LE OPINIONI

IL COMMENTO Le donne, Sanremo e il passo indietro di Amadeus

Belle, si sono belle è innegabile, che siano naturali o aggiustate un po’ per strada questo è un altro discorso. Ma perché Rula Jebrail, Diletta Leotta, Sabrina Salerno, Laura Chimenti, Emma D’Aquino, Georgina Rodriguez e Francesca Sofia Novello hanno meritato il palco di Sanremo? La bellezza sicuramente mette d’accordo tutti ma la bravura? Dove la mettiamo, magari hanno fatto il possibile visto i compensi da capogiro che hanno percepito ma qualcuna fra loro poteva fare un passo indietro e per dignità stare a casa. Ma anche questo è Sanremo con le solite critiche rivolte ai partecipanti, agli ospiti, ai cachet altissimi, alla scenografia, ai fiori che ogni anno scompaiono sempre di più,e tutto il resto.

Quest’anno almeno le vallette hanno avuto un ruolo alquanto marginale, tranne che per Rula Jebrail con il suo monologo sulla violenza e che ha messo a nudo la storia triste della sta mamma, la nostra Sabrina Salerno che nonostante la sua età ha spiazzato letteralmente le altre. Per Georgina Rodriguez non ho trovato un motivo valido se non quello di avere Ronaldo sul palco per una modica cifra, che pare andrà in beneficenza, bontà loro! Un’edizione gradevole dove Amadeus ha saputo tenere testa a tutti gli inconvenienti e capitano sempre, dove è evidente che il vero passo indietro lo ha fatto lui, scegliendo nella conduzione un immenso Fiorello, sempre pronto dietro il sipario a sostenerlo e da vero showman ha dimostrato ancora una volta di calarsi egregiamente nei vari ruoli che ha scelto di interpretare. Un Tiziano Ferro che si è rivelato un ottimo intrattenitore e si racconta a due settimane dal suo 40 esimo compleanno “La felicità non è un privilegio è un diritto. A 40 anni penso non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da se’. Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980. Non sono sbagliato, nessuno lo è.” E con ironia fa la pace con Fiorello, dandogli un bacio sulla bocca, chiedendo scusa a suo marito. Il cantante ha dato risalto a tutta la musica sanremese, interpretando i maggiori successi che hanno caratterizzato i 70 anni di Festival, intervallando con i suoi successi. Per Tiziano Ferro si apre uno scenario nuovo, da futuro presentatore, ma c’è tempo anche per questo. Un Sanremo di canzoni, finalmente tutte quelle che hanno fatto da colonna sonora per i nostri momenti in questi anni, e c’erano tutte, la musica italiana è stata la protagonista assoluta visto i pochi ospiti stranieri alla kermesse.

Questa edizione ha dato particolare importanza ai tanti cantanti che sono nati su questo palco come Zucchero, il suo blues conosciutissimo in tutto il mondo, ha incantato gli spettatori dell’Ariston, il ritorno dei Ricchi e Poveri al completo, di Albano e Romina, e Rita Pavone fra i partecipanti, un Festival senza età e aperto al nuovo. Il nuovo è senz’altro rappresentato da Achille Lauro con le sue trasformazioni, per la serata finale sceglie di essere Elisabetta I Tudor, simbolo d’indipendenza e di libertà,si farà ricordare per questa sua capacità di lanciare messaggi attraverso i suoi travestimenti e non per le sue canzoni. Si è distinto ancora una volta, un Morgan litigioso che ha compromesso definitivamente la sua carriera. L’ingresso trionfale di Benigni con la sua euforia contagia sempre, ma per i tanti che sono abituati ad ascoltarlo è parso subito evidente la sua performance riciclata, vecchia o nuova versione che sia, poteva fare ben altro rispetto alle sue capacità. Per i vincitori, le varie giurie hanno messo d’accordo un po’ tutti, le critiche sono immancabili poi il tempo come al solito darà ragione ai veri vincitori. Ma ritornando al “passo indietro”, di Amadeus rivolto alle vallette e sicuramente frainteso, ma linciato su tutti i media, è risaputo che un uomo deve il suo successo, ad una donna che con le sue rinunce, con il suo lavoro silenzioso ed invisibile riesce a stare un passo indietro, in un ruolo non facile ma determinante per un uomo che fa carriera, sono queste donne la vera forza, per tutto il lavoro invisibile che compiono dietro un uomo di valore,senza queste figure insostituibili, non andrebbero molto lontano, Amadeus compreso!

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