CULTURA & SOCIETA'

Marisa Laurito esalta Procida: «Terra vera ed autentica»

La popolare attrice napoletana è stata tra le testimonial della candidatura a Capitale italiana della Cultura 2022. E a Il Golfo racconta i motivi del legame con l’isola

Marisa Laurito è una delle attrici e personaggi tv più amate dal pubblico. Classe 1951, nasce a Napoli il 19 aprile. La passione per la recitazione l’accompagna fin dalla tenera età e la porterà ad entrare nella compagnia teatrale di Eduardo De Filippo. La sua popolarità acquista una marcia in più grazie al suo lavoro nel piccolo schermo, soprattutto al fianco di Renzo Arbore in Quelli della notte nel 1985. Indimenticabili le amicizie, oltre che le collaborazioni professionali, con lo stesso Renzo Arbore e Luciano de Crescenzo. Dagli anni 2000, la Laurito si è dedicata prevalentemente al teatro. Attualmente è la nuova direttrice artistica del Trianon dopo l’epoca Nino D’Angelo.

Un’immagine della Laurito testimonial per Procida 2022

Marisa Laurito “portafortuna”: lei è tra i testimonial della candidatura di Procida Capitale della Cultura 2022.

«Sono felicissima perché come ho detto anche nello spot che ho fatto a sostegno della candidatura, Procida è una terra rimasta vera ed autentica. E comunque già sapevo che avrebbe vinto».

Davvero?

«Sì. Procida è un’isola magica. E poi con uno slogan ‘L’isola che non isola’ come avrebbe potuto non vincere».

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In che senso Procida è magica?

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«Sono felicissima perché come ho detto anche nello spot che ho fatto a sostegno della candidatura, Procida è una terra rimasta vera ed autentica. E comunque già sapevo che avrebbe vinto»

«Procida è rimasta una terra autentica e vera, così come i suoi abitanti. Tra le tre isole del Golfo, Procida è quella che è rimasta più delle altre attaccata ai valori della vita vera. Chiunque vi ha messo piede, sa a cosa mi riferisco».

Una terra autentica, ma anche una terra di cultura

«Vero. Procida è un’isola che da sempre ha accolto la cultura. Credo che sia una bella vittoria sia per Procida che per l’intera Regione Campania. Sono sicura che saranno fatte delle belle cose ne ho avuto la certezza quando ho conosciuto il sindaco: mi sembra una persona ben determinata a portare Procida al centro del Paese per la sua storia e cultura».

Adeso Procida non sarà più solo l’isola del Postino e di Elsa Morante ma tanto di più?

«Procida è rimasta una terra autentica e vera, così come i suoi abitanti. Tra le tre isole del Golfo, Procida è quella che è rimasta più delle altre attaccata ai valori della vita vera. Chiunque vi ha messo piede, sa a cosa mi riferisco».

«Procida ha avuto anche altri sponsor culturali. Morante e Trioisi sono quelli più conosciuti, ma Procida ha dato molto alla Campania in termini culturali e di immagine. E come non ricordare Concetta Barra»

Nel 2019 è stata insignita del Premio Concetta Barra proprio a Procida

«Per me è stato un onore ricevere il premio intitolato ad un’attrice sanguigna ed una peculiare interprete. Concetta Barra è stata un’artista unica all’avanguardia sui tempi. Concetta Barra, mamma di Peppe, è l’emblema dell’isola di Procida: ambasciatrice di una cultura popolare che ha saputo rivisitare interpretare in maniera unica ed irripetibile»

Procida Capitale della Cultura può aiutare la cultura e lo spettacolo a ripartire dopo lo stop imposto dall’emergenza Covid?

«Ricordo con grande piacere e fascino la processione del Venerdì santo. La “Processione dei Misteri” del Venerdì Santo è davvero suggestiva ed intensa e vede la partecipazione di migliaia di persone e poi il resto lo fa lo scenario incantevole dell’isola di Procida»

«Sicuramente. Ho letto che il programma di Procida Capitale della Cultura è davvero ricco di appuntamenti ed eventi. Ciò non solo aiuta Procida e la Campania ma è anche un grande aiuto per il mondo dello spettacolo che in questo momento è davvero allo stremo delle forze. Spero che per il prossimo anno si riesca a ripartire. Non ne possiamo più. Quando penso al mio mondo immagino che sarà dura riprendere con entusiasmo. Troppi feriti! Ma il teatro, pur colpito al cuore, è immortale. Ci hanno riscaldato un po’ le riprese streaming degli spettacoli, ma muoio dalla voglia di riaprire le porte del Trianon, progettare con i colleghi e amici, incrociare la gente di Forcella, vedere quel rione brillare».

C’è un particolare ricordo che la lega a Procida?

«Procida ha avuto anche altri sponsor culturali. Morante e Trioisi sono quelli più conosciuti, ma Procida ha dato molto alla Campania in termini culturali e di immagine. E come non ricordare Concetta Barra»

«Ricordo con grande piacere e fascino la processione del Venerdì santo. La “Processione dei Misteri” del Venerdì Santo è davvero suggestiva ed intensa e vede la partecipazione di migliaia di persone e poi il resto lo fa lo scenario incantevole dell’isola di Procida. Ricordo anche con piacere alcune giornate di vacanza trascorse sull’isola da ragazza. Se chiudo gli occhi ho un vivo ricordo di un b&b su una strada che portava al mare circondato da alberi di limoni. Ne ricordo ancora il profumo e come dimenticare l’intensità dei colori»

Che cosa si augura per Procida?

«Da tempo Procida ha puntato ad essere un’isola-laboratorio, un vulcano di cultura: premi letterari, film, ambiente naturale. Sono sempre alla ricerca della felicità sociale. Mi auguro che i procidani non perdano mai la propria autenticità: è ciò che rende unica questa incantevole isola».

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