se non per lavoro. Essendo io un pensionato è considerato “obbistica”. Il decreto del presidente della Regione Sardegna, autorizza i lavori agricoli anche fuori del Comune. Come devo comportarmi per non incorrere in Sanzioni? Anche se non salverò il frutto di quest’anno, vorrei salvare il vigneto.

Vincenzo falco

Beati voi sardi che potete qui in Campania non si puo

Triacca Sergio

Buongiorno
Ho lo stesso problema avendo l’orto a 3 km da casa in altro comune sono ormai 20 giorni che non mi record a raccogliere e seminare.
Pf mi informate quando si potrà andare.
Grazie

Rosamaria Ziza

Buon pomeriggio, vedo che il problema è comune a molti, anch’io ho un orto a 7 km. da casa in un comune diverso da quello di residenza, oltre ai lavori di stagione ci sono anche 5 galline in un pollaio che aspettano il cibo. Ci sono andata 4 giorni fa e sono stata fermata e redarguita dalla polizia, senza sanzioni, ma con l’espresso invito a non farmi più vedere. Che ne sarà delle povere galline? Scrivo da Trieste e aspetto urgentemente una risposta, se possibile. Grazie. Rosi

Giuseppe Gargiulo

Salve a tutti.Anche io coltivo un terreno in un altro comune,non molto lontano dal mio comune di residenza.Vorrei capire a chi mi devo rivolgere,per sapere se posso essere autorizzato ad andarci.Saluti

Mario Chimienti

Scusate.. se ho capito bene nel propio comune, si puo andare? Il mio orto dista circa a 500m. Da casa, e nello stesso comune dove risiedo. Devo portarmi l’autocertificazione dietro??

Filippo

Siamo accomunati dallo stesso problemi io un ettaro di terreno fuori comunenon ho potuto potare ULIVI40 PIANTE E ALBERI DA FRUTTA SI TANNO PERDENDO PORRI BROCCOLETTI CAVOLO NERO RADICCHIO NON SO CHE FINE HANNO FATTO I LIMONI E LE PIANTINE
DA PIANTARE SONO DISPERATO MI TOCCA ANDAARE ALLA COOP CON IL RISCHIO DI CONTAGIO

Tiziano

Buongiorno mi chiamo Tiziano sono un pensionato, mi sono trasferito da poco in un’altra regione ma distante 9 km. Avevo due orti da curare , vorrei capire che tipo di contagio si può diffondere rimanendo da soli a curare e coltivare un orto ???

Domenico

Salve anche io ho un ettaro di terreno fuori comune , c’e tanto lavoro da fare potatura piantagione piselli da raccogliete insalate e patate da lavorare . Posso perdere tutto , non vedo un motivo da stare anche solo con la moglie lontano da tutti senza avere un minimo di condatto con nessuno neanche a 100 metri . Sono pensionato e un hobby il mio
A questo riguardo cosa dice la legge? Saluti

Giuseppe grasso

Fate qualcosa per chi ha un orto per uso famiglia fuori dal comune di residenza e non può andare.
Non possiamo abbandonare raccolti e lavori.
Graxie

Mario bronzetti

Chiedo di essere informato avendo in orto fuori comune se è possibile andare a curarlo avendo piante da frutta insalata ecc.ecc. ringrazio anticipatamente

Giuseppe.

Ho 3000 mq di terreno a Zagarolo (Rm), abito fuori il comune a una distanza di circa 5 km.
Ogni anno curo il terreno, faccio l’orto poto gli alberi tolgo l’erbacce nei confini e bordo strada ecc..
ci sono limitazioni, cosa dice la legge?
grazie per la risposta.

Giorgio

È una situazione paradossale. Lavoro, lavoro e ancora lavoro e poi sembra che non conti nulla. Rimangono però gli obblighi, uguali a quelli dei coltivatori professionali: se scoppia un incendio, perché un appezzamento di terra non è stato curato a dovere, il proprietario, o chi conduce il fondo, è esente da responsabilità solo perché è un hobbysta? Non credo proprio. Si deve comunque attrezzare, al pari di un professionista, o pagare un professionista in modo da rispettare i suoi obblighi.
Anch’io ho firmato la petizione a cui fa riferimento Berenice su change.org

Falco vincenzo

Mi trovo nella medesima condizione vorrei sapere come comportarmi. Ho pezzo di terreno in montagna che curo con amore e non vi accedo da 45 gg X le ordinanze vigenti spero che ci sia un modo x potervi accedere. Grazie a chi possa darmi risposta esauriente
.

Luigi Castaldi

Ciao Vincenzo. Il comunicato del Presidente del Consiglio , con molta cautela dice che dal 13 pv ci saranno degli spirali ma sempre rispettando le ordinanze

Vincenzo falco

Non hanno detto niente in merito tu ne sai qualcosa almeno articolo da scrivere su giustificazione grazie

Adele Cuboni

Anche io ho un problema simile. Vivo a Palermo ma in un comune vicino ho un terreno piantumato con ulivi e molti alberi da frutto. Secondo l’ordinanza io non potrei andare a curarmene e avendo fortunatamente piovuto saltuariamente, fino ad ora spero che le piante non abbiano molto sofferto. Ma e’ intuitivo che adesso con la situazione metereologica tendenzialmente volta al bello, gli alberi che hanno già messo le gemme, e quelli che sono in piena fruttifcazione andranno incontro a un blocco dello sviluppo da cui non si riprenderanno.
Mi chiedo se chi di dovere non potrebbe legiferare, con le dovute cautele e i giusti controlli della veridicità delle dichiarazioni, a favore di chi come noi si troverà con danni non recuperabili?

Vincenzo falco

Ormai siamo al 16 aprile e nessuno ci dice che dobbiamo fa mi sa che le erbacce crescono e che i lavori fatto fino adesso siamo andati a male è proprio un peccato pure xche se si può accedere altro che distanziamento solo i 4000 m isolato da tutti

Vincenzo falco

Me lo chiedo pure io che mi trovo nelle stesse condizione sono rispettoso delle leggi ma questa mi sembra troppo restrittiva in confronto della natura pure X che se dovessi andare sto isolato da tutto e da tutti xche mi troverei nel mio podere solo solo soletto le case più vicine di trovino a 800 mdi distanza ciao

Luigi Castaldi

Mi sembra ora che qualcuno ci abbia pensato:
Oltre agli imprenditori agricoli, anche chi si dedica alle attività agricole in via amatoriale può svolgere le operazioni colturali che la stagione impone e che sono necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e può, inoltre, accudire gli animali allevati. Lo spostamento all’interno del comune e verso altri comuni può essere giustificato con la necessità di provvedere allo svolgimento delle attività di agricoltura amatoriale purché sia effettuato non più di una volta al giorno, da massimo due componenti per nucleo familiare. dl Tirreno on line. E nelle altre regioni????

https://iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2020/04/14/news/la-regione-da-il-via-libera-alla-cura-amatoriale-degli-orti-1.38717732?ref=fbfti&fbclid=IwAR37xrkr_YmdliAiJnE4fpGJipJV1aJPbEtPW8dGWd2EyAeZNu9CuMmEQ4I

Vincenzo falco

Ma è in vigore possiamo accedere o dobbiamo ancora aspettare il decreto della regione

Luigi Castaldi

Vincenzo in toscana si. leggi il ilmk

Salvatore

Devo uscire dalla mia residenza e andare in un altro comune dove ho una casetta più un piccolo terreno cioè un orticello per curare le mie piantine, posso andare ho rischio una multa?

giuseppe elia

SIAMO QUASI MAGGIO E GIà TARDI PER IA PIANTAGIONE NELL, ORTO ANDARE A L ORTO NON VADO AL BAR VADO A ZAPPARE LA TERRA DA SOLO CREDO CHE LA TERRA CIà CONORAVIRIS

Luigi Castaldi

Cari lettori ortaioli comunali e fuori comune avevamo la legge già da 9 giorni fa ma dobbiamo ammettere di essere impreparati a leggere i vati emendamenti ai DPCM Compreso quelli che fanno interrogazioni direi a scopo pubblicitario. Basta leggere quanto dice il suddetto decreto del 10 aprile.
Grazie a Luca Tiberti che ha diffuso su LA BORSA VERDE 3.0 SCAMBI E BARATTI A CATTIVERIA ZERO quanto anche voi potete leggere al link
http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa?fbclid=IwAR3ohF-MHVNsxD_OjPqT_TXuVfUppOVvmCtw2uY8TUDmWs-fekgjDv9hgaA

E’ consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?
Si, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.
Per gli orti di seconde case si veda la faq precedente.

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