CRONACA

Natale da incivili, l’ultima denuncia dei Verdi

L’isola trasformata ancora una volta in una discarica a cielo aperto, gli attivisti guidati da Mariarosaria Urraro puntano ancora il dito su una serie di fenomeni di malcostume

“Un film già visto. Passano gli anni ma sembra non cambiare mai niente sulla nostra isola. Nonostante il Natale sia alle porte e la nostra isola viva dì turismo i soliti cialtroni continuano a trasformare il nostro scoglietto in una discarica a cielo aperto”. Inizia con il rituale atto d’accusa l’ennesima denuncia social della referente dei Verdi sull’isola d’Ischia, Mariarosaria Urraro, che mette in evidenza ancora una volta un fenomeno di malcostume e inciviltà sempre più diffuso: “Non c’è vergogna – scrive la Urraro – i rifiuti vengono depositati ovunque, deturpando i luoghi più belli e suggestivi della nostra amata Ischia e la cosa più sconvolgente che a farlo probabilmente sono gli stessi che traggono vantaggio dal turismo. È davvero un colpo al cuore vedere a distanza dì un anno la discesa dei Maronti trasformata nuovamente in una discarica, nonostante il comune abbia apposto dei cartelli che vieterebbero questi scempi e nonostante questo se ne infischiano. La cosa più triste è che questi rifiuti ingombranti e pericolosi come bombole del gas, frigoriferi, televisori, materassi, restano in bella mostra per giorni e giorni. Lo stesso comune che ha provveduto ad affiggere cartelli per il divieto dì deposito rifiuti, non provvede con la stessa solerzia a rimuovere questa immane vergogna. Vergogna che continua fino all’arenile che a causa delle mareggiate del periodo è invasa dai rifiuti, molti dei quali pericolosi per il delicato ecosistema marino. Mi riferisco alla plastica e al polistirolo, responsabili ogni anno della morte dì numerose tartarughe marine. I Maronti rappresentano uno dei volani principali dell’economia del comune baranese e nonostante tutto non si fa niente per tutelare e valorizzare quest’area invasa dai rifiuti e vittima dell’erosione della costa”.

L’atto d’accusa ovviamente non risparmia (anzi) coloro che amministrano i Comuni isolani: “La politica – rincara la dose Mariarosaria Urraro – è distratta dalla cementificazione con progetti inutili. Stessa sorte al suggestivo boschetto dì Zaro, nel comune dì Forio d’Ischia. Un luogo affascinante meta di tanti turisti e personaggi illustri che nei decenni hanno dato lustro alla nostra bella isola. La villa dell’indimenticabile Luchino Visconti è stata completamente abbandonata dall’amministrazione Foriana che non ha saputo valorizzare e proteggere. Il lussureggiate bosco meta anche di tanti fedeli è stato mortificato con un deposito della nettezza urbana e come se non bastasse la stessa area verde viene continuamente e impunemente offesa dai tanti farabutti e incivili che vi depositano ogni specie dì rifiuto. Per non parlare delle tante coppiette che la sera si appartano, trasformando dì fatto i tanti spiazzali del boschetto come il noto parco della Rimembranza, abbandonando preservativi, assorbenti e addirittura biancheria intima. Un vero squallore”

E non finisce qui, la Urraro prosegue e conclude così: “Purtroppo il nostro tour pre natalizio dell’incivilta prosegue anche nel comune d’Ischia che vede il solito parcheggio dì Fondobosso nell’ abbandono totale. Aiuole non curate, utilizzate per depositare rifiuti, alcuni dei quali edili. Il Belvedere della superstrada oltre a ospitare raramente l’autovelox mobile è meta fissa dei tanti squallidi individui che continuano a depositare rifiuti pericolosi come latte dì prodotti chimici e asfalto. La cosa più sconvolgente è che nonostante le nostre continue denunce la politica locale non prenda dei seri provvedimenti per arginare queste situazioni che oltre a denigrare la nostra immagine turistica nel mondo, mettono in alcuni casi a rischio la salute pubblica. Le stesse associazioni dì settore restano in un silenzio agghiacciante come se il problema non fosse anche loro. Mi riferisco alle associazioni del turismo, del commercio e termale presenti sul territorio. Credo che sia ora che incomincino a protestare per queste situazioni vergognose e a pretendere dalle varie amministrazioni comunali delle soluzioni, ricordando ai vari sindaci isolani che il turismo porta nelle loro casse tanti soldini provenienti anche dalla tassa dì soggiorno”.

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