CRONACAPRIMO PIANO

LUI E’ VIOLENTO, LEI LO ACCOLTELLA: SI SFIORA LA TRAGEDIA

A Forio una donna ha chiesto l’intervento di polizia e sanitari del 118 dopo aver colpito con un’arma da taglio il marito, per fortuna senza gravi conseguenze. Poi lei racconta i soprusi subiti e il sostituto procuratore di turno fa scattare la denuncia per maltrattamenti in famiglia.

Un fenomeno che sta diventando sempre più marcato e diffuso anche sul territorio isolano, con una serie di casi che si succedono con una frequenza ormai impressionante (e si badi bene, in molti casi episodi del genere restano anche “sommersi” nel senso che non vengono denunciati alle forze dell’ordine). L’ultimo caso di violenza di genere si è verificato a Forio e a quanto si apprende hanno portato all’apertura del classico “codice rosso” da parte dell’autorità giudiziaria, con le conseguenze peggiori che però potrebbero interessare chi nei fatti che ci apprestiamo a raccontare sembrerebbe – il condizionale è pur sempre d’obbligo – avere avuto la peggio. Tutto ha avuto inizio giovedì scorso, 2 novembre, quando gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Ciro Re, sono intervenuti presso un’abitazione del Comune del Torrione. A chiedere l’intervento dei poliziotti una donna che riferiva telefonicamente di aver accoltellato il marito al termine di una lite familiare. Sul posto giungeva ovviamente anche l’ambulanza del 118 e una volta entrati in casa in cucina effettivamente veniva ritrovato l’uomo, classe 1983, che presentava una ferita da arma da taglio, che poi all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno sarebbe stata per fortuna giudicata superficiale e nient’affatto preoccupante. 

La donna intanto riferiva di avvertire forti dolori all’orecchio sinistro (per questo le sarebbero stati somministrati dei farmaci specifici per bloccare il gonfiore) ma gli agenti di ps nel frattempo avevano anche il loro da fare per stemperare la tensione tra marito e moglie che pure in loro presenza continuavano a scambiarsi vivaci e vicendevoli accuse verbali. Intanto in sala da pranzo veniva rinvenuto effettivamente il coltello ancora intriso di sangue. Dopo il lavoro dei sanitari, gli agenti ascoltavano le parti in causa. L’uomo dichiarava di essere sposato da quattro anni dopo circa tre lustri di fidanzamento, con un rapporto che però negli ultimi dodici mesi aveva iniziato pian piano a logorarsi. Poi giovedì l’ennesimo litigio che avrebbe portato la donna – in preda alla rabbia – a lanciare un bidone di piccole dimensioni verso il consorte senza riuscire però a colpirlo. Questo avrebbe suscitato la reazione dell’uomo che l’avrebbe colpita con uno schiaffo al viso centrandola all’altezza dell’orecchio sinistro: a quel punto lei avrebbe afferrato un coltello colpendo l’uomo prima che questi la spingesse verso il frigorifero tenendola ferma per alcuni istanti prima di lasciarla andare. A quel punto la moglie lanciava nuovamente il coltello verso il rivale senza colpirlo prima di chiedere l’intervento di polizia e sanitari del 118. Il marito dal canto suo confermava questa versione dei fatti ma accusava la donna di abusare di sostanze alcoliche e quindi di andare spesso in escandescenze per futili motivi.

La donna ha poi riferito agli investigatori di essere stata più volte vittima di episodi di violenza messi in atto dal marito ma di non avere mai inteso fin qui sporgere denuncia, cosa che però ha fatto nella circostanza. Già lo scorso 23 ottobre, tra l’altro, aveva chiesto l’intervento della polizia salvo non aver poi voluto dare seguito penalmente a quanto successo. Gli atti sono stati trasmessi al sostituto procuratore di turno che ha disposto la denuncia in stato di libertà del marito per il reato di maltrattamenti in famiglia. Adesso i classici approfondimenti da codice rosso potrebbero rendere tutto ancora più complesso.

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