LE OPINIONI

IL COMMENTO Il grido delle isole

◦Non è possibile con i dati che registrano le isole, essere comparati al resto della Campania, anzi meritiamo la zona bianca. I contagi sono molto contenuti, in ospedale non ci sono ricoverati e inoltre da noi al contrario di quello che succede sulla terraferma si rispettano le regole. Facciamo sacrifici enormi perché tutto funzioni e ci stiamo adeguando a quello che ci viene richiesto. Ma il turismo è frutto di programmazione e non si può chiudere dalla sera alla mattina dopo tutti gli sforzi fatti. Alzino la voce, che si facciano sentire ne abbiamo sei di Sindaci, almeno per una volta cercate di far valere i nostri diritti, Ischia, Capri e Procida non meritano la zona arancione e soprattutto non adesso è un danno all’immagine incalcolabile. C’è un lavoro immenso, fatto soprattutto di responsabilità da parte di tutti i ristoranti e gli alberghi per la riapertura imminente della prossima stagione turistica. Difendiamo le isole, difendiamo il lavoro e gridiamo insieme il “no” a questa restrizione ingiusta ed incomprensibile per le isole. La campagna di vaccinazione è partita e sta andando avanti, non siamo soldatini o marionette da spostare a piacimento per delle scelte così azzardate, vanno pianificate, soprattutto quando in ballo c’è il futuro dell’intero comparto turistico della Campania. Ma vogliamo scherzare? L’oblio dei nostri sindaci offende il sacrificio di tutti i lavoratori, il settore turistico è in ginocchio, in aumento ci sono solo richieste di aiuto da parte di famiglie che non riescono più ad arrivare a fine mese e la tristezza di vedere imprenditori che si arrendono perché non possono sostenere i costi. Chi ci deve difendere allora? Chi ha preso degli impegni, chi, ha messo la sua faccia per portare avanti dei programmi e dei progetti, sicuramente non di argilla.

E allora fatevi valere, i nostri Sindaci e tutti i presidenti di tutte le categorie che possono avere una voce in capitolo, ma fatelo insieme, è tutto l’arcipelago campano che va difeso. E ancora di più oggi che abbiamo Procida come capitale della cultura e che sarà da traino turistico per tutta la Campania. Adesso più che mai ci vuole coraggio ad avanzare delle pretese per le isole già penalizzate dalla Sanità, e come giustamente tuona Celestino Iacono da albergatore e da cittadino, “Assurdo essere paragonati ad altre località di provincia. Noi isolani, abitiamo su fazzoletti di terra, realtà diverse, disagiate e isolate. Ischia, Procida e Capri sono abitate da comunità che vivono già innumerevoli disagi provocati dall’insularitá. Il numero degli abitanti positivi al covid, relativi all’arcipelago campano, ė piuttosto esiguo. I Sindaci dovrebbero farsi sentire! Si, ci sono stati assembramenti, gente ammucchiata nei locali, ma i numeri dei positivi al covid nelle isole, ci dicono che non meritiamo la zona arancione. I Sindaci dovrebbero farsi sentire e pretendere che per le isole si faccia un discorso ad hoc, una valutazione che porti ad una “colorazione” diversa da quello del capoluogo di provincia o della regione, perché le isole rappresentano una dimensione completamente diversa da cittá e paesi che popolano la regione. Le comunità isolane vivono difficoltà indubbiamente maggiori a causa della loro distanza dalla terra ferma, per il loro isolamento. Cari Sindaci, senza alcuna polemica, è il momento di fare sentire la propria voce e di rappresentare con più consapevolezza e fedeltà questa comunità (nonostante le sei municipalità, a me piace pensare ad Ischia come un’unica comunità) già duramente provata dalla crisi economica e dal disagio che n’è conseguito”.

Raccogliamo l’invito di un imprenditore che cerca di guardare avanti e che conosce sulla propria pelle le problematiche legate al settore turistico. Non è il momento di fare polemiche è il momento di costruire insieme, le isole dovrebbero avere delle leggi che le tutelano, lo dobbiamo pretendere. Ma se non gridiamo nessuno ci ascolta e tanto per usare un’espressione tratta da una favola di Fedro, “Chi pecora si fa, il lupo la mangia”. Facciamo la parte del lupo ogni tanto, abbiamo tanto da imparare ancora dagli animali, la loro forza sta nel branco, iniziamo a fare squadra e non a guardare che l’erba del vicino è solo più verde.

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