CULTURA & SOCIETA'

MOLTO FREDDO MOLTO SECCO CON LIME L’arte libera censura la censura

Di Lisa Divina

L’arte è una cosa seria. L’arte è sinonimo di comunicazione ed è un potente mezzo di trasformazione che parla alle emozioni dello spettatore e può smuoverlo dalla sua condizione di automatismo. É un mezzo tanto potente che può influenzare persino la realtà, la società e la storia di un paese. L’arte può essere un’arma di protesta e di denuncia, che può smuovere le coscienze sollevando questioni che finiranno per cambiare le opinioni. È l’espressione di un individuo o anche di un popolo, che può mettere in luce la realtà attraverso punti di vista alternativi e mai sperimentati. Dove spesso nemmeno le parole bastano, l’arte diviene un linguaggio universale arrivando a tutti coloro abbiano la curiosità di osservarla e di porsi domande col cervello acceso. L’arte è libera espressione di ciò che l’artista sente dentro e fuori di sé. Deve essere libera di fare denuncia, deve raccontare la storia dell’anima dell’artista che si fa mondo. L’arte non può e non deve essere censurata.

Ma non la pensano tutti così. Per alcuni, l’arte è solo un pretesto per fare soldi e scandalo. Per altri, l’arte è soltanto una fastidiosa minaccia. Ecco perché viene spesso censurata, in modi più o meno prepotenti, da chi ha il potere di farlo. Eppure, la censura dell’arte o anche solo del pensiero non è unicamente una questione che riguarda gli stati totalitari, dove si può anche immaginare che non ci sia alcuna libertà. Ma la censura è spesso una questione di politica, anche laddove si presume che ci sia la libertà di espressione artistica o di pensiero. Ma se lo stivale si traveste da repubblica democratica, deve quanto meno prenderne le forme e dunque non può accettare la censura dell’arte o di un messaggio di pace (che poi è uguale). I nostri artisti, come è sempre stato, sono simbolo dello sviluppo e della cultura della nostra storia. Ma la censura non riguarda solo il palco dell’Ariston, dove si dovrebbero esibire il non plus ultra del cast artistico nazionale, ma dove invece, ogni anno si assiste a una gara di scandali che lo mantengono in auge. E devo dirvi purtroppo che tutto ciò riguarda anche il palchetto del nostro scoglio ischitano, dove ogni tanto, qualche folle, tenta di fare qualcosa di diverso, magari di originale e artistico. Ma qui la censura non avviene in modo diretto, avviene in modo subdolo, di nascosto, alle spalle. Qui si censura con l’indifferenza e l’idiozia, che mettono in ridicolo i professionisti beffeggiati dagli incompetenti malintenzionati. Ma chi sono questi censori dell’arte? Sono tutti coloro che vogliono imporre la loro visione del mondo e temono che l’arte o il libero pensiero possa smascherare le loro bugie e le loro corruzioni. Sono coloro che vogliono imporre la loro morale e che temono che si possano mettere in luce le loro ipocrisie. Sono moralisti che vogliono imporre il loro gusto e temono che l’arte possa mostrare qualcosa di diverso o di nuovo che può portare ad uno sviluppo alternativo a quello nel quale loro si sono adeguati. Forse non ci si può sempre esprimere con il proprio pensiero ma l’arte non si lascia intimidire. L’arte è potere di comunicare e trasmettere messaggi, emozioni, idee, valori, anche quando viene censurata. È un linguaggio comprensibile da chiunque, al di là delle differenze di cultura. Diviene mezzo di dialogo attraverso il confronto dove avviene lo scambio fornendo la comprensione per il rispetto e la solidarietà al di là della razza. Insomma è chiaro che un popolo civile dovrebbe dare all’arte il suo giusto spazio iniziando dal proprio territorio, difendendo le nostre battaglie piuttosto che sponsorizzare gli interessi biechi di chi ci vuole male. L’arte deve essere libera espressione e dovrebbe permettersi di censurare la censura!

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