CRONACA

Cas, condoni, opere pubbliche: Schilardi detta le regole ai sindaci

Ieri gli uomini della struttura commissariale hanno incontrato le amministrazioni del cratere e i rispettivi uffici tecnici per concordare le linee guida su una serie di questioni fondamentali per la ricostruzione post sisma

Ieri mattina all’ex Capricho riunione strategica tra gli uffici tecnici comunali e la struttura commissariale del prefetto Schilardi. Presenti i sindaci e gli esponenti delle amministrazioni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio, coi rispettivi responsabili degli Utc, insieme ai tecnici delegati arrivati al seguito del Commissario alla ricostruzione post sisma. Il dottor Schilardi non ha partecipato alla riunione, ma ha effettuato personalmente due sopralluoghi, uno per verificare potenziali sedi scolastiche, un altro per alcune abitazioni la cui agibilità è impedita da rischi esterni.

Sono stati diversi i temi concretamente esaminati durante la riunione. Uno è quello relativo alla definizione della procedura per le istanze di condono: la direttiva scaturita è quella di procedere in maniera spedita per quegli immobili già segnalati dalla struttura commissariale e che si trovano al di fuori della zona rossa, edifici per i quali i controlli incrociati con la scheda Aedes ha permesso di accertare la pendenza dell’istanza. Oltre all’accelerazione delle pratiche di condono, si è parlato anche di una più puntuale redazione del piano di opere pubbliche, che il commissario ha facoltà di predisporre: opere pubbliche che naturalmente devono essere legate da un nesso causale col sisma di due anni fa. L’ordinanza che ne scaturirà sarà unica per tutti i tre comuni colpiti dal terremoto.

Inoltre, grazie alla costante collaborazione, oltre che coi Comuni, anche con l’Autorità di Bacino e con gli altri enti preposti, come la Città Metropolitana, dovrà essere preparato un apposito piano d’intervento per l’assetto idrogeologico d’intesa con l’Autorità di bacino tramite cartografia opportunamente aggiornata.

Altro importante punto all’ordine del giorno riguardava l’erogazione dei finanziamenti per i Cas (contributi di autonoma sistemazione) e gli alberghi chiamati ad accogliere gli sfollati, strettamente correlata col degli immobili con esito “A-F”, cioè agibili, ma con un fattore di rischio esterno. L’intento è di rimuovere tali impedimenti il prima possibile. In questi frangenti, permettere alla gente di rientrare a casa significa far risparmiare denaro allo Stato. Come prospettato negli ultimi mesi, la decisione finale passerà anche per una distinzione tra inquilini e proprietari.

C’è stato spazio anche per una buona notizia: il Commissario ha ricevuto risposta positiva dall’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione) per una serie di interventi di “somma urgenza” trasmessi dalla precedente struttura commissariale d’emergenza: l’Anac ha infatti cancellato la procedura d’infrazione, e dunque la correttezza della documentazione consentirà lo sblocco dei finanziamenti per  tali interventi il cui finanziamento è già stato anticipato dai Comuni. La cosa assume fondamentale importanza soprattutto in relazione ai Comuni di Casamicciola e Lacco, pensando allo stato di pre-dissesto e di dissesto in cui risultano le rispettive finanze.

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Al termine dell’incontro, il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale ha dichiarato: «La riunione è stata positiva, siamo fiduciosi e ottimisti. È vero che i cittadini non vedono ancora gru in movimento, ma la ricostruzione non è certo ferma:  continuiamo a lavorare per riportare i nostri territori alla normalità».

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Nel pomeriggio, i tecnici della struttura commissariale deputata alla ricostruzione si sono recati nella parte alta di Casamicciola, quella maggiormente colpita dal sisma, per effettuare ulteriori sopralluoghi, e verificare alcuni casi particolari in cui, come detto, certe abitazioni in assoluto agibili risultano invece gravate dalla classificazione d’inagibilità a causa di edifici pericolanti nelle immediate vicinanze oppure di case, pur intatte, ma raggiungibili soltanto attraverso strade con muri a rischio crollo e non ancora puntellati.

L’equipe di tecnici ha scrupolosamente verificato tali casi lungo gran parte di via Casamennella e via D’Aloisio con le relative strade secondarie. Si è parlato informalmente anche della possibilità di interventi di messa in sicurezza per consentire la percorrenza dell’intera via D’Aloisio senza rischi, anche nell’ottica della futura ordinanza di ricostruzione “pesante” e del relativo movimento di mezzi e attrezzature nella zona.

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Tony

C’è poco da commentare, quando si parla di fattibilità della ricostruzione, non vi è altro che sperare che ciò possa realizzarsi il più presto possibile, con i fatti. Ciò che mi stupisce è il perché non si parla mai della realizzazione di un piano urbanistico attuativo che coinvolga tutta l’isola d’Ischia. Questa potrebbe essere una favorevole circostanza, atteso che con i poteri straordinari, attribuiti dal governo al dott. Schilardi, questi potrebbe farlo senza troppi “se o ma”. Se non è presa in seria considerazione quest’occasione non ci si venga a chiedere, in futuro, perché tanto abusivismo, anche scellerato. Esistono tante realtà di fabbricati abbandonati al loro destino, di ex strutture alberghiere e di aree incolte. Non si può non tener conto dell’espansione demografica che ha interessato e interessa l’intera isola d’Ischia.
Infine, spesso sento parlare della differenza tra proprietari e inquilini, questa forma di razzismo sta coinvolgendo anche il dott. Schilardi. Grazie a Dio non vi è stata una strage di cittadini, contrariamente si sarebbe fatta, anche in questo caso, tale differenza? Ossia, ci sarebbero stati funerali di stato per i proprietari, magari officiati dal vescovo di Ischia, e funerali comuni per gli inquilini, officiati dai vari parroci.
Le scosse telluriche non tengono conto di niente e nessuno, distruggono e basta. Chi sopravvive a questi drastici eventi dovrebbe ricordare quella stupenda poesia di Antonio De Curtis, in arte Totò, intitolata: “A Livella”

Franco

Ritengo utile e appropriato questo commento. Spero che possa a gli occhi del dott. Schilardi e degli Amministratori, Tutti, dell’isola.

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