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Non c’è pace per la Isvec e Balestriere: nel mirino anche a Piedimonte Matese

L’espansione nel casertano della Isolaverde Ecologia e del suo patron (ironicamente ribattezzato “Mister Porsche” in Terra di Lavoro) prosegue non senza difficoltà e ombre: l’ultimo appalto aggiudicato mette in “moto” i consiglieri di minoranza che vogliono vederci chiaro

DI GIOSUE’ ROSACROCE

Hanno piantato le tende e iniziato un’opera di espansione nel casertano, dove si sono aggiudicati l’appalto per la gestione del servizio di Nettezza Urbana in diversi Comuni della zona. Proprio di recente la ISVEC (Isolaverde Ecologia) srl che fa capo al nostro concittadino Ivano Balestriere, ha infatti messo a segno un altro tassello: dopo Mondragone, Calvi Risorta, Falciano del Massico e Caserta, l’azienda si è aggiudicato l’appalto anche in quel di Piedimonte Matese, con una gara delicata che si è protratta per oltre un anno e che non a caso non è stata gestita dal Comune ma dal Provveditorato per le Opere Pubbliche. Un’espansione repentina che certo non ha portato il buon Balestriere ad avere molte simpatie nel casertano, anche se come succede spesso da quelle parti a ritrovarsi al centro del mirino ci vuole ben poco. E così di “Mister Porsche” (qualche blog locale ha così ribattezzato Ivano, che cominciò la sua ascesa a Caserta e dintorni muovendosi con un’autovettura di lusso che certo non passava inosservata) e della ISVEC spesso si finisce con il parlare e ovviamente non sempre in termini estremamente lusinghieri.

Gli esponenti politici vogliono esercitare la loro attività di controllo e intendono esaminare i termini del contratto: in particolare, ad essere agguerrito è l’esponente di Fratelli d’Italia Andrea Boggia che ha anche incontrato gli attivisti per studiare le strategie da adottare e le iniziative da prendere

Il municipio di Piedimonte Matese

Stavolta a muovere qualche perplessità, proprio a Piedimonte Matese, è la politica locale o meglio la minoranza che siede all’interno del consiglio comunale. Che vuole analizzare ai raggi X la procedura che ha portato all’aggiudicazione dell’appalto rifiuti. Nei giorni scorsi la responsabile di settore Maria Cristina Volpe ha preso atto dell’esito della procedura per l’affidamento del servizio di igiene urbana per i prossimi tre anni conclusasi con l’aggiudicazione provvisoria alla ISVEC: l’importo totale dell’appalto è di 5 milioni e 300mila euro e la società con sede in Ischia ha offerto un ribasso del 10.35%. I consiglieri di opposizione vogliono esercitare la loro attività di controllo, affilano le armi e intendono esaminare i termini del contratto: in particolare, ad essere agguerrito è l’esponente di Fratelli d’Italia Andrea Boggia che ha anche incontrato gli attivisti per studiare le strategie da adottare e le iniziative da prendere. Ma quali sarebbero le zone d’ombra? Cronache di Caserta, racconta che “negli anni scorsi l’affidamento dell’igiene urbana è stato caratterizzato da momenti controversi: a marzo 2018 è stato rescisso il contratto con la società Termotetti ed è risultata aggiudicataria provvisoria la società Balga. Le è stato quindi chiesto di provare il possesso dei requisiti di partecipazione alla gara e l’allora responsabile del settore Territorio e Ambiente, Vincenzo Menditto segnalò evidenti irregolarità nella procedura osservando tra l’altro di averle già segnalate all’amministrazione con precedente corrispondenza”.

L’importo totale dell’appalto è di 5 milioni e 300mila euro e la società con sede in Ischia ha offerto un ribasso del 10.35%

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Non è tutto, sempre Menditto aveva notato tra l’altro che la selezione non è avvenuta attraverso gli operatori iscritti all’albo dei fornitori del Comune di Piedimonte Matese: alcuni documenti non sono stati chiesti agli operatori economici, nonostante che la procedura di affidamento riguardasse un servizio di importo superiore a 900mila euro. Inoltre, le comunicazioni e gli scambi di informazioni non sono stati eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici, come la norma prevede. Qualche mese dopo il Comune ha quindi annullato in autotutela la procedura per l’individuazione di un operatore economico mediante richiesta di preventivi a delle ditte che gestiscano analogo servizio ed iscritti negli elenchi delle Prefetture (cosiddette white list provinciali). Questa procedura sarebbe stata propedeutica all’adozione di un’ordinanza sindacale per la gestione del servizio integrato di raccolta dei rifiuti solidi urbani.

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